Seguici su

Nazionali Giovanili

Ai quarti il Burkina Faso, in finale Portogallo o Brasile: Italia U17, ecco perché puoi credere nel sogno Mondiale

Pubblicato

il

Italia U17

Italia, dal tabellone del Mondiale U17 un assist prezioso?

C’è ancora un’Italia che sogna e che abbatte barriere grazie al talento: non è una frase puramente sensazionalista, ma è ciò che sta succedendo al Mondiale U17. In un contesto di grande incertezza, nei rapporti di forza di una competizione che ha perso molte nazionali considerate, ai blocchi partenza, come potenziali protagoniste assolute, stanno emergendo nuove realtà pronte a recitare il ruolo di Underdog. Così, con la caduta rovinosa dell’ultimo grande colosso nella propria parte del tabellone, i ragazzi di Favo si affacciano ai quarti di finale con lo sguardo proteso in avanti. In questo scenario, disegnato dalla variabile dell’inatteso, sognare non è più un’opzione remota, ma diventa quasi un obbligo morale.

Italia U17, superata la trappola Uzbekistan

Ammettiamolo: siamo ancora alle prese con la sbornia del post Uzbekistan. In una serata in cui avevamo tutto da perdere, non abbiamo negoziato la nostra identità per il risultato; anzi, con una prestazione fatta di autorevolezza e contenuti, abbiamo superato una potenziale trappola. L’Italia di Favo, con il 3-2 rifilato agli uzbeki, ha dato un’altra masterclass di gestione della pressione e delle aspettative. Cambiando leggermente pelle, con un tandem d’attacco inedito ma subito incisivo: il principale ispiratore resta Inacio, che si è preso i suoi momenti di pausa nei 90 minuti ma ha comunque piazzato la prima sgasata per innescare l’uscita scarabocchiata del portiere avversario e il conseguente tap-in di Campaniello.

In sostanza, ruota qualche interprete ma lo sviluppo e i concetti non ne risentono: il 2008 dell’Empoli si ripete nel momento di massima urgenza, e con la sua doppietta indirizza di nuovo una gara chiusa virtualmente dal primo squillo mondiale di Iddrisa. Una vittoria per nulla banale, sia nella sostanza che nella forma, perché dopo il momentaneo 1-1 di Muradov rischiava di assumere le conformazioni di un incubo. Un successo che ora ci proietta nei quarti di finale con più consapevolezza, e soprattutto conoscendo una nuova caratteristica fondamentale del gruppo guidato da Favo: questa squadra sa leggere i momenti e sa portare la partita sul proprio binario. Allentando la tensione quanto basta, per poi ritrovare quelle accelerazioni improvvise e decisive che scuotono il match dalle fondamenta.

Dal Burkina Faso a Portogallo o Brasile: tutte le possibili combinazioni verso la finale

Ci smarchiamo da qualsiasi ostentazione di superiorità: l’Italia U17 non è certa della finale e dovrà sudarla sul campo contro chiunque. La conformazione del tabellone però, delinea una strada verso il 27 novembre che è troppo allettante per non portare a qualche innocente speculazione. Su entrambi i lati, sono cadute molte teste di serie: squadre destinate, secondo l’opinione pubblica, ad arrivare fino in fondo, si sono ritrovate col motore in panne ancor prima di partire. Sono stati tanti gli “upset”, che hanno aiutato a sovvertire le aspettative intorno ad un Mondiale che ormai si gioca sul filo dell’incertezza. A sinistra, il risultato più folgorante è la sconfitta dell’Argentina per merito del Messico, mentre il Portogallo ha eliminato un Belgio che era sembrato dominante ai gironi.

Sul lato destro confluivano invece le principali avversarie dell’Italia: eppure, il Burkina Faso (nostra prossima avversaria ai quarti) ha chiuso le porte in faccia alla Germania ai sedicesimi. L’Uzbekistan invece aveva spento i sogni della Croazia, prima di fare i conti coi ragazzi di Favo. Infine, agli ottavi ha salutato la competizione anche l’Inghilterra, livellata al suolo da una detonante dimostrazione di forza dell’Austria, un 4-0 che risuona come monito anche per il Giappone prossimo avversario ai quarti. In sostanza, si delineano ora quattro sfide delicate: Marocco-Brasile e Portogallo-Svizzera da una parte; Austria-Giappone e Italia-Burkina Faso dall’altra. Si è aperto dunque un potenziale corridoio privilegiato per gli “azzurrini”, che hanno ora la concreta prospettiva di incontrare una “big” soltanto in un’ipotetica finale. Intrecci e variabili, che si scontrano inesorabilmente con un verdetto di campo ancora da emettere.

Un’altra “Nazionale dei miracoli” sul cammino dell’Italia U17

Rappresenta il bacino d’utenza più piccolo tra le Nazionali ancora in gioco, nonché l’età media più bassa (16,7 anni). Il Burkina Faso però non è soltanto una semplice cenerentola del torneo: è quella variabile impazzita che ha sparigliato le carte, sovvertendo le aspettative nell’economia di un Mondiale che vive anche grazie a queste storie. Ai sedicesimi infatti, una realtà ai margini nella cartina geografica del calcio, ha eliminato la Germania, una delle regine d’Europa. Uno 0-1 che esce dai confini del rettangolo verde, perché modifica e arricchisce inevitabilmente la narrazione di un Mondiale che dà spazio anche a clamorose imprese.

La prima grande minaccia per l’Italia ai quarti di finale quindi, è proprio l’entusiasmo della Nazionale Africana: il precedente con l’Uzbekistan ci ha restituito un gruppo consapevole di questa dinamica, ma venerdì i ragazzi di Favo dovranno entrare in campo per spegnere il fuoco vivo di una realtà che avrà ancor meno da perdere. Con l’obiettivo di far valere una differenza nei valori tecnici e tattici molto ampia.

Luca Ottaviano

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *