Nazionali Giovanili
Austria U17, talento e disciplina contro l’Italia: l’artista Moser, il muro Pokorny e il “segreto Alaba”
L’Italia U17 se la vedrà contro la sorprendente Austria in semifinale del Mondiale: i segreti e la forza della nazionale di Stadler
Tra rigore e disciplina, due parole che in Austria sono quasi un tratto culturale — dalle orchestre sinfoniche che non sbagliano un tempo alle piste da sci dove la precisione è tutto — anche il calcio giovanile sembra aver trovato la sua identità. E la giovane nazionale U17, ora sulla strada dell’Italia nella semifinale del Mondiale, ne è l’esempio più limpido: una squadra che unisce organizzazione, talento e una sorprendente maturità collettiva.
L’arma in più di Stadler: un 4-2-3-1 offensivo costruito attorno a Moser
Il commissario tecnico Ralph Stadler ha modellato una squadra moderna, che nel suo 4-2-3-1 molto mobile, trova equilibrio e slancio in avanti. Il faro dell’attacco è Johannes Moser, classe 2008 del Liefering, già bomber affermato del torneo con sei reti. Freddissimo dal dischetto, ma soprattutto devastante tra le linee: ama “ballare” sulla trequarti, muoversi orizzontalmente, creare superiorità tecnica e poi colpire. Un talento precoce, mobile e imprevedibile, che sembra giocare con una maturità già adulta. Usa entrambi i piedi e ha grande personalità. E l’esultanza alla Cristiano Ronaldo dopo un cucchiaio dagli undici metri è solo un esempio.
The confidence, composure, and creativity. You can sense that from a distance.
..that was 𝐜𝐨𝐥𝐝 Panenka from Johannes Moser with Austria U17 🇦🇹
One of the promising prospects in the tournament.. and was able to chat with his reps after the game👀🌟pic.twitter.com/wqRcoBE5Yb
— LaMasia Report (@Lamasia_Report) November 19, 2025
La roccaforte difensiva: una sola rete subita
Se l’attacco è scintillante, la vera forza dell’Austria U17 resta però la fase difensiva: appena un gol subito in tutto il Mondiale, peraltro ininfluente ai fini del risultato. Merito soprattutto del capitano Niklas Pokorny, colonna centrale e simbolo della generazione. Considerato uno dei difensori più promettenti del Paese, ha già esordito da titolare in UEFA Youth League con il Salisburgo a soli 16 anni. E proprio contro l’Italia, nell’ultimo test pre-Mondiale, ha segnato il rigore decisivo dell’1-0. Leadership, anticipo, freddezza: Pokorny è il cuore pulsante di una retroguardia che concede pochissimo.
Un gruppo unito dentro e fuori dal campo
Oltre a tecnica e tattica, l’Austria U17 sta stupendo per lo spirito di squadra. Il gruppo appare compatto, sereno, protagonista di un Mondiale in cui ogni vittoria sembra rafforzare la chimica interna. L’esultanza nello spogliatoio “alla Alaba”, con le sedie sollevate al cielo come icona identitaria, è diventata virale: un richiamo al loro campione simbolo, ma anche la fotografia di una nazionale che vive il torneo come un’avventura collettiva.
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Contro l’Italia sarà una sfida di visioni diverse ma vicine: da un lato la scuola azzurra, dall’altro l’organizzazione e il rigore austriaco. Una semifinale che promette tensione, equilibrio e talento, con una baby Austria pronta a dimostrare che il futuro del calcio nel Paese è già iniziato.
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