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Nazionali Giovanili

Baldini: “Abbiamo tanti giovani molto forti. Pio Esposito? Deve andare in Nazionale maggiore”

Silvio Baldini, commissario tecnico dell’Italia U21, ha parlato delle sue sensazioni dopo le prime due partite alla guida degli azzurrini.

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Baldini Italia U21

Silvio Baldini parla dell’Italia U21

Ospite ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Maracanà, il commissario tecnico dell’Italia Under 21, Silvio Baldini, ha raccontato emozioni, obiettivi e ambizioni legate alla sua nuova avventura sulla panchina azzurra.

Il tecnico, chiamato a guidare gli azzurrini in un momento delicato, ha parlato con grande sincerità del percorso intrapreso, del rapporto con i giovani calciatori e della responsabilità di preparare talenti pronti al salto in Nazionale maggiore. Non sono mancati riferimenti personali, aneddoti significativi e riflessioni sui sogni da coltivare per trasformarli in traguardi concreti. Di seguito le parti salienti delle sue dichiarazioni.

Le parole di Baldini

Sull’Italia U21: “Speravo di allenarla ma non ci credevo più, vista anche l’età. Però si vede che il destino ci ha messo lo zampino. Spero di ripagare il coraggio avuto dal presidente Gravina. Quando fai il selezionatore devi sintetizzare in pochi allenamenti tutto quello che devi fare. E poi hai un solo giorno tra la prima e seconda partita. Sono rimasto sorpreso dalla bravura dei ragazzi che ho avuto a disposizione a settembre, perché i loro tecnici sono stati bravi a prepararli”.

Sul gruppo: “Porto un esempio pratico: Camarda ha giocato una partita e ha avuto una commozione celebrale. Gli hanno dato riposo per 10 giorni ed era convocato per l’U21. Mi ha telefonato, dicendomi che era dispiaciuto e sperava che ci fosse un’altra occasione. Questo dice che questo ragazzo ha avuto un atteggiamento, anche come persona, importante. Ci tiene anche come persona a questa maglia”.

Su Pio Esposito: “In Under 21 sarebbe un valore aggiunto, ma visto che è bravo deve andare nella squadra maggiore. Noi dobbiamo preparare questi ragazzi per esprimere il loro talento e andare in Nazionale maggiore. Siamo un serbatoio, non siamo più una squadra per fare esperimenti”.

Sugli obiettivi: “Il sogno non è un qualcosa di reale ma metafisico. Se non abbiamo i sogni, non abbiamo scopi nella nostra vita. Poi ovvio che serva la concretezza per realizzarli. La realtà è talmente difficile da affrontare che uno, se non sogna, non la può affrontare. Se non sogno, la mia vita è finita. Non voglio nascondermi, voglio provarci invece che essere nulla”.

Sui giovani italiani: “Secondo me sono tutti fortissimi e hanno le possibilità di diventare grandi giocatori. Se tutti vengono con lo spirito di Camarda, non ce n’è per nessuno. Questi ragazzi finora mi hanno fatto capire che ci credono. E credo che riusciranno a giocare tutti in Serie A”.

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