Il calcio dei grandi
Xabi Alonso ritrova la Juve, storia di un affare saltato per una cifra oggi irrisoria
Dal mancato trasferimento alla Juve per 3 milioni nel 2008 alla sfida da tecnico del Real Madrid al Mondiale per Club 2025: Xabi Alonso ritrova quei bianconeri che un tempo lo scartarono per “motivi economici”.

Certe storie nel calcio restano sospese nel tempo, come ferite mai del tutto rimarginate o occasioni che, pur sfumate, continuano a vivere nel “come sarebbe potuto andare”. Un classico What if. Una di queste riguarda Xabi Alonso e la Juve. Era l’estate del 2008, quella in cui la Vecchia Signora, da poco rientrata nel grande calcio dopo Calciopoli, cercava un regista per rifondare il centrocampo e per fare bella figura in Champions League. In cima alla lista c’era lui, il cervello del Liverpool campione d’Europa 2005. Ma alla fine, invece dello spagnolo, a Torino arrivò Christian Poulsen. Il motivo? Tre milioni di euro di differenza tra domanda e offerta.
Xabi Alonso, la Juve e quell’affare saltato
Quasi due decenni dopo, dopo essersi sfidati in campo, le strade tra Xabi Alonso e la Juve si incrociano di nuovo in una nuova veste: da allenatore. Lo spagnolo guiderà il suo Real Madrid (qui curiosità e segreti) contro i bianconeri agli ottavi di finale del Mondiale per Club. Un confronto dal sapore amarcord, soprattutto se si torna a quell’estate in cui tutto sembrava apparecchiato per un matrimonio mai consumato. “Benitez aveva deciso di vendermi e sostituirmi con Gareth Barry”, ha raccontato lo stesso Alonso anni dopo al Guardian. “Io gli dissi: ‘Ok Rafa, accetto la tua decisione’. Sono stato molto vicino all’Arsenal e alla Juventus, ma il Liverpool chiedeva 20 milioni di euro ed entrambe non volevano andare oltre i 17. Ecco perché non me ne sono andato”. Poi qualche anno dopo ha aggiunto a Mediaset Premium: “Ranieri non mi volle alla Juve, ma il passato è passato”.
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— Real Madrid C.F. (@realmadrid) June 29, 2025
Il campo ha presto smentito quella scelta, ma anche i migliori possono sbagliare: lo spagnolo è diventato uno dei migliori registi al mondo, protagonista con il Real Madrid, Bayern Monaco e con la Spagna del ciclo irripetibile tra 2008 e 2012. Il danese, invece, resterà una meteora a Torino.
Xabi Alonso come simbolo del vecchio mercato
Ora, nel 2025, i ruoli si sono ribaltati. Xabi Alonso è uno degli allenatori più promettenti d’Europa, artefice di un capolavoro con il Bayer Leverkusen nel 2023/2024 e scelto dal Real per raccogliere l’eredità di Ancelotti. La Juventus per la prima volta lo sfiderà come tecnico avversario. Ma a far sorridere nel suo mancato trasferimento in bianconero è la cifra della trattativa: venti milioni di euro ritenuti eccessivi. Una somma che oggi ti permette a malapena di acquistare un giocatore di media fascia, figuriamoci per un futuro campione d’Europa e del Mondo. Quella cifra, all’epoca ritenuta troppo onerosa, diventa oggi simbolo di quanto sia cambiato il mercato. E di quanto, a volte, il risparmio possa costare caro. Juventus–Real Madrid, quindi, sarà anche questo: la sfida tra ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere. Con Xabi Alonso pronto a chiudere un cerchio, contro quella Juve che lo aveva sfiorato. E forse anche rimpianto.
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