Seguici su

Nazionali Giovanili

Italia U21, la rincorsa agli Europei riparte dal Montenegro: i precedenti

Gli Azzurrini di Nunziata sfidano il Montenegro a La Spezia: debutto nelle qualificazioni e nuova pagina di una rivalità ventennale.

Pubblicato

il

Baldini Italia U21

Italia U21, da La Spezia riparte la rincorsa agli Europei

L’avventura dell’Italia Under 21 verso le qualificazioni europee riparte da La Spezia, in uno stadio che negli ultimi anni ha spesso ospitato gli Azzurrini e che si prepara ad accogliere una sfida dal sapore particolare. Sul cammino della squadra di Carmine Nunziata ci sarà infatti ancora una volta il Montenegro, avversario che, pur giovane come federazione indipendente, è diventato ormai un volto ricorrente nella storia recente della categoria. Quella in Liguria sarà la quarta sfida diretta in undici anni, un dato che testimonia come questo confronto si stia trasformando in una piccola tradizione.

Per l’Italia, la gara avrà un peso specifico importante: inaugurare il cammino con il piede giusto e dare subito un segnale al girone. Ma sarà anche un banco di prova per valutare la crescita dei singoli giocatori, molti dei quali si affacciano per la prima volta al palcoscenico europeo di categoria.

Buffon, visita a Tirrenia per l’Italia U21: “Avete qualcosa di speciale e con voi c’è un grande tecnico”

I primi incroci e l’esordio di Berardi

Il primo vero capitolo di questa rivalità moderna si scrisse il 4 giugno 2014, quando le due nazionali si affrontarono in amichevole a Castel di Sangro. L’Italia era allora guidata da Luigi Di Biagio, che stava preparando una sfida ben più delicata, quella contro la Serbia nelle qualificazioni. In quella occasione il pubblico abruzzese poté assistere all’esordio assoluto di Domenico Berardi con l’Under 21, un talento che di lì a poco avrebbe illuminato la Serie A.

Il test con il Montenegro servì da rodaggio: qualche giorno dopo, a Pescara, gli Azzurrini firmarono una delle rimonte più belle della loro storia recente, battendo la Serbia 3-2 e conquistando il primo posto nel girone 9. Un cammino che confermava la solidità del gruppo e la bontà del lavoro di crescita dei giovani calciatori italiani.

L’era Nicolato

La rivalità si è rinnovata a distanza di qualche anno, tra il 2021 e il 2023, nel girone 6 di qualificazione. In panchina c’era Paolo Nicolato, tecnico che aveva guidato molti dei suoi ragazzi già nelle selezioni giovanili. La prima sfida si giocò a Vicenza, il 7 settembre 2021, e fu decisa da un gol di Lorenzo Colombo: 1-0, risultato minimo ma prezioso.

Il ritorno a Podgorica, nel marzo 2022, vide invece un pareggio 1-1: fu Samuele Ricci a firmare la rete che evitò la sconfitta. Quei punti si rivelarono fondamentali nel percorso dell’Italia, che riuscì a qualificarsi superando avversari insidiosi come Bosnia, Lussemburgo e Irlanda e strappando un pari pesantissimo in trasferta contro la Svezia.

Le gare con il Montenegro furono quindi spartiacque silenziosi: non partite da copertina, ma tappe cruciali per consolidare la fiducia e mantenere la leadership del girone.

Le sfide contro la Serbia Montenegro

Per ritrovare le radici di questo incrocio bisogna tornare a inizio anni Duemila, quando il Montenegro non aveva ancora una nazionale propria ed era unito alla Serbia. La selezione si chiamava Serbia Montenegro, nata dopo lo scioglimento della Jugoslavia.

Nelle qualificazioni all’Europeo 2004, l’Italia affrontò quella squadra il 6 settembre 2002 ad Avellino, travolgendo gli avversari 4-1 con una doppietta di Giuseppe Sculli. Il ritorno, disputato a Novi Sad il 9 settembre 2003, fu però amaro: un gol di Milovanovic consegnò la vittoria ai padroni di casa.

La risposta degli Azzurrini arrivò nella fase finale in Germania: ancora Sculli, con un’altra doppietta, fu protagonista del successo per 2-1 che rilanciò la corsa dell’Italia dopo lo stop con la Bielorussia.

Bochum 2004, il trionfo più memorabile

Il ricordo più indelebile di quella rivalità resta però legato alla serata di Bochum, l’8 giugno 2004. In finale, l’Italia di Claudio Gentile superò la Serbia Montenegro con un netto 3-0, conquistando il quinto titolo europeo Under 21 della propria storia.

In quella selezione comparivano quattro calciatori montenegrini – Basa, Delibasic, Vukcevic e Dalovic – che rappresentarono l’ultima generazione unita prima della separazione politica. Per l’Italia, invece, fu un momento storico: un trionfo che chiuse un ciclo e consolidò la tradizione vincente della categoria.

Una sfida che unisce passato e futuro

La partita di La Spezia, dunque, non sarà soltanto una tappa delle qualificazioni, ma anche il proseguimento di una storia fatta di ricordi, rivalità e simboli. Italia e Montenegro rappresentano due percorsi differenti, ma che negli anni hanno imparato a incrociarsi con regolarità, regalando sempre nuovi capitoli.

Per gli Azzurrini, sarà soprattutto l’occasione di inaugurare il cammino europeo con il piglio giusto e di lanciare i tanti giovani che sognano di ripercorrere le orme dei campioni del passato. Per il Montenegro, invece, sarà un’opportunità di misurarsi ancora una volta con una delle selezioni più prestigiose del continente.

La storia, iniziata vent’anni fa, continua a scriversi. Questa volta, lo scenario sarà La Spezia.

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *