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Nazionali Giovanili

Fini e l’esordio con l’Italia U21: “Grande orgoglio. Vieira mi vede come terzino”

Seydou Fini, esterno offensivo dell’Italia U21, si è raccontato in un’intervista a Il Secolo XIX tra azzurro e Genoa.

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Seydou Fini
Seydou Fini

L’intervista a Seydou Fini dell’Italia U21

Seydou Fini, esterno classe 2006 del Genoa e attualmente protagonista con l’Italia U21 di Silvio Baldini, ha parlato dal ritiro azzurro ai microfoni de Il Secolo XIX, condividendo emozioni e prospettive che illuminano il futuro di uno dei talenti più promettenti del calcio italiano. “Indossare la maglia azzurra è un grande orgoglio”, ha esordito Fini, sottolineando il peso e l’onore di rappresentare il proprio Paese. “Giochi per 60 milioni di persone, hai un Paese che ti supporta, devi dare più di te stesso”.

Parole che mostrano una consapevolezza rara per un ragazzo così giovane, cresciuto tra i valori della Cantera rossoblù e ora chiamato a fare un passo importante nella sua carriera. L’orgoglio personale si intreccia con quello collettivo: l’Italia Under 21 non è solo un trampolino, ma un punto d’arrivo temporaneo, frutto di lavoro, talento e sacrificio.

Il legame con la Cantera: fratellanza e ambizione

Fini non è arrivato da solo in maglia azzurra: al suo fianco ci sono altri tre ragazzi cresciuti con lui nella Cantera genoana, un gruppo di amici che oggi rappresenta il futuro del calcio italiano. “Ed è ancora più bello trovarsi in ritiro con tre ragazzi della Cantera. Essere partiti insieme da bambini ed essere ancora qui, uniti, nel Genoa e in Under 21, è spettacolare”, ha raccontato con entusiasmo.

Questo senso di appartenenza e fratellanza emerge con forza nelle sue parole. Non si tratta solo di condividere un percorso sportivo, ma di vivere un sogno insieme, passo dopo passo. “Un tridente con Ekhator e Venturin? Belin, giocare contemporaneamente con gli amici con cui sono cresciuto sarebbe il sogno massimo”, ha aggiunto sorridendo, usando quell’espressione tipicamente genovese che sottolinea il legame profondo con la città e il club.

Lavorare con Vieira: un’occasione di crescita

Alla base del salto di qualità di Fini c’è anche il lavoro quotidiano con Patrick Vieira, tecnico del Genoa e figura centrale nella crescita dei giovani talenti rossoblù. Il giocatore ivoriano ha voluto sottolineare l’importanza del rapporto con l’allenatore francese: “Mi supporta molto, punta tanto sui giovani e si vede: con il suo staff fa di tutto per farci migliorare ogni giorno”.

Fini sa bene che il tempo in prima squadra arriverà, e per questo lavora con dedizione: “Sappiamo che quando toccherà a noi dovremo farci trovare pronti”, ha affermato con maturità. Una frase che racchiude il senso della preparazione silenziosa, della pazienza e dell’impegno costante.

Il nuovo ruolo: da esterno offensivo a terzino sinistro

Una delle novità più interessanti nella crescita di Fini riguarda l’evoluzione tattica proposta da Vieira, che lo sta trasformando in un giocatore più completo. “Vieira dice che con le mie caratteristiche posso fare il terzino sinistro”, ha spiegato il giovane talento. “Il nuovo ruolo mi piace, imparo sempre qualcosa, e so che fare bene fase difensiva e offensiva sarà un’arma in più per me”.

L’adattabilità e la voglia di mettersi alla prova sono qualità che rendono Fini un prospetto moderno, capace di interpretare diversi ruoli e di offrire soluzioni versatili in campo. La sua crescita, seguita con attenzione dal club e dalla Nazionale, è solo all’inizio, ma le basi sono solide.

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