x

x

Ernesto Matteazzi - Credit: Ufficio Stampa Virtus Entella
Ernesto Matteazzi - Credit: Ufficio Stampa Virtus Entella

«Un padre è meglio di cento insegnanti». Sicuramente l'esperienza e l'affetto di un papà che offre degli insegnamenti a suo figlio, è uno dei doni più preziosi che possiamo raccogliere e far fruttare durante la nostra vita. Specialmente se quegli insegnamenti vengono tramandati da precedenti generazioni. In questo caso si parla di dinastia e anche nel mondo del calcio, seppur non siano troppo frequenti, conserviamo ancora oggi delle generazioni familiari che hanno preso parte a questo sport. Pochi giorni fa ne è iniziata un'altra, proprio qui in Italia: la dinastia dei Matteazzi. Nonno Bruno, papà Matteo e figlio Ernesto, che ha esordito con la maglia della Virtus Entella in occasione del match contro l'Ancona. Tutti e tre hanno vestito la maglia biancoceleste con orgoglio, lo stesso orgoglio che ha provato qualche giorno fa tutta la famiglia nel veder esordire ufficialmente, proprio con quella maglia, un altro ragazzo con quel cognome sulle spalle. Ecco chi è il nuovo centrocampista della Virtus Entella, la sua famiglia e altre dinastie che hanno fatto la storia di questo sport.

Matteazzi Virtus Entella
Matteazzi Virtus Entella - UFFICIO STAMPA ENTELLA

Un percorso tormentato…

Quando cresci con un cognome che è già noto nel panorama in cui vuoi emergere, non è facile dimostrare di esserne all'altezza. Spesso si viene schiacciati dalle imprese che genitori e parenti hanno compiuto prima di te, non permettendo di dimostrare a pieno il potenziale che effettivamente si ha. Tante pressioni e responsabilità. Ernesto Matteazzi, centrocampista classe 2005, ha spazzato via tutte le sue insicurezze facendo solo una cosa: giocando a calcio. Nato e cresciuto a Chiavari, ha sempre avuto un obiettivo preciso in testa, cioè quello di giocare per la Virtus Entella. Tanta determinazione e forza di volontà lo hanno aiutato a crescere ed ha trasformato gli esempi di suo padre e suo nonno in pura motivazione. Nel 2020/2021 riesce ad esordire nel campionato Primavera 2B con la maglia biancoceleste. La stagione successiva però viene mandato in prestito alla Sampdoria, dove disputerà “solo” 5 presenze nel campionato nazionale Under 17. Nonostante ciò dimostra di essere pronto per ritornare a casa sua e aiutare la squadra in cui è cresciuto. Sembra essere proprio questa la sua migliore annata: 8 presenze e 3 gol in Primavera a cui aggiungere l'esordio assoluto in Serie C. Non è stato però tutto così semplice. Vari infortuni hanno messo seriamente in difficoltà il ragazzo classe 2005, ma grazie all'aiuto della sua famiglia e delle persone che gli sono state vicino, non ha mai pensato di mollare e si è riscattato alla grande.

Quando un club diventa famiglia…e viceversa

Quando si fa un tatuaggio, si è consapevoli che anche nel caso in cui lo si provasse a togliere, rimarrà sempre il segno sulla pelle. La famiglia Matteazzi ha deciso di tatuarsi già 70 anni fa lo stemma della Virtus Entella sul petto, ma non ha mai provato a cancellarlo…anzi lo ha mostrato con fierezza. Il primo è stato Bruno Matteazzi, calciatore dei biancocelesti per ben 9 anni (dal 1953 al 1963). Poi ha continuato questa striscia Matteo Matteazzi, nato nella città di Chiavari, che è stato un difensore della squadra per numerosi anni, con un amore indissolubile che ancora oggi lo porta ad essere direttore generale del club. Infine il giovanissimo Ernesto, che con un amore incondizionato per questa squadra, ha onorato la carriera di suo padre e di suo nonno e ha ringraziato la vicinanza della figura paterna in questo modo, con le parole riferite ai canali ufficiali del club: "Ho ricevuto tanti messaggi, è stata una bella cosa. Il messaggio più bello è stato quello di papà . Anche lui e nonno hanno vestito la maglia dell'Entella"

Altre dinastie nel calcio italiano

Anche se rare, oltre a quella dei Matteazzi, esistono altre dinastie di calciatori che per ben tre generazioni hanno portato giovani talenti nel calcio mondiale e nel loro club di appartenenza. Tra le più celebri sicuramente, c'è la famiglia Maldini. A partire da Cesare Maldini, che ha dedicato gran parte della sua carriera all'AC Milan, per poi continuare con Paolo Maldini, una delle più grandi (se non addirittura la più grande) bandiere della storia del Milan, chiudendo il cerchio con il giovane Daniel Maldini, che il 2 febbraio 2020 ha esordito in Serie A al 48' in occasione del match Milan-Verona. Questi esempi, sono i più affascinanti e commoventi nella storia del calcio e anche se in piccolo, ci insegnano il valore della famiglia.

Primavera 1, la classifica marcatori del campionato
Parma-Cittadella, i ducali tornano alla vittoria dopo due partite