Nazionali Giovanili
Italia U19, Bollini chiude il raduno: “Dieci giorni eccellenti”. Ora testa alle qualificazioni per l’Europeo
Italia U19, Bollini chiude il raduno: “Dieci giorni eccellenti”. Ora testa alle qualificazioni per l’Europeo.

Il commento di Bollini dopo Italia-Repubblica Ceca U19
Al termine della vittoria per 2-1 contro la Repubblica Ceca, che ha chiuso il torneo disputato in Croazia dall’Italia U19, il tecnico Alberto Bollini ha analizzato la prestazione degli Azzurrini soffermandosi non solo sull’aspetto tecnico, ma soprattutto su quello caratteriale e formativo. Una partita “più agonistica che tecnica”, secondo l’allenatore, ma proprio per questo particolarmente utile nel percorso di maturazione dei giovani.
“Gare come questa sono parte integrante del processo formativo”
Il match disputato a Podturen ha visto l’Italia imporsi sui pari età cechi grazie alle reti di Crimaldi e Castiello, riscattando così le precedenti uscite: il pari contro la Croazia e la sconfitta per mano della Germania. Un bilancio che soddisfa il commissario tecnico, soprattutto per il modo in cui i ragazzi hanno reagito alle difficoltà e hanno saputo interpretare una gara intensa dal punto di vista fisico. “È stata una partita più agonistica che tecnica – ha dichiarato Bollini –. Ma, in un settore giovanile evoluto, per crescere bisogna passare anche per questo tipo di gare”.
Per il tecnico, affrontare contesti ad alta intensità fisica rappresenta una tappa necessaria per abituare i giocatori a situazioni che ritroveranno anche ai livelli superiori. Il torneo, seppur non ufficiale, ha avuto il merito di mettere gli Azzurrini di fronte a squadre con caratteristiche diverse e approcci tattici variegati.
“Complimenti ai ragazzi: 10 giorni di grande impegno e dedizione”
Al di là del risultato, Bollini ha voluto evidenziare il comportamento del gruppo durante l’intera durata del raduno in Croazia. Un aspetto che, per chi lavora nel settore giovanile, assume un valore spesso pari – se non superiore – a quello del mero dato tecnico o tattico. “Devo fare i complimenti ai ragazzi per il loro eccellente comportamento in questi 10 giorni di raduno – ha sottolineato – e per essere stati bravi a interpretare la partita”.
L’Italia ha sofferto nei primi 15 minuti, durante i quali la Cechia è partita con maggiore aggressività, ma è poi cresciuta alla distanza, riuscendo a portarsi in vantaggio con Crimaldi nel primo tempo, gestendo poi il pareggio momentaneo degli avversari e trovando infine la rete decisiva con Castiello. La tenuta mentale e fisica nel finale ha impressionato positivamente il tecnico. “Siamo stati bravi a tamponare i loro attacchi nel primo quarto d’ora, guadagnando campo con il passare dei minuti e reggendo bene in difesa nel finale, quando la Cechia ha iniziato a mettere tanti palloni in area”.
Un gruppo in costruzione, tra rotazioni e assenze
Tra le note importanti di questo ciclo di partite c’è anche la necessità di gestire le forze in campo. Con nove giocatori potenzialmente eleggibili per l’Under 19 convocati invece con l’Under 20, Bollini ha dovuto fare i conti con una rosa ridotta, rendendo necessario un attento utilizzo delle risorse a disposizione. “Era importante anche gestire il minutaggio – ha spiegato – considerando che nove giocatori che potrebbero far parte di questo gruppo sono stati convocati in Under 20”. Una situazione che, se da un lato complica la pianificazione tecnico-tattica, dall’altro apre spazi di crescita per altri giovani, chiamati a mettersi in mostra in un contesto internazionale competitivo.
Verso l’Europeo: altri test in vista delle qualificazioni
L’Under 19 tornerà in campo il 10 ottobre a Campobasso e il 13 ottobre a Isernia per un doppio test contro la Scozia, due amichevoli che si preannunciano decisive nella preparazione della prima fase di qualificazione all’Europeo. L’Italia ospiterà infatti il Gruppo 9, che comprende anche Bosnia ed Erzegovina, Moldova e Polonia.
L’obiettivo è arrivare pronta a quell’appuntamento, sia sotto l’aspetto tecnico che – come ha voluto ribadire Bollini – sotto quello della consapevolezza, della gestione della pressione e della maturità agonistica. Doti che partite come quella contro la Cechia contribuiscono ad affinare.
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