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Nazionali Giovanili

Under 16, Spagna-Italia 1-0: gli azzurrini cadono a Las Rozas

La cronaca e il risultato della prima delle due amichevoli tra Spagna e Italia Under 16, in campo martedì 16 settembre.

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Italia U16 (Under 16)

Italia Under 16, amara sconfitta contro la Spagna a Las Rozas

Comincia con una sconfitta di misura l’avventura della Nazionale Under 16 nel doppio test contro la Spagna. Alla Ciudad del Fútbol di Las Rozas, centro tecnico della federazione iberica, gli Azzurrini si sono arresi per 1-0 nel primo incontro amichevole. A decidere la sfida è stata la rete al 19’ dell’esterno dell’Espanyol Joaquín Sánchez, bravo a sfruttare un pallone vagante in area. Nonostante le tante occasioni create e un secondo tempo giocato con intensità, l’Italia non è riuscita a ribaltare l’esito della gara, complice anche qualche imprecisione sotto porta.

Le scelte tattiche dei due tecnici

Manuel Pasqual ha optato per un 4-3-1-2 che ha visto Bernamonte agire alle spalle del tandem d’attacco formato da Borsa e Donner. La linea mediana, guidata da Olivieri, aveva il compito di dare equilibrio e intensità, mentre la retroguardia era chiamata a fronteggiare la velocità delle ali spagnole.

Sul fronte opposto, la Spagna si è presentata con il consueto 4-3-3, schierando il tridente composto da Joaquín Sánchez, Pau Mateo e Álvaro Vega. Una scelta che ha subito dato frutti, mettendo in difficoltà la difesa azzurra fin dalle prime battute.

Primo tempo: Spagna cinica, Italia pericolosa

La partita si è accesa già al 10’: Joaquín Sánchez ha testato i riflessi di Vischi con un diagonale, il portiere ha respinto corto e Pau Mateo aveva insaccato il tap-in, annullato però per fuorigioco.

L’Italia ha provato a rispondere con Olivieri, che al 17’ ha tentato la conclusione dalla distanza senza fortuna. Due minuti più tardi, però, le Furie Rosse hanno trovato il vantaggio: cross basso di Vega dalla destra, respinta corta e sinistro preciso di Joaquín Sánchez che ha trafitto Vischi sotto l’incrocio.

Gli Azzurrini non si sono arresi. Al 25’ Foroni ha servito un cross perfetto per Borsa, che ha calciato a botta sicura ma ha trovato l’opposizione di Peña, bravo a deviare sopra la traversa. Al 33’ è stato Bernamonte a provarci, ma il suo destro dalla distanza è terminato alto. Prima dell’intervallo, Vega ha impegnato ancora Vischi con un tiro potente dai 25 metri, ma il portiere italiano ha risposto con sicurezza.

Ripresa: Italia in crescita ma senza gol

Il secondo tempo si è aperto con un’Italia aggressiva. Prima Olivieri, poi Borsa hanno tentato la soluzione dalla lunga distanza, senza però centrare lo specchio della porta. La Spagna ha replicato con un colpo di testa di Asier Sánchez, di poco alto sopra la traversa sugli sviluppi di un calcio di punizione.

Con l’ingresso delle seconde linee da entrambe le parti, la partita si è fatta più frammentata. Gli Azzurrini hanno sfiorato il pari con una punizione indiretta in area, calciata da Samà e respinta dalla barriera. Poco dopo Egharevba ha sfoderato un mancino insidioso da posizione ravvicinata, ma Peña si è fatto trovare pronto sul primo palo, negando la gioia del gol agli azzurri.

L’espulsione e il forcing finale

Al 71’ il match ha preso una piega favorevole all’Italia: Aitor Pérez, entrato poco prima al posto di Joaquín Sánchez, è stato espulso per proteste troppo veementi nei confronti dell’arbitro. La Spagna si è così ritrovata in inferiorità numerica per gli ultimi venti minuti di gioco.

Gli Azzurrini hanno approfittato della situazione, aumentando la pressione e costringendo gli iberici a difendersi nella propria metà campo. Nonostante gli otto minuti di recupero concessi dal direttore di gara, però, il forcing italiano non ha portato al pareggio. La difesa spagnola ha retto l’urto, mantenendo l’1-0 fino al triplice fischio.

La rivincita già fissata

Il percorso degli Azzurrini in Spagna non è finito. Giovedì 18 settembre 2025, alle ore 11, l’Italia tornerà in campo nuovamente a Las Rozas per affrontare i pari età iberici nel secondo test match.

Pasqual ha già annunciato rotazioni e cambi di formazione: «Darò spazio a chi oggi non ha giocato dall’inizio, perché l’obiettivo è far crescere tutti e permettere loro di fare esperienza a livello internazionale».

Un segnale chiaro: oltre al risultato, il vero obiettivo di questo ciclo è la crescita del gruppo, chiamato a trasformare le buone prestazioni in successi concreti.

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