Il calcio dei grandi
Yildiz show, la Juve vola agli ottavi: e adesso il rinnovo
Due gol e mezzo del Diez trascinano la Juventus contro il Wydad Casablanca e la qualificano agli ottavi di finale del Mondiale per club. Ora spetta ai vertici della Vecchia Signora blindare il proprio gioiello

Juventus agli ottavi grazie ad un super Yildiz
Qualche grattacapo in più rispetto all’esordio con l’Al Ain, ma la sostanza non è cambiata. Dopo il 5-0 rifilato al club emiratino, la Juventus fa la voce grossa anche contro il Wydad Casablanca, si impone 4-1 e complice il successo per 6-0 del Manchester City, stacca il pass per gli ottavi di finale con un turno d’anticipo. Con i Citizens alla Vecchia Signora basterà un pari per blindare il primo posto (stessa differenza reti, +8, ma Madama ha siglato un gol in più degli inglesi, 9-8).
Il man of the match per distacco al Lincoln Financial Field di Philadelphia è stato Kenan Yildiz. Ha aperto le marcature, complice una deviazione decisiva, ha raddoppiato con una perla da fuori area, che ha spento la propria corsa all’incrocio dei pali, ha chiuso i giochi nella ripresa, mentre Vlahovic ha messo il punto esclamativo. Due gol e mezzo, ma il Diez bianconero non vuol saperne, le reti per lui sono tre, poco importa: ora tocca ai piani alti blindare il proprio gioiello.

Kenan Yildiz, Juventus
Yildiz, l’uomo del momento
Il primo lampo arriva presto, con una conclusione che, deviata da Bouatouil, apre le danze. Poi la magia: un missile da fuori area che si insacca all’incrocio dei pali, roba da fuoriclasse. Nel secondo tempo completa l’opera con il movimento da attaccante consumato, finalizzando un’azione perfetta. Tre reti in due partite, capocannoniere del torneo, classe 2005. Yildiz ha confermato — se mai ci fosse stato bisogno — perché indossa la numero 10. Una maglia che pesa, che racconta storie leggendarie. Ma che, sulle sue spalle, oggi sembra perfettamente a misura.

Kenan Yildiz (Juventus)
Testa fredda, cuore caldo: Juve, ora sa su chi puntare
Con questa prestazione, Kenan si è preso le chiavi della Juventus. È il simbolo della nuova era targata Igor Tudor, il volto che la società vuole piazzare al centro del progetto tecnico e commerciale. Piace ai tifosi, seduce gli sponsor, segna e fa segnare. Nove gol e sette assist nella passata stagione, una crescita continua culminata con la qualificazione in Champions all’ultima giornata. Il Mondiale per Club è solo l’ennesima tappa di un percorso già lanciato verso l’élite europea. E con il prossimo Mondiale negli USA nel mirino, Yildiz sogna di brillare anche con la Turchia nel 2026.
Yildiz-Juve: insieme fino al 2030?
E adesso tocca ai vertici bianconeri. L’intenzione è chiara: prolungare il contratto fino al 2030 e blindare il tesoro di Ratisbona. Il precedente accordo, firmato meno di un anno fa, lo legava alla Juve fino al 2029. Ma l’esplosione del suo talento impone una revisione: l’ingaggio passerà da 1,5 milioni a circa 4 a stagione.
John Elkann e il management bianconero hanno messo il rinnovo in cima all’agenda. Un atto necessario per respingere gli assalti dall’Inghilterra e consolidare una relazione destinata a durare. Perché oggi non ci sono dubbi: il futuro della Juventus ha un nome e un numero. Kenan Yildiz, Diez per vocazione.
Presente e futuro
Era da tempo che la Juventus non stringeva tra le mani un talento così cristallino. Forse dai tempi di Paul Pogba, quando a Torino si intravedeva il futuro tra i piedi di un ragazzo speciale. Ma stavolta, con Yildiz, c’è la sensazione che il Dieci possa davvero ricalcare le orme dei suoi predecessori leggendari, da Del Piero a Platini, da Baggio a Sivori.
Un simbolo, una futura bandiera, un sogno da proteggere. Ora tocca alla dirigenza blindare il suo gioiello. Certe stelle brillano forte — ma vanno tenute strette, prima che il mondo le porti via. Kenan Yildiz non è più una promessa. È la certezza su cui edificare un nuovo ciclo. E la Juve, questa volta, non può permettersi di lasciarselo scappare.
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