Nazionali Giovanili
Sorprese, esclusi di lusso e un “Europeo da conquistare”: cosa aspettarsi dall’Italia U21 di Baldini
Le prime convocazioni di Silvio Baldini aprono la sua parentesi da Ct dell’Italia U21: ecco cosa aspettarsi da questa ripartenza.

Italia U21, Baldini apre le tende del sipario
Con le sue prime convocazioni da commissario tecnico dell’Italia U21, Silvio Baldini ha inaugurato ufficialmente la sua avventura sulla panchina degli “azzurrini”. Un mandato speso della Figc con l’obiettivo di tracciare una strada nuova, in rottura con il passato recente e con l’ambizione di arrivare a risultati più convincenti nelle competizioni internazionali. Pronti, via, traspare subito la personalità dell’ex Pescara, che lascia a casa alcuni volti nodi del gruppo di Nunziata, persino qualche leader tecnico.
Le convocazioni per gli impegni con Montenegro e Macedonia
Venerdì 5 settembre e martedì 9 settembre: sono queste le due date scolpite nel futuro prossimo dell’Italia U21. Archiviata una campagna europeo dal sapore molto amaro, gli azzurrini cambiano nella guida tecnica e nella conformazione del gruppo scelto da Baldini per affrontare le sue prime due uscite ufficiali da CT.
Convocazioni caratterizzate da moltissime “prime volte”: si tratta infatti del primo impatto con l’Under 21 per tutti e tre i portieri, Lapo Nava, Diego Mascardi ed Edoardo Motta. Il restyling totale tra i pali è accompagnato anche da una difesa che cambia pelle e che registra il forfait di Kayode: 6 dei 7 componenti del pacchetto arretrato sono all’esordio assoluto; parliamo di Fabio Chiarodia, Riyad Idrissi, Davide Bartesaghi, Filippo Mane, Luca Marianucci e Brando Moruzzi.
Niccolò Pisilli e Cher Ndour sono invece i due “veterani” a centrocampo (rispettivamente 13 e 20 presenze in U21), chiamati a dare equilibrio e stabilità in un reparto per la metà degli interpreti inedito: prima convocazione infatti per Lipani, Dagasso, Amatucci e Berti. In avanti infine, si registra un’esclusione di extralusso: in un reparto segnato dal tridente di classe 2006 del Genoa Venturino-Fini-Ekhator (club più presente all’interno delle convocazioni con 3 giocatori), da registrare l’assenza di Wilfried Gnonto.
Ormai un leader tecnico e carismatico, sarebbe stato il recordman per presenze del gruppo e con una rete avrebbe avuto la possibilità di entrare nella top 30 marcatori all-time dell’Italia U21 (al momento, il classe 2003 è fermo a 5 timbri). Con lui, lasciato a casa anche Ambrosino, che con una pennellata all”incrocio ci aveva ridato speranza nei quarti con la Germania, persi poi ai supplementari.
Baldini e un nuovo corso da far partire
Conosce lo sport e le sue dinamiche a menadito, non negozia le proprie idee e sa prendere decisioni, anche le più divisive. Silvio Baldini ha concretizzato un passaggio di consegna molto importante, a poche settimane dall’impresa della Serie B centrata con il Pescara. Il curriculum lo precede: siamo al 37esimo anno di carriera sulle panchine, in un percorso iniziato nel 1989 alla guida del Forte dei Marmi.
Un tecnico che si è fatto plasmare e smussare dalle sue esperienze, senza mai scendere a patti o edulcorare i concetti. Dall’U21 del nativo di Massa ci si può aspettare dunque un surplus dal punto di vista caratteriale: una squadra meno umorale, con unità d’intenti e carisma debordante. Lo stesso che vedremo sulla linea di fondo, quando inevitabilmente quella personalità vulcanica straborderà dall’area tecnica per esondare in campo.
E un assaggio del suo credo è arrivato anche nella conferenza stampa prima dell’impegno con il Montenegro. “Ho sempre scelto la strada più lunga per arrivare al traguardo, arrivare ad allenare la Nazionale Under 21 per uno come me che è partito dal nulla non è scontato. Puntiamo alla vittoria dell’Europeo e a vincere le Olimpiadi”. Niente alibi o costruzioni ideali fragili come castelli di carta, ma tanta sostanza e una comunicazione diretta. Valori che andranno tradotti sul campo già da questo venerdì.
Luca Ottaviano
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