Nazionali Giovanili
Torneo di Natale U15, la “Generazione dei figli d’arte”: tanti eredi di ex calciatori tra gli 88 convocati
Tra gli 88 convocati dell’Italia U15 per il Torneo di Natale spiccano numerosi figli d’arte: tutti i nomi e le curiosità.
Tra i talenti chiamati da Battisti spicca un numero sorprendente di ragazzi cresciuti in famiglie sportive
Dopo settimane di selezioni e valutazioni sul territorio, l’Italia U15 entra nella fase centrale del suo percorso stagionale con il tradizionale Torneo di Natale, in programma dal 21 al 23 novembre a Novarello. L’appuntamento, come ogni anno, rappresenta un momento cardine del progetto federale dedicato ai talenti classe 2011, primi prospetti del futuro azzurro.
Il raduno segue le quattro selezioni territoriali di Nord, Sud, Centro-Nord e Centro, andate in scena tra ottobre e novembre. In totale sono stati osservati 176 calciatori, dai quali il CT Enrico Battisti ha scelto gli 88 convocati che saranno divisi in quattro squadre da 22 elementi. Degli 88 selezionati, 83 hanno partecipato alle selezioni territoriali, mentre 5 sono nuove scoperte inserite dopo un monitoraggio aggiuntivo.
Una generazione… di seconde generazioni: la Nazionale U15 piena di figli d’arte
Scorrendo i nomi dei convocati sul sito ufficiale della FIGC, salta subito all’occhio una curiosità importante: la forte presenza di figli d’arte, ragazzi cioè cresciuti in famiglie che il calcio lo hanno vissuto da protagonisti. Una tendenza sempre più diffusa nelle giovanili italiane e che, in questa U15, assume proporzioni significative.
Il caso più noto è probabilmente quello di Luca Muzzi Moraes, attaccante del Benfica: suo padre è Artur Moraes, portiere brasiliano classe ’81 che ha vestito in Italia le maglie di Siena, Cesena e Roma. Proprio la Roma porta un altro nome illustre: il portiere Edoardo Terlizzi, figlio dell’ex difensore Christian Terlizzi, protagonista in Serie A con Catania, Palermo, Sampdoria e convocato anche in Nazionale maggiore nel 2006.
Sempre nel reparto arretrato troviamo Benito Pivotto, difensore del Bologna e figlio di Matteo Pivotto, ex stopper di Roma, Lecce, Modena e Torino. A completare il pacchetto dei difensori spunta anche il brasiliano Pedro Dos Santos, figlio dell’ex centrale Gleison Santos (Atalanta, Monza, Reggina).
Il centrocampo non è da meno: Diego Succi (Cesena) è il figlio di Davide Succi, attaccante con una lunga carriera in Serie C e B, mentre Sean Luis Ebagua (Venezia) è l’erede di Osarimen Giulio Ebagua, bomber di Spezia e Varese. E poi c’è Armando Floro Flores (Fiorentina), figlio di Antonio Floro Flores, ex attaccante di Udinese, Sassuolo e Genoa, oggi allenatore della prima squadra del Benevento.
Non solo calcio, però. Tra i convocati figura anche Marlon Gato, centrocampista dell’Hellas Verona e figlio di Ramón Ismael Gato Moya, pallavolista cubano classe ’73, due volte vincitore della World League (1998 e 2001).
Una generazione che porta con sé un’eredità pesante, ma anche un potenziale enorme
La presenza così ricca di figli d’arte testimonia come l’ambiente familiare possa influire sul percorso dei giovani calciatori: abitudine al professionismo, cultura del lavoro, visione del gioco, e talvolta anche genetica. Ma al Torneo di Natale le “cognominate” non bastano: ciò che conta è dimostrare talento, umiltà e personalità. E per molti di loro, questa sarà la prima occasione per farlo davvero con addosso la maglia azzurra.
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