Nazionali Giovanili
Italia U17, Favo non cambia strada: “Restiamo fedeli alla nostra identità”
Alla vigilia dei quarti di finale del Mondiale U17 contro il Burkina Faso, in casa Italia ha parlato il ct Massimiliano Favo.
Il cammino è stato quasi perfetto, ma da domani si entra nella fase in cui non sono più ammessi errori. A Doha, sul campo 5 dell’Aspire Zone, l’Italia U17 di Massimiliano Favo si gioca un posto in semifinale del Mondiale U17. Avversario il Burkina Faso, in una sfida senza appello che vale l’ingresso tra le prime quattro del mondo: calcio d’inizio domani, venerdì 21 novembre, alle 16.30 locali (14.30 italiane). Una partita che pesa come un esame di maturità per un gruppo che fin qui ha saputo unire entusiasmo, talento e grande solidità.
Il percorso perfetto degli Azzurrini
L’Italia, però, si presenta a questo incrocio con una marcia da grande squadra. Gli Azzurrini hanno letteralmente dominato il Gruppo A, chiuso a punteggio pieno: 1-0 ai padroni di casa del Qatar, 4-0 alla Bolivia, 3-1 al Sudafrica. Nella fase a eliminazione diretta sono poi arrivati il 2-0 alla Cechia ai sedicesimi e il 3-2 all’Uzbekistan campione d’Asia agli ottavi. Cinque vittorie in cinque partite, una striscia che parla di solidità difensiva, qualità nelle giocate offensive e continuità di rendimento.
Lo sguardo di Favo sull’avversario
Favo, però, mantiene lo sguardo lucidissimo sull’ostacolo che li attende: “In questi giorni abbiamo studiato con grande attenzione il Burkina Faso” spiega il ct azzurro. “Hanno eliminato una squadra di grande tradizione calcistica come la Germania ai sedicesimi e un’altra forte fisicamente tanto quanto loro come l’Uganda agli ottavi. È una formazione determinata, veloce, potente nell’impatto fisico e molto pericolosa in transizione”.
Identità di gioco e preparazione
Lo staff tecnico ha analizzato ogni dettaglio, senza però snaturarsi. Il lavoro video, le correzioni tattiche e le simulazioni in allenamento sono stati costruiti attorno a un principio preciso: esaltare le proprie certezze prima ancora di limitare l’avversario. “Abbiamo analizzato con lucidità pregi e difetti, ma restiamo consapevoli che non dobbiamo modificare la nostra fisionomia in base all’avversario: prepariamo ogni dettaglio, ma restiamo fedeli alla nostra identità”.
Un Mondiale pieno di sorprese
Il Mondiale, ricorda Favo, vive sempre di equilibri sottili e sorprese continue, soprattutto a livello giovanile, dove l’inerzia può cambiare in pochi minuti. “Ribadisco, qualora fosse necessario, che il Mondiale fa storia a sé. Le eliminazioni di Argentina, Belgio, Croazia, Francia, Germania e Inghilterra hanno fatto rumore, ma, al tempo stesso, testimoniano il valore delle squadre che si sono qualificate ai quarti”. L’Italia è tra queste e domani, contro il Burkina Faso, avrà un’altra occasione per dimostrarlo.
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