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Italia U17, verso i Mondiali in Qatar: le scelte forti di Favo e un sogno chiamato trionfo

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Massimiliano Favo Italia Under 18

Italia U17, si avvicina l’appuntamento col Mondiale

La sabbia continua a scorrere nella clessidra: l’Italia U17 si tira a lucido in vista del Mondiale di Doha. Una vetrina importante, con l’esordio fissato il 3 novembre prossimo e un nuovo formato che divide le 48 squadre qualificate in dodici gironi da quattro. Format nuovo, ma stessa voglia di sempre di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro di una competizione che non ci ha mai visto alzare al cielo il trofeo.

Le scelte di Favo e la linea “green”

Lo stiamo vedendo in tutti gli strati della catena di produzione: l’Italia sta cercando di tracciare un’altra strada, prendendo la direzione del “nuovo che avanza” e abbandonando quel binomio ormai vecchio dell’età come garanzia di esperienza e successo. Massimiliano Favo è sulla stessa lunghezza d’onda di Baldini e Nunziata: largo ai giovani rampanti, coloro che in un futuro dovranno assaporare i piani alti della catena gerarchica della Nazionale. Dei 21 convocati, in 19 sono classe 2008, mentre spiccano i due 2009 Elimoghale Arena. Il reparto offensivo, appunto: è lì che il talento rompe gli argini, consegnando al tecnico un’infinità di soluzioni di talento e fantasia. Il leader tecnico dovrebbe essere ancora Samuele Inacio, partito fortissimo anche nel Dortmund U19 dove ha collezionato 14 presenze in tutte le competizioni e messo a referto 7 gol e 2 assist.

Con lui, la freschezza dei due sedicenni: Elimoghale e Arena offrono strappi, mobilità, killer instinct e quella sana incoscienza di chi è nato nel 2009 e sta dimostrando di poter reggere l’urto con i 2005 che incontra nel Campionato Primavera. Con loro, l’estro e la leadership di Andrea Luongo, la struttura fisica di Thomas Campaniello e il nuovo “wonderkid” del Milan: quel Simone Lontani che sta dominando il Primavera 1 con 6 centri 1 assist in 7 gare, nonché fresco di esordio in Serie D con l’Under 23. A centrocampo invece, i leader sono: Federico Steffanoni, duttile, energico e importante come chiave tattica nell’Atalanta U20; Alessio Baralla, mediano che detta i tempi e che ha geometrie sopra la media. In difesa, cerniera chiusa da Leonardo Bovio e Benit Borasio, mentre sulla corsia è pronto a sfrecciare Mambuku.

Girone alla portata, ma occhio alle insidie…

Il primo ostacolo sono proprio i padroni di casa: sotto il proprio cielo, nel Mondiale che vivrà da paese ospitante, il Qatar vorrà rispondere subito presente all’appello nella partita inaugurale. Avversario in ogni caso abbordabile, ragionando in termini di valori asssoluti: ci separano 43 posizioni nel ranking Fifa (loro 52esimi, noi noni); eppure, per stessa ammissione di Mister Favo, i qatarioti studiano da tempo la competizione e hanno preparato il Mondiale con attenzione maniacale e impostazione quasi da Club. Appuntamento il 3 novembre alle 16:45 con l’esordio, seguito dal match contro la Bolivia del 6 novembre alle 13:30, e dall’impegno che conclude il girone con il Sudafrica, fissato per il 9 novembre alle 16:45.

Italia U17: dal sogno proibito ad un record da migliorare

Ne ha parlato anche il mister: gli orizzonti di questa Nazionale viaggiano in funzione delle proprie ambizioni e di ciò che dirà il campo. Storicamente però, c’è da esorcizzare uno scoglio mentale: quello dei quarti di finale, che ad oggi rimangono il miglior piazzamento nella storia del Mondiale U17 per gli azzurrini. Il sogno proibito è sempre quello di giocare la finale nella notte di Doha il prossimo 27 novembre, ma sognare non è soltanto lecito, è d’obbligo specialmente per un gruppo che pensa in grande. “Non si fanno sacrifici per nulla”, ha dichiarato Massimiliano Favo: ebbene, è arrivato il momento di dimostrare che questa Nazionale sa passare dalle parole ai fatti.

Luca Ottaviano

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