
[FOCUS] - Niccolò Pisilli, una storia a tinte giallorosse
La mezzala classe 2004 ai raggi X, protagonista nella rosa di mister Guidi
Ad ottobre vi abbiamo parlato di questo ragazzo della Primavera della Roma, Niccolò Pisilli. Dopo le prodezze in campionato che hanno fatto “strabuzzare” gli occhi a mezza Italia, ora incanta anche la Nazionale. Inserimento e marcatura la doppietta contro la Germania regala sogni Europei agli azzurrini di Bollini e il protagonista è sempre lui, Pisilli. Centrocampista classe 2004 che con carattere e impegno sta venendo fuori, in giallorosso come nell'Italia U19, con al fianco il suo compagno di club Faticanti.

“ROMANO DE ROMA”
Da che se ne dica sin dai tempi antichi il romano era considerato colui che appartiene a Roma, e Niccolò è uno degli esempi più lampanti della romanità fatta persona. Indossa la casacca giallorossa da quando era un pulcino, e non l’ha mai più mollata. Una continua e costante progressione la sua, attraversando negli anni sfide difficili e categorie sempre superiori, fino ad arrivare lo scorso anno alla corte di mister De Rossi, che prima di abbandonare il palcoscenico lo ha lanciato nel campionato Primavera, ovviamente con la maglia della Roma.

CENTROCAMPISTA A CHI?
Pisilli sin dalle categorie minori è sempre stato schierato a centrocampo, posizione mezzala. Nel corso degli anni è migliorato notevolmente, e come ogni mezzala che si rispetti ha realizzato gol e assist pesanti, rendendosi una vera e propria mina vagante nelle zone offensive del campo. Nella stagione 20/21, ripartita ad aprile dopo i vari problemi con la pandemia, è protagonista assoluto nell’Under 17 di mister Piccareta, dove realizzerà tre reti in stagione in poco più di 10 presenze. Una di esse arriva nella fase finale della competizione, la sfida è quella contro la Spal e risulta decisivo ai fini del 3-2 finale arrivato nei tempi supplementari. La partita successiva arriverà la vittoria del campionato contro il Genoa e il primo trofeo in carriera arriva alla prima stagione dopo i campionati giovanili. Nella stessa annata Parisi nota le superbe prestazioni del classe 2004, e, prima di rientrare agli ordini di Piccareta, gioca con regolarità affianco all’altro fuoriquota che ancora oggi lo accompagna nel percorso giallorosso, Giacomo Faticanti. L’anno successivo arriva la consacrazione, con Scurto come allenatore Niccolò riesce a dare il meglio, mostrando oltre ad una vena realizzativa importante anche In fase difensiva di tutto rispetto. Dopo aver fatto registrare 9 gol e 3 assist in 18 partite mister De Rossi lo “scippa” al collega e comincia a fargli fare esperienza nel campionato Primavera. Sei partite tra spezzoni e titolarità, prima del problema alla caviglia che lo ha costretto a rimanere fuori fino al termine della stagione. Dopo un’estate a riposo è mister Guidi, subentrato appunto a De Rossi, a beneficiare della sua tenacia e voglia di far bene. Già dal ritiro di Cascia è uno dei più in forma e, dopo aver trovato la titolarità in Primavera, sembra voler non fermarsi più. Per lui in questa stagione 24 presenze condite da 11 gol e 6 assist in campionato.
PAROLA D’ORDINE: INSERIMENTO
L’aver giocato quasi sempre da sotto età ha permesso a Niccolò di crescere rapidamente, mentalmente e fisicamente. Nelle categorie inferiori nonostante dimostrasse di avere le carte in tavola spesso veniva tradito dal fisico, nelle ultime due stagioni il lavoro effettuato sia dentro che fuori dal campo ha permesso al centrocampista di reggere gli urti e diventare di conseguenza una minaccia in zona gol. Per caratteristiche fisiche e tecniche assomiglia molto a Davide Frattesi, anche lui scuola Roma e anche lui in gol nella scorsa giornata di Serie A. Rapido, brevilineo e una predisposizione agli inserimenti spiccata fanno di loro due ordigni pronti ad esplodere il tiro da un momento all’altro. Il modulo utilizzato da mister Guidi riesce a mettere in luce tutte le sue qualità, visto che Cassano e Cherubini agiscono sulle parti esterne del campo. Nonostante mostri spesso la sua pericolosità in zona offensiva Niccolò ha un’intelligenza tattica fuori dal comune, che gli permette di eccellere anche nella fase di ripiego. Spesso e volentieri lo abbiamo visto in azione nello “spezzare” letteralmente la fase di costruzione avversaria e dare il via alla manovra giallorossa. Come? La sua velocità di pensiero gli permette di inserirsi nella traiettoria giusta e intercettare i palloni che passano dalle sue parti. Nel frattempo la Roma la scorsa estate gli ha rinnovato il contratto, con la speranza che possa trovare spazio, in futuro, nella rosa giallorossa.