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Squid Game Juve, chi sopravvivrà? Tudor, strategia Comolli, caso Weah e Vlahovic nervoso
La Juve ha vissuto la sfida contro il Manchester City come un gioco di sopravvivenza di Squid Game: Comolli deve mettere ordine

Quando ti affezioni a qualcosa diventa sempre complicato immaginare la fine. Squid Game è entrato nella testa di tutti tra scene memorabili e musichette particolari. Un lavoro di marketing che l’ha portata in tutte le case. Ora sono arrivati i titoli di coda. Tranquilli, niente spoiler. Ma come Seong Gi-hun, anche la Juve sta immersa in molti problemi. Sta cercando di sopravvivere, ma senza dimenticare gli altri. Un altruismo che regna nel caos e in piccoli periodi di felicità. Comolli è il giocatore 456 e gli spetta il compito di provare a mettere ordine, cercando di sabotare la linea di pensiero che ha portato i bianconeri in un limbo da cui ancora non riesce ad uscire.

Comolli Juve
Tudor e la strategia Comolli: la ricerca della fiducia
La partita contro il Manchester City è stata una prova di sopravvivenza, ma in pochi ne sono usciti vivi. Guardiola ha messo in evidenza tutti i problemi della Juve, dimenticati per qualche giorno dopo le ottime prestazioni con l’Al Ain e il Wydad. Tudor contro le big non può permettersi il turnover. La Vecchia Signora non ha una rosa lunga come negli anni d’oro e la differenza tra i titolari e il resto è notevole. Non sarebbe cambiato molto con i migliori calciatori dal primo, ma la squadra ha bisogno di una comunicazione chiara. “Daremo importanza al Mondiale per Club e proveremo ad andare fino in fondo“, questa è stata la linea comune prima di partire per l’America.
Contro la squadra di Pep invece il messaggio lanciato è stato arrendevole ancora prima di scendere in campo. Poco coraggio e molta confusione e tutti i gol nati da un caos generale ed errori individuali. Tudor, dopo la fiducia della società, ha bisogno di prendersela anche da tutta la squadra. E al momento sembra ci siano giocatori sicuri di mettere in campo le sue richieste e altri invece che non le comprendono. Risultato? Una squadra lunga e spezzata appena di fronte ha trovato la prima big. Lo spogliatoio è della sua parte, lo ha ribadito Locatelli. Ma il nervosismo legato al mercato sta mettendo un po’ a rischio la tranquillità e serenità che si è respirata nelle prime settimane.

Igor Tudor
Juve, il caso Weah-Mbangula
“Non ci sarà una rivoluzione, ma inseriremo qualche innesto per tornare a competere“ – ha detto Comolli nel giorno della sua presentazione alla Juve. La strategia del direttore generale è chiara: tre o quattro acquisti da inserire nella rosa e lottare per la Serie A. I bianconeri hanno bisogno di crederci, ma per farlo devono ritornare a pensare da big, come sotto la gestione Agnelli. Al momento però la preoccupazioni più importanti sono il futuro di Conceicao e Kolo Muani. L’ala portoghese e la punta francese hanno dimostrato il loro valore e senza di loro in campo si nota la differenza. Per cercare di convincere il Porto e il Psg, la Vecchia Signora sta cercando di mettere da parte un gruzzoletto con Weah e Mbangula. Entrambi non sono stati convocati per la partita contro il Manchester City, visto l’interesse del Nottingham Forest. Ma a rendere il tutto più complicato è la volontà dei giocatori, soprattutto l’americano, che prima ha postato una story un po’ polemica e poi ha rifiutato la destinazione inglese (con il suo agente che ha attaccato la Juve). E sembra un’altra prova alla Squid Game, dove alla fine solo alcuni resteranno vivi.

Vlahovic Fantacalcio
Il nervosismo di Vlahovic
Intanto il nervosismo emerge anche in campo, con Vlahovic che ha rimproverato diverse volte Yildiz, uno dei pochi a salvarsi. Un comportamento che non è piaciuto neanche a Ravanelli: “Non è carino vedere un giocatore rimproverare un suo compagno. Forse ha un po’ troppo ego. Credo che quando giochi con dei giocatori fortissimi tu ti debba servire di loro per fare grandi prestazioni. Yildiz è un valore aggiunto e averlo in squadra con te è qualcosa di incredibile. Vlahovic ha fatto un bel gol ma la prestazione è stata insufficiente. Lo vedo sempre nervoso”. E al momento la Juve ha bisogno di serenità. Dusan anche dovrà fare una scelta. Il serbo in bianconero non sembra più avere fiducia. E allora forse è meglio separarsi senza fare guerre e cercare di non finire nel “tritacarne” dello Squid Game.
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