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Italia U20, Mosconi: “La squadra è forte e pronta, possiamo fare un grande Mondiale”

Dal Grosio all’Inter, fino al rigore che ha deciso Italia-Australia al Mondiale U20: la storia di Mattia Mosconi.

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Mattia Mosconi

Il rigore scritto nella storia di Mosconi

Ci sono rigori che sembrano nascere molto prima del fischio arbitrale. Non a Valparaíso, non sul prato dello stadio Elías Figueroa Brander, ma nei campetti della Valtellina, quando un bambino di quattro anni inseguiva un pallone con la maglia del Grosio. Quel bambino si chiamava – e si chiama – Mattia Mosconi. È lì che inizia un percorso che due giorni fa, dall’altra parte del mondo, ha aggiunto un capitolo prezioso.

L’esordio Mondiale in Cile

Italia-Australia, primo appuntamento della Nazionale Under 20 al Mondiale. In panchina Carmine Nunziata, reduce dal secondo posto nella rassegna del 2023. Davanti, i campioni d’Asia: avversari fisici, organizzati, determinati. Non una sfida semplice.

La partita rimane in equilibrio fino al momento chiave. Mosconi penetra in area, salta il portiere Hall e subisce il contatto: rigore. Un episodio che nasce dal suo coraggio e dalla sua tecnica. Dal dischetto va il capitano, Mattia Mannini, che non sbaglia. 1-0, il gol che decide l’incontro e permette agli Azzurrini di iniziare nel modo migliore il cammino nel Gruppo D.

Oggi c’è Cuba, per volare agli ottavi

L’agenda non concede soste. Oggi, sempre a Valparaíso (ore 17 locali, le 22 italiane, diretta Rai Sport), l’Italia affronterà Cuba. Una vittoria significherebbe qualificazione agli ottavi con una giornata d’anticipo, un traguardo che permetterebbe a Nunziata di gestire energie e forze in vista della fase a eliminazione diretta.

Il Mondiale corre veloce, eppure la storia personale di Mattia Mosconi merita di essere raccontata con calma.

Dal Grosio all’Inter, passando per la gloria azzurra

Mosconi non è soltanto il centravanti dell’Inter che negli ultimi mesi ha collezionato trofei: scudetto Primavera e Supercoppa. Non è nemmeno soltanto il ragazzo che studia Lautaro Martínez e Francesco Pio Esposito per affinare i propri movimenti in area.

Il suo nome è già inciso nella storia delle giovanili azzurre: il 5 giugno 2024, a Limassol, da capitano, ha alzato la prima coppa europea Under 17 conquistata dall’Italia. Un 3-0 netto al Portogallo, firmato da una generazione che oggi veste l’azzurro Under 20: Cristian Cama, Emanuel Benjamín, Mattia Liberali, Andrea Natali, Alessandro Nunziante, Emanuele Sala e Francesco Verde. Ragazzi che hanno imparato presto cosa significhi indossare il peso leggero e insieme enorme della storia.

Le parole di Mattia: onore e responsabilità

“Indossare la maglia azzurra è un onore e un dovere”, spiega Mosconi. Nessuna retorica, solo semplicità. Per lui il calcio si misura con gesti concreti: correre, sacrificarsi, crederci fino in fondo.“La squadra è forte e pronta. Abbiamo iniziato bene e sono sicuro che faremo un grande Mondiale se ci mettiamo impegno e voglia di vincere, aiutandoci l’un l’altro”. Il ricordo più intenso? Nessun dubbio: “L’Europeo Under 17”. Un’emozione che resta viva, mentre il presente dice Cuba e il futuro rimane tutto da scrivere.

Una famiglia che tifa da lontano

Mentre lui rincorre il sogno mondiale in Cile, a Grosio c’è chi lo sostiene da casa: papà Massimo, mamma Samanta e la sorella Giada, quattro anni più grande. Lontani fisicamente, ma vicini in ogni passo. Perché nel percorso di Mosconi non ci sono soltanto i gol, ma anche i legami, le radici di un paese che accompagna il suo talento ovunque.

La scheda: numeri e tappe di un talento

Mattia Mosconi nasce il 26 marzo 2007 a Sondalo, in provincia di Sondrio. A quattro anni comincia a giocare nel Grosio, realtà dilettantistica della Valtellina. Poi il salto nel vivaio dell’Inter, con cui ha scalato le categorie fino alla Primavera.

Nel 2025 ha vissuto mesi intensi: il 30 maggio ha conquistato il Campionato Primavera 1 battendo in finale la Fiorentina (3-0), il 26 agosto ha sollevato la Supercoppa dopo un incredibile 7-5 ai rigori contro il Cagliari. Pochi giorni dopo, il 14 settembre, ha esordito in Serie C con l’Inter Under 23 nella sfida contro il Lecco (0-1).

Un cammino rapido, che oggi lo ha portato in Cile, protagonista di un Mondiale che potrebbe segnare la sua definitiva consacrazione.

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