Il calcio dei grandi
Vlahovic, troppo “umorale” per la Juve: la soluzione ideale per colmare le lacune
Il matrimonio tra il serbo e i bianconeri è ormai finito, ma dove può rilanciarsi? Le migliori ipotesti

“L’importante non è quello che trovi alla fine della corsa ma quello che provi mentre corri“, ci ha insegnato il professor Martinelli in Notte prima degli esami. Ora i test sono finiti, ma Vlahovic cosa ha provato nei suoi anni alla Juve? Sentimenti contrastanti: dalla gioia all’esordio con Champions League contro il Villarreal a una serie di brutte facce figlie di un momento negativo. In bianconero non sono mancati i gol (58 in 145 presenze) ma sono crollate le ambizioni e la sicurezza di avere in rosa un top player.

Vlahovic Fantacalcio
Vlahovic troppo “umorale”: un limite non da top player
I giocatori indispensabili sono quelli che incidono sempre a prescindere dal contesto, quelli con il sangue freddo che non sentono la pressione o che giocano alla Playstation prima della finale del Mondiale. Vlahovic non ha dimostrato di appartenere a questa categoria, nonostante qualche anno fa abbia avuto la personalità di sentirsi al livello di Haaland. Dichiarazioni che sono state un boomerang.
Il serbo non ha avuto costanza e ha alternato prestazioni ottime come contro il Lipsia nella scorsa League Phase di Champions ad altre poco piacevoli come contro il Cagliari o il Parma. I suoi gol sbagliati a porta vuota sono diventati un meme sui social e non ha avuto la forza di farseli scivolare addosso. In campo è sceso sempre con la volontà di dover dimostrare qualcosa, mai con la mente libera e si è visto anche in alcune reazioni con i compagni. E un esempio sono i rimproveri a Yildiz contro il Manchester City al Mondiale per Club. In stagione l’arrivo di Kolo Muani invece di stimolarlo, lo ha messo ko. E ancora non si è rialzato.
Vlahovic, dove può rialzarsi?
L’umiltà di fare un passo indietro spesso è la vera forza in una coppia. E al momento Vlahovic e la Juve sono testa contro testa. I bianconeri vogliono salutarlo e sono disposti a proporre anche la risoluzione del contratto, l’attaccante non è intenzionato a fare le cose in fretta. La Vecchia Signora gli ha dato tanti segnali e l’acquisto di David va in questa direzione. Dusan ha i colpi per fare bene, ma a Torino ora l’esigenza di tornare a vincere calpesta la pazienza.
L'ex bianconero dà un consiglio al suo connazionale 🇷🇸🎙
Come giudicate il percorso di Vlahovic alla Juventus? 🤔#Vlahovic #Juventus #DAZN pic.twitter.com/E3u8EWs0Tj— DAZN Italia (@DAZN_IT) July 13, 2025
E allora dove potrebbe volare il serbo? C’è un grande nodo: lo stipendio, al momento di 12 milioni di euro notti. Troppo alto per tutti. L’Atalanta riceverà presto 70 milioni dalla cessione di Retegui e a Juric potrebbe far comodo una punta come Vlahovic, che troverebbe a Bergamo l’ambiente ideale per rialzarsi senza pressioni. Altrimenti c’è la pista estera, ma l’interesse del Manchester United potrebbe diventare il tritacarne definitivo, visto che tutti i giocatori che passano dai Red Devils si trovano risucchiati nel caos. E allora il numero nove o Devet come piace chiamarlo a lui, deve scegliere bene.
Un’altra strada è l’Arabia, ma potrebbe metterlo fuori dal calcio che conta. Dusan vuole sentirsi protetto e al centro del progetto, quindi la destinazione perfetta sarebbe una squadra pronta a garantirgli il posto da titolare, senza troppo concorrenza e senza molte esigenze. Forse troppe richieste per chi si sente un top, ma al momento la sua situazione è questa. “A Vlahovic consiglierei di cambiare aria, non è facile lasciare la Juve ma bisogna rimettersi in gioco” – ha detto Kovacevic a La Gazzetta dello Sport. E forse conviene ascoltarlo, mettere da parte il rancore e scegliere l’umiltà, per ritrovare il sorriso che ormai manca da tempo.
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