Il calcio dei grandi
Sorteggi Champions League, dal ritorno di De Bruyne a Manchester a Pogba-Juve: 5 partite da cerchiare sul calendario

Sorteggi Champions League, quante gare da segnare sul calendario
Comincia ufficialmente il conto alla rovescia verso il 30 maggio, giorno designato per la finale di Champions League 25/26. E oltre al cambiamento nell’orario in cui si disputerà l’atto conclusivo a Budapest (alle ore 18:00), è stato un giorno importante per conoscere i calendari delle 32 squadre impegnate nella competizione. Un sorteggio che ha regalato tanti momenti da “Amarcord”, oltre a qualche match molto interessante, per il quale vale la pena prendere un pennarello e segnare in rosso la data sul calendario.
Champions League, 5 partite da mettere nel mirino
De Bruyne torna dove ha fatto la storia
Poco più di 3 mesi dopo, il futuro di Kevin De Bruyne torna a colorarsi di “Sky Blue”. Il 20 maggio 2025 ha indossato la fascia e la maglia del Mancester City per l’ultima volta, ma i sorteggi di Champions League gli hanno regalato subito il “ritorno del figliol prodigo”. Una passerella che gli permetterà di calpestare nuovamente il prato dell’Etihad, nel quale ha scritto pagine indelebili di storia. Il Napoli ha quindi immediatamente un duello da “Amarcord” con cui fare i conti.
Pogba-Juventus, così lontani così vicini
I bianconeri evitano una doppia testa di serie proibitiva, pescando il Borussia Dortmund in prima fascia. Eppure, il fato si diverte a tessere trame di un fascino quasi mortale: Pogba-Juventus è una storia destinata ad arricchirsi presto di un altro capitolo. I ragazzi di Tudor verranno ospitati nel Principato di Monaco, dove il francese sta cercando di rigenerare una carriera che ha dovuto assorbire tanti colpi bassi nell’ultimo periodo, specialmente dopo il tentativo di remake sciagurato andato in scena tra i cancelli di Vinovo.
Dembele-Barcellona, il “bad boy” torna al Camp Nou
Non sarà la prima volta da avversario, ma il ritorno al Camp Nou di Ousmane Dembélé segna un punto di non ritorno. Qualche malizioso l’ha già rinominata la “finale mancata” della scorsa edizione. Il campo brillerà di luce riflessa, ricolmo di talento accecante e di duelli destinati ad infiammare il prato del nuovo tempio del Barcellona. Tra questi, quello che vedrà l’ex “enfant prodige” del Barca, contro l’attuale erede diretto di Lionel Messi. Yamal-Dembélé, duello tra numeri 10 con una personalità a tratti divisiva: il francese è stato dannatamente limitato dalle sue abitudini caratteriali in Spagna, mentre Lamine è stato ultimamente al centro di qualche critica per le sue dichiarazioni nel quale traspare il suo debordante carisma. Scintille assicurate, oltre a giocate da far togliere il fiato.
Simeone contro l’Inter: la saga continua
Un’altra volta sulla strada dei nerazzurri, ancora più determinato a fare lo sgambetto al suo passato. L’Atletico Madrid ospiterà l’Inter al Wanda Metropolitano, a più di un anno e mezzo da quel 13 marzo 2024. Quella sera, i rigori furono fatali ai ragazzi di Inzaghi, con un’uscita mesta agli ottavi di finale che diventerà motivazione in più per alimentare il fuoco della squadra di Chivu. In linea generale invece, sarà il quarto episodio di questa interessante saga, e si prospetta ancor più esplosivo.
Real Madrid-Kairat Almaty: Davide contro Golia?
Siamo di fronte ad un gigante contro una formica: è lo scontro tra la prima nel ranking Uefa contro il fanalino di coda nel ranking tra le squadre che parteciperanno alla prossima Champions League. 147 posizioni separano il Kairat dai “blancos”, il club più titolato al mondo. Per dare ulteriore profondità ad un confronto a dir poco impari, il valore totale dell’Almaty (circa 13 milioni) equivale all’1% del valore attuale del Real (circa 1,4 miliardi). Lo stesso rapporto lo troviamo tra il giocatore più prezioso dei kazaki (Satpaev, classe 2008 valutato 1,8 mln) e delle “Merengues” (Mbappé e Bellingham, che valgono 180 milioni).
E’ una dinamica che sembra non lasciare alcuna chance al club kazako, eppure il recente passato apre uno spiraglio di speranza. Il 28 settembre 2021 infatti, il “miedo escenico” del Bernabeu ha ottenuto l’effetto contrario, devitalizzando un Real che uscì sconfitto per 1-2 contro lo Sheriff Tiraspol, una delle cenerentole di quella edizione della Champions. Un racconto che può restituire forza al sogno di un club piccolo, ma con ambizioni che possono diventare molto grandi, come ottenere lo scalpo dei primi al mondo.
Luca Ottaviano
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