Il calcio dei grandi
Sogliano, l’oro di Verona: il genio silenzioso che costruisce futuro. “Bella-Kotchap da Inter”
Dal fiuto per i talenti sconosciuti alla capacità di rigenerare la rosa ogni anno, Sogliano ha trasformato l’Hellas in un modello di sostenibilità e intuizione calcistica
C’è un film che a Verona sembra proiettarsi ogni stagione, ma con attori sempre nuovi: è la storia dell’Hellas di Sean Sogliano, un club che sfida la logica dei bilanci e delle grandi potenze del calcio italiano. Come un moderno Billy Beane — il protagonista di Moneyball — il direttore sportivo gialloblù ha fatto dell’intuizione, dell’analisi e del coraggio le sue armi più potenti. Ogni anno cambia il cast, ma la trama resta la stessa: scoprire talenti sconosciuti, farli brillare e riscrivere la favola dell’Hellas.
Sette anni consecutivi in Serie A non sono un caso, ma il frutto di un metodo. Verona vive del lavoro silenzioso di una dirigenza che sa guardare lontano, di un DS che rifiuta l’improvvisazione e preferisce la visione diretta ai report patinati. Lì dove molti vedono rischio, Sogliano vede opportunità. E anche in questa stagione la firma del suo genio si riconosce nitidamente.
Un mercato intelligente: plusvalenze e nuove scommesse
L’ennesima sessione di mercato ha confermato la capacità di Sogliano di tenere in equilibrio presente e futuro. Dopo le cessioni di Tchatchoua al Wolverhampton per 12 milioni, di Coppola al Brighton per 11 e il prestito di Ghilardi alla Roma per 2,5 milioni, il Verona non ha perso la propria identità. Anzi, l’ha rafforzata. Il DS ha convinto Orban ad accettare il progetto scaligero — un profilo che solo un anno fa era nei taccuini delle big — e ha portato in Italia due 2003 di grande prospettiva: Giovane, pescato dal Corinthians, e Belghali, strappato al Malines in Belgio. Ma la vera impresa è stata rimettere in pista Bella-Kotchap, talento tedesco reduce da un periodo difficile. Contro l’Inter, il centrale ha annullato Lautaro Martinez con una prestazione di livello internazionale.
🟡🔵 Ha venduto per tanti milioni di euro #Ghilardi alla @OfficialASRoma e #Coppola al @OfficialBHAFC. Poi ha girato l’Europa, il Mondo e anche la D per prendere giocatori a poco prezzo con potenzialità importanti. Missione riuscita, come sempre. Ma di Sean #Sogliano se ne parla… pic.twitter.com/ZxHEqzVe55
— Luca Cilli (@Luca_Cilli) September 20, 2025
Lo stesso allenatore Zanetti ha speso parole di grande elogio: “Belghali e Bella-Kotchap? Due ragazzi importanti. Bella-Kotchap ha potenzialità da top club, può giocare anche nell’Inter. Ha fatto parte della Germania al Mondiale del 2022, poi è stato sfortunato con qualche infortunio. Belghali, invece, è preciso in difesa e una spina nel fianco quando attacca”.
Dentro le “Soglianate”: la rete invisibile dello scouting
Le “Soglianate” non nascono per caso. Dietro ogni acquisto c’è un lavoro di scouting capillare e scientifico, coordinato insieme al fidato braccio destro Vincenzo Bevo. L’Hellas Verona dispone oggi di una rete di osservatori presenti costantemente sui campi di mezza Europa e Sud America, con un’attenzione particolare ai campionati emergenti. Sogliano non si accontenta di video o relazioni sintetiche: preferisce la visione diretta, anche a costo di ore di viaggio e trasferte faticose.
È così che ha scovato talenti come Noslin e Tchatchoua dal Belgio, oppure Giovane dal Brasile. Negli ultimi mesi, l’occhio del Verona si è spostato anche verso Nord: Norvegia, Danimarca, Polonia e Repubblica Ceca sono le nuove miniere dove il DS e il suo team cercano diamanti grezzi. Questo approccio, fatto di metodo e passione, permette al club di mantenere un profilo sostenibile senza rinunciare alla competitività. Verona non rincorre i nomi, li crea.
Giovane for Verona 1-1 vs @Inter pic.twitter.com/j32RJBSzji
— Don Summer (@donsummerone) November 2, 2025
Un vivaio che cresce: l’altro tesoro gialloblù
Il lavoro di Sogliano si intreccia perfettamente con quello del responsabile del settore giovanile, Massimo Margiotta. Negli ultimi anni il vivaio gialloblù è diventato una risorsa concreta, capace di alimentare la prima squadra e generare valore. L’esempio più recente è Alphadjo Cissè, classe 2006, attualmente in prestito al Catanzaro: 5 gol in 10 presenze in Serie B, numeri da predestinato. Verona crede nei giovani, li accompagna, li forma e poi li lancia. È una filosofia chiara, condivisa, che unisce la dirigenza, lo staff tecnico e il territorio.
Sette anni di Serie A consecutivi non sono solo un traguardo, ma una dichiarazione d’intenti: Verona è una bottega del talento, un laboratorio calcistico dove le idee contano più dei budget. E finché ci sarà Sogliano a orchestrare questo equilibrio perfetto tra scouting, mercato e crescita interna, il film potrà cambiare attori — ma non il suo lieto fine.
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