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Nazionali Giovanili

Verso il Mondiale U17, Favo carica gli Azzurrini: “Onoriamo la maglia azzurra, senza porci limiti”

Gli Azzurrini di Favo pronti al debutto nel Mondiale U17 in Qatar: mentalità propositiva, identità chiara e ambizione senza limiti.

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Massimiliano Favo Italia Under 18

Verso Doha: debutto contro il Qatar per l’Italia

A pochi giorni dal via del Mondiale U17 in Qatar, l’Italia di Massimiliano Favo rifinisce i dettagli in vista dell’esordio del 3 novembre contro i padroni di casa del Qatar. Il cammino degli Azzurrini si sviluppa nel Gruppo A, completato da Bolivia e Sudafrica: tre avversarie con caratteristiche diverse, utili a misurare subito intensità, personalità e capacità di adattamento. L’obiettivo minimo è entrare nella fase a eliminazione diretta; l’orizzonte, però, è tenere aperte tutte le strade.

Ambizioni senza limiti

Nell’intervista rilasciata alla FIFA, il ct ha fissato con chiarezza la rotta: “Bisognerà onorare la maglia azzurra, confrontandoci con nazionali dalla scuola calcistica gloriosa come la nostra, provando ad arrivare più in fondo possibile senza porsi limiti”. Parole che condensano ambizione e responsabilità, perché il Mondiale di categoria è un banco di prova che non perdona superficialità ma sa premiare le squadre con idee chiare e coraggio.

Un’identità propositiva

L’Italia arriva in Qatar reduce dalla semifinale europea persa ai rigori con il Portogallo, ma con una struttura già riconoscibile: mentalità offensiva, organizzazione nelle due fasi, ricerca del dominio territoriale. Favo lo ha ribadito: “Vogliamo proporre un calcio propositivo, che faccia divertire chi gioca e chi guarda. I risultati arriveranno di conseguenza.” Un manifesto tecnico che punta su pressing coordinato, occupazione razionale degli spazi e qualità negli ultimi trenta metri.

Gestione delle energie e adattamento

Il Mondiale è una corsa a tappe: gare ravvicinate, temperature e umidità da interpretare con intelligenza. Per questo il ct mette l’accento sulla gestione del gruppo: “Dovremo adattarci subito al clima e all’umidità, utilizzando al meglio tutti i giocatori a disposizione.” Rotazioni mirate, minutaggi calibrati e lucidità nei momenti chiave saranno leve decisive per restare competitivi fino in fondo, senza disperdere energie preziose.

Un laboratorio di crescita

Oltre al risultato, il torneo rappresenta uno snodo formativo: “Per questi ragazzi è un passaggio cruciale tra il calcio giovanile e quello degli adulti. Confrontarsi con coetanei di scuole calcistiche diverse è un’esperienza che accresce competenze e consapevolezza.” Il contesto internazionale obbliga a velocizzare letture, tempi tecnici e gestione emotiva, trasformando ogni partita in apprendimento.

Il peso dell’azzurro

Infine, il richiamo identitario: “Indossare l’azzurro è un privilegio. Ogni giocatore deve sentire la responsabilità di rappresentare l’Italia, rispettarla e onorarla con voglia, determinazione e qualità.” È il filo rosso che unisce ambizione e umiltà: testa alta, piedi per terra. L’Italia parte sapendo chi è e cosa vuole: onorare la maglia e non porsi limiti. Ora la parola passa al campo.

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