Mascardi, l’Italia U21 e il mito Buffon: “Un sogno. Da piccolo ho sempre guardato lui: unico e indiscusso”

Mascardi e le emozioni di vestire la maglia dell’Italia U21

Tra le rivelazioni più interessanti dell’attuale stagione calcistica italiana spicca senza dubbio il nome di Diego Mascardi, giovanissimo portiere classe 2006, che ha già conquistato la titolarità tra i pali dello Spezia in Serie B. Un talento puro, cresciuto nel vivaio aquilotto fin dall’età di 7 anni, che ora si sta affacciando con decisione anche nel panorama internazionale, grazie alla recente convocazione nella nazionale Under 21 di Silvio Baldini. Nella giornata di venerdì 5 settembre farà il suo esordio con l’Italia U21 contro il Montenegro proprio nel suo stadio, il Picco.

Un sogno che diventa realtà

Mascardi ha vissuto nelle ultime settimane un’autentica escalation di emozioni, culminata con la convocazione in Under 21. Prima la Coppa Italia, poi l’esordio da titolare in Serie B e infine l’ingresso nel gruppo azzurro. Un percorso intenso e rapido, che il portiere sta vivendo con entusiasmo e umiltà. “È un periodo importante e spero di continuare a vivere questo mio sogno. È davvero tutto molto emozionante”, ha raccontato a La Nazione Mascardi.

L’emozione per la chiamata in azzurro è stata immediata e forte: “È stata un’emozione bellissima. Ho comunicato subito la notizia alla mia famiglia e agli amici“, ha detto.

I primi giorni a Tirrenia e l’impatto con Baldini

Entrato nel gruppo dell’Under 21, Diego si è subito trovato a suo agio. L’ambiente positivo e lo spirito di squadra sono stati elementi chiave dei suoi primi giorni nel ritiro di Tirrenia, dove la squadra sta preparando i prossimi impegni ufficiali.

“I primi giorni sono stati fantastici. Siamo già un bel gruppo che sta lavorando benissimo e che sta spingendo tanto”, ha spiegato il giovane portiere. Anche l’approccio con il tecnico Silvio Baldini, noto per il suo carattere forte e la capacità di tirare fuori il meglio dai giovani, è stato subito costruttivo: “Abbiamo già assimilato tanto, ma possiamo ancora migliorare molto”.

Un legame speciale con La Spezia

Per Mascardi, l’emozione è doppia: non solo sta vivendo il sogno della maglia azzurra, ma ha la possibilità di farlo nella città che considera casa. Cresciuto calcisticamente nello Spezia, per lui ogni partita allo stadio Alberto Picco ha un sapore particolare. “Già è un grande onore far parte del gruppo dell’Under 21 e ancora di più lo sarà giocarmi le mie possibilità proprio all’Alberto Picco”, ha detto con orgoglio.

L’incontro con Buffon, il suo mito

Non poteva mancare, nella sua parabola di crescita, l’incontro con il suo grande idolo: Gianluigi Buffon. Anche lui originario di Carrara, come Diego, è sempre stato il punto di riferimento per il giovane estremo difensore. “Gigi è il mio mito. Essendo come me di Carrara, da piccolo mi sono sempre focalizzato solo su di lui. È stato sempre il mio idolo”. Nonostante l’ammirazione per Buffon, Diego è molto chiaro nel suo pensiero quando gli si chiede se prende spunto anche da altri portieri: “No, Gigi è unico e indiscusso”.

Gli inizi: da Carrara a Spezia

La carriera calcistica di Diego Mascardi è cominciata molto presto. Già a 4 anni e mezzo, infatti, difendeva la porta del Don Bosco Fossone, società dilettantistica della sua città natale. Un ambiente familiare al quale è ancora molto legato. “Ho iniziato a giocare a 4 anni e mezzo al Don Bosco Fossone. Sono molto legato a loro e vado ancora a trovarli”.

A 7 anni il grande salto: entra nel settore giovanile dello Spezia, iniziando un percorso che lo avrebbe portato fino alla prima squadra. “Poi a 7 anni mi sono spostato a Spezia. Facevo avanti e indietro nei giorni di allenamento assieme ai miei genitori”. Un sacrificio condiviso con la famiglia, che ha sempre creduto in lui e lo ha sostenuto in ogni passo del suo cammino.

Futuro azzurro

Con la fiducia di Baldini e il supporto di un ambiente sano e competitivo come quello dello Spezia, Diego Mascardi si sta ritagliando un ruolo sempre più importante tra i giovani portieri italiani. L’Under 21 rappresenta un trampolino di lancio, ma anche un banco di prova. Le qualità ci sono tutte: personalità, tecnica, dedizione.

Il suo sogno, come quello di tanti ragazzi della sua età, è chiaro: diventare un grande portiere e, un giorno, vestire la maglia della nazionale maggiore. Se continuerà su questa strada, con i piedi per terra e lo sguardo fisso sul traguardo, il suo nome potrebbe presto entrare nella lista dei grandi numeri 1 italiani.

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