Italia U21, a giorni si deciderà il futuro di Nunziata: spuntano due ipotesi

L’Italia U21 è uscita dall’Europeo a testa alta e ora deve capire quale sarà il futuro di Nunziata sulla panchina

L’Italia U21 di Nunziata chiude la propria avventura all’Europeo con una sconfitta che brucia. L’eliminazione ai quarti di finale contro la Germania lascia un sapore amaro, soprattutto per come è maturata: prestazioni solide, spesso superiori a quelle di squadre più quotate come Spagna e Germania, non sono bastate per andare avanti nel torneo. Il cammino degli Azzurrini è stato condizionato anche da alcune decisioni arbitrali discutibili, su tutte quelle del direttore di gara lituano Lukjancukas, che hanno lasciato non pochi rimpianti. Ma ora non è tempo di guardare al passato, ma al futuro e ai possibili cambi in panchina nel nuovo corso azzurro.

Carmine Nunziata

Una generazione cresciuta con Nunziata

Il ciclo guidato da Carmine Nunziata si conclude con la consapevolezza di aver forgiato una generazione di talento. Il tecnico napoletano ha seguito questi ragazzi fin dai tempi dell’Under 17, portandoli fino a un clamoroso secondo posto al Mondiale Under 20 e poi a un Europeo Under 21 affrontato con coraggio e qualità. Il gruppo 2002-2003, ora al termine del percorso per limiti d’età, ha mostrato maturità e spirito competitivo, emergendo anche contro avversari dal pedigree internazionale più riconosciuto.

I protagonisti: talenti pronti per i grandi palcoscenici

Se il nome di alcuni avversari incuteva timore, quello degli Azzurrini ha saputo farsi rispettare sul campo. Giocatori come Tommaso Baldanzi, Cesare Casadei, Jacopo Fabbian, Matteo Prati, Lorenzo Pirola, Sebastiano Desplanches, Matteo Ruggeri e Diego Coppola si sono affermati come veri protagonisti del torneo. Nonostante un gruppo meno celebrato rispetto alle corazzate europee, la Nazionale ha saputo tenere il passo, dimostrando un’identità di gioco chiara e una crescita costante.

Il bilancio del torneo: più luci che ombre

L’Europeo Under 21 si chiude con un bilancio sostanzialmente positivo per l’Italia. Le aspettative della vigilia erano tra le più basse degli ultimi dieci anni, eppure il campo ha raccontato una storia diversa: quella di una squadra compatta, ben allenata e in grado di giocarsela alla pari contro chiunque. Il lavoro svolto da Nunziata è stato premiato con prestazioni convincenti, anche se non con il passaggio del turno.

Panchina in bilico: il futuro di Nunziata

Il contratto di Carmine Nunziata, così come quello di tutti i tecnici del settore giovanile azzurro, scade il 30 giugno. La FIGC, che abitualmente lavora su programmi biennali, è ora chiamata a una scelta: rinnovare la fiducia a un tecnico che ha dato continuità al progetto giovanile oppure optare per un cambiamento. La medaglia d’argento al Mondiale e il buon cammino nell’Europeo pesano sul piatto della bilancia a favore della conferma, ma il futuro resta ancora da definire.

Alberto Bollini (Italia U19)

Possibile promozione per Bollini

Tra le ipotesi che circolano con maggiore insistenza, c’è quella della promozione di Alberto Bollini, attuale tecnico dell’Under 19. Bollini potrebbe prendere il posto di Nunziata, proseguendo così il lavoro iniziato con il suo gruppo, in ottica di continuità e crescita del movimento giovanile. Una scelta che potrebbe rivelarsi strategica, soprattutto per valorizzare il lavoro fatto finora in casa azzurra.

Oltre al nodo della panchina dell’Under 21, la FIGC dovrà anche individuare un nuovo commissario tecnico per l’Under 20, dopo l’addio di Bernardo Corradi. L’ex attaccante, infatti, entrerà nello staff di Massimiliano Allegri al Milan come collaboratore tecnico. Un altro tassello da sistemare per completare l’organigramma delle Nazionali giovanili in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.

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