Il calcio dei grandi
La Premier League pazza per gli spagnoli: la Top 10 dei più costosi lo conferma

Calciatori spagnoli più costosi: c’è tanta Premier League
Oltre ad essere un esperimento interessante, disegnare la Top 10 dei calciatori spagnoli più costosi ci permette di analizzare una particolare tendenza da parte della Premier League. Quello che da tutti viene considerato il calcio più intrattenente e competitivo del momento, vede nel talento iberico un’attrazione magnetica.

Martin Zubimendi (screen)
La Top 10 si colora di… bianco e rosso
La Spagna e l’Inghilterra: un’asse di mercato incandescente, che ha prodotto tanti movimenti interessanti, in particolare verso il Regno Unito. Futuri Palloni d’Oro, fuoriclasse assoluti, ma anche giovani da formare e con il cartellino da capogiro ancora da giustificare.
Fernando Torres (dal Liverpool al Chelsea per 58,5 mln)
Opinabilmente il miglior attaccante su piazza in quella particolare finestra temporale, “El Niño” si era fatto grande a Liverpool, vivendo un triennio in cui era sostanzialmente immarcabile e implacabile sotto porta. L’investimento pesante dei “blues” non produce un sodalizio soddisfacente nei contenuti come il precedente, ma è parzialmente ripagato con la stoccata che affonda definitivamente il Barcellona nella semifinale di Champions League 2012. Iconica punta di diamante della Spagna campione d’Europa e del Mondo, chiuderà la parentesi al Chelsea non andando mai in doppia cifra in Premier League, e collezionando 172 presenze totali con 45 centri. Segno di una vistosa e impronosticabile flessione, che però non ha minimamente intaccato il suo impatto culturale nel calcio.
Diego Costa (dal Chelsea all’Atletico Madrid per 60 mln)
Una delle due eccezioni di questa lista, visto che il brasiliano naturalizzato spagnolo farà il percorso inverso. Nel picco massimo della sua carriera, l’attaccante fa ritorno all’Atletico Madrid, dove aveva trovato la stagione più prolifica con 36 gol. Poca continuità, qualche acciacco di troppo ma una ciliegina sulla torta come la Liga 20/21 messa in bacheca.
Nico Gonzalez (dallo Sporting al Manchester City per 60 mln)
Dalla Cantera del Barcellona all’apprendistato con Guardiola. Nel cuore di Nico Gonzalez pulsa puro “Barcellonismo” e nella breve finestra allo Sporting, quel talento mostrato a sprazzi in “blaugrana” ha cominciato a prendere forma. Regia, visione, letture: caratteristiche che per “Pep” saranno preziosissime. I primi sei mesi di assestamento al City lo hanno proiettato in una dimensione diversa, dove si esige tanta continuità. Ora, starà a lui dare un significato a quei 60 milioni spesi nel gennaio scorso.
Dean Huijsen (dal Bournemouth al Real Madrid per 62,5 mln)
Seconda new entry per il 2025, che ha scosso e non poco questa classifica. E’ anche il più giovane della lista, dall’alto dei suoi 20 anni appena compiuti. Nato in Olanda, con passaporto spagnolo e cresciuto calcisticamente in Italia, nel vivaio della Juventus: un curioso melting pot di stili che produce un difensore centrale che sa essere arcigno ed elegante, maestoso ma anche pratico. Esploso con una forza detonante al Bournemouth, è pronto a prendersi un posto nella “Casablanca” con carisma da vendere.
Aymeric Laporte (dall’Athletic Bilbao al Manchester City per 65 mln)
Una vita da cuore basco, poi il City di Guardiola a portarlo in una dimensione totalmente diversa. Il classe 1994 è stato per qualche mese il secondo spagnolo più costoso di sempre, grazie al movimento nel gennaio 2018 dal rosso vivo del Bilbao alla parte “sky blue” di Manchester. La prima stagione e mezzo è straordinaria: conferma il temperamento, è roccioso e cerca molto il contatto fisico vincendo spesso gli uno contro uno. Ma il periodo da leader difensivo non dura quanto sperato: gradualmente, perde gerarchie a favore di Ruben Dias e Stones, mettendo comunque in bacheca il triplete del 2023 prima di farsi attrarre dall’Arabia.
Marc Cucurella (dal Brighton al Chelsea per 65,3 mln)
Mossa all’epoca percepita come l’ennesima spesa folle per un giocatore che aveva over performato in una singola stagione. E in effetti, il primo impatto di Cucurella all’ombra dello Stamford Bridge dà diritto di cittadinanza a questa lettura. La svolta per lui ha un nome e cognome: Luis de la Fuente, che ad Euro 2024 lo piazza sulla corsia di sinistra e lo fa laureare campione da titolare per tutto il torneo. Dalle mani sapienti del Ct della “Furia roja”, avviene il passaggio di consegne con Maresca, che gli dà anche qualche licenza offensiva. Il gioco è fatto: il classe 1998 è un terzino affidabile e con tante giocate risolutive nelle gambe (7 gol nella scorsa stagione).
Alvaro Morata (dal Real Madrid al Chelsea per 66 mln)
Vinta la seconda Champions League rimanendo un po’ nell’ombra, Morata tenta nuovamente un’esperienza all’estero. Ai “blues” però, non trova i colpi che avevano contraddistinto la parentesi alla Juventus. Due stagioni, 72 presenze e 24 gol in tutte le competizioni, con l’unica gioia dell’Europa League con Sarri ad attenuare i toni di quello che a tutti gli effetti rischiava di trasformarsi in un flop di mercato abbastanza fragoroso.
Rodri (dall’Atletico Madrid al Manchester City per 70 mln)
Un regista geniale, creativo, destinato a reinventare l’interpretazione del ruolo. Il cambio radicale di prospettive, dal “cholismo” a Guardiola, gli dona uno status da migliore al mondo, oltre a creare uno dei sodalizi tecnici più iconici nell’ultimo decennio. Perno nel nuovo City di Pep, pallone d’oro in carica nonché campione d’Europa con la Spagna e del Mondo con i “citizens”. Una cifra, quella di 70 milioni, che con il senno di poi è ampiamente giustificata.
Zubimendi (dalla Real Sociedad all’Arsenal per 70 mln)
Terzo e ultimo “nuovo arrivato” nell’anno solare 2025. Arteta rinforza la mediana con l’intelligenza e la solidità di un centrocampista tuttofare. Martin Zubimendi è dinamismo, ma anche cifra tecnica e per questo può dare ulteriore profondità ad un reparto in cui farà coppia con un fenomeno come Declan Rice. Si conclude dopo 286 presenze la permanenza di un figliol prodigo alla Real Sociedad, una bandiera moderna nata a San Sebastian e ora alla ricerca di una caratura internazionale.
Kepa (dall’Athletic Bilbao al Chelsea per 80 mln)
Il principe di questa graduatoria, nonché uno degli investimenti più controversi nella storia. Il talento, i riflessi e la presenza tra i pali si notavano, ma gli 80 milioni spesi hanno messo infinita pressione sull’allora 24enne. Al Chelsea parte male e finisce peggio, mentre troverà più continuità paradossalmente da secondo al Real Madrid e da titolare al Bournemouth.
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