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Nazionali Giovanili

Inacio, il ballo di Samuele tra Italia U17 e Dortmund: “Favo un maestro. Da papà ho imparato l’umiltà”

Breakdance e dribbling: il 10 dell’Italia U17 Samuele Inacio guida gli Azzurrini verso l’Europeo con talento, umiltà e ambizione.

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Samuele Inacio Pià
Samuele Inacio Pià (Leonardo Bartolini)

Breakdance e dribbling: il 10 dell’Italia U17 Samuele Inacio guida gli Azzurrini verso l’Europeo con talento, umiltà e ambizione

Per Samuele Inacio, ballare è sempre stato un po’ come giocare a calcio. Fin da piccolo ha saputo unire in modo istintivo le sue due grandi passioni: la breakdance e il pallone. Due universi che sembrano distanti, ma che nel suo modo di giocare si intrecciano alla perfezione, dando vita a uno stile unico, fatto di ritmo, creatività e padronanza dei movimenti.

Una duplice inclinazione che non è frutto del caso, ma ha radici familiari ben precise. Su di lui c’è l’impronta di suo padre, Joao Piá, ex attaccante brasiliano con trascorsi in Serie A, in particolare con Atalanta e Napoli. È stato lui a far crescere Samu tra una cassa che pompava musica e un pallone sempre tra i piedi.

Oggi Samuele è il punto di riferimento della Nazionale italiana U17, impegnata nell’Europeo di categoria. Stasera alle 20.30, con diretta su RaiPlay e UefaTv, gli Azzurrini sfideranno il Portogallo in semifinale. Inacio indossa la maglia numero 10, segna (già 4 gol in 3 partite), incanta con giocate fuori dal comune e guida la squadra con una maturità sorprendente. Lo osservi in campo e sembra un predestinato, uno di quei talenti destinati a lasciare il segno. L’attaccante si è raccontato al Corriere dello Sport in vista della sfida al Portogallo.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A LUONGO DELL’ITALIA U17

Inacio Italia U17

Inacio Italia U17

Inacio, il sogno con l’Italia U17

Il suo sogno, ora, è chiaro: “Alzare quella coppa”, dice con la determinazione di chi sa di avere le carte giuste per farcela. A Dortmund, dove milita nel settore giovanile del Borussia, ha imparato cosa significhi davvero l’ambizione. Ma non dimentica che indossare la maglia azzurra comporta anche delle responsabilità, soprattutto ora che l’Italia U17 è campione in carica. Pressione? Niente affatto. “Direi più una motivazione. L’anno scorso i nostri compagni sono stati grandi, ora tocca a noi scrivere la storia”, risponde con lucidità.

E aggiunge subito qual è, secondo lui, il vero punto di forza di questo gruppo: “Accettare di fare tutti una corsa in più per l’altro”. Parole che raccontano l’anima di una squadra unita, pronta a lottare insieme per un obiettivo comune. Inacio ha iniziato il suo percorso con la Nazionale già dall’Under 15. Un cammino di crescita continua, accompagnato da emozioni forti e da un’identità che si costruisce indossando quella maglia: “La maglia azzurra è una seconda pelle. Ti abitua a giocare con i più forti e ti fa alzare sempre il livello del gioco”. Ogni convocazione è un’opportunità, ogni allenamento una tappa per migliorarsi.

Gli insegnamenti di papà Joao e gli idoli brasiliani

Un ruolo fondamentale nella sua formazione, dentro e fuori dal campo, lo ha avuto il padre. Ex calciatore, oggi punto di riferimento umano prima ancora che sportivo: “L’umiltà. Dice sempre che il talento senza il lavoro non serve. Da lui ho imparato l’importanza di divertirsi giocando”. E a divertirsi Samuele ci riesce eccome, proprio come facevano – e fanno – i suoi idoli brasiliani.

“Neymar e Ronaldinho. Sono un italiano al quale piace giocare da brasiliano”, spiega con un sorriso. Estro, tecnica e improvvisazione, con quel tocco latino che lo rende speciale. Non a caso, Napoli è per la famiglia Inacio una seconda casa: “A Napoli è ancora un idolo. In famiglia siamo tutti felicissimi per questo scudetto”, racconta con orgoglio, riferendosi al trionfo degli azzurri e al legame che ancora li unisce alla città partenopea.

Inacio esultanza Italia U17

Inacio esultanza Italia U17

Scelta Dortmund e la sfida al Portogallo

La scelta del Borussia Dortmund, uno dei club più attenti ai giovani talenti, è stata tutt’altro che casuale. Una scelta di crescita, di mentalità e di visione: “Perché lì ogni giorno posso migliorare. Sto imparando anche il tedesco e lo stadio fa venire la pelle d’oca, spero un giorno di esordire”. Una frase che racchiude la sua ambizione e la sua voglia di arrivare in alto, passo dopo passo.

Ma prima c’è da affrontare il Portogallo, tappa fondamentale di questo Europeo: “Dominando il gioco, chiudendoli nella loro area”, risponde deciso alla domanda su come si batte una squadra forte e organizzata come quella lusitana. Infine, non poteva mancare un pensiero per Favo, il tecnico dell’U17: “Bellissimo. Per me è un maestro. Mi ha insegnato che l’io conta sempre meno del noi”. Un principio chiave per comprendere la filosofia di una squadra che vuole riscrivere la storia. Inacio è il volto nuovo di un’Italia giovane e spavalda, che sogna in grande senza dimenticare le proprie radici. E se davvero danzare è un po’ come dribblare, Samuele ha già iniziato la sua coreografia verso il successo.

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