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Il calcio dei grandi

Serie A, i terzini costano sempre di più: tante sorprese in Top 10

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Wesley

Serie A, investimenti pesanti sugli esterni

Una nuova tendenza confermata anche da questa sessione di calciomercato: la Serie A è sempre più propensa ad investire pesantemente sugli esterni. Diamo uno sguardo alla Top 10 dei giocatori di fascia più costosi, che ha subìto ultimamente qualche scossone significativo.

La Top 10 dei laterali più costosi nella storia della Serie A

10. Luis Enrique (23 mln)

Subito una new entry: per dare respiro ad un Dimarco che ha accusato nella scorsa stagione i ritmi di un’annata logorante, arriva il brasiliano. Una cifra che spodesta Theo Hernandez nell’ultimo tassello di questa speciale graduatoria, alimentando un derby a distanza fatto anche di colpi di mercato. Jolly offensivo, l’ex Marsiglia può essere dirottato anche verso la trequarti, dando un’altra variabile a Chivu.

9. Andrea Conti (24 mln)

Arrivato nel mercato frenetico e ricco di colpi ad effetto, nell’estate 2017, l’ex Atalanta era nei pensieri della dirigenza del Milan il nuovo proprietario della fascia destra. Infortuni a raffica e una condizione atletica che non è mai più tornata quella straripante dell’annata con Gasperini, condannano Conti ad un futuro lontano dal rossonero e con pochi sussulti.

8. Wesley (25 mln)

La seconda novità assoluta di questa classifica. Sulla corsia, per Gasperini e il suo nuovo ciclo alla Roma, arriva quel treno che con il Flamengo arrivava sempre al capolinea in orario. Frequenza di passo e propensione offensiva per alimentare la proposta di gioco della nuova versione dei giallorossi.

7. Juan Cuadrado (25 mln)

In un mercato diverso, per una Juventus abituata ad altre ambizioni, il colombiano arriva come innesto per continuare ad alimentare la corsa verso la competitività in Europa. Parteciperà anche alla finale di Champions League 2017, nella quale entra nella storia ma dalla parte sbagliata (prendendo un cartellino rosso su simulazione di Sergio Ramos). Per lui 314 presenze in bianconero e un ruolo da tassello chiave nel dominio in Italia, prima di trasferirsi all’Inter in un infelice ultimo colpo di teatro di una carriera comunque notevole.

6. Robin Gosens (27,4 mln)

Arrivato all’Inter dopo gli exploit detonanti con l’Atalanta, all’ombra di San Siro comincia a vacillare la sua tenuta fisica e atletica. Tra prestazioni non esaltanti e continui stop forzati, il tedesco conclude la sua parentesi in nerazzurro dopo due stagioni, tornato in Germania per riguadagnare status e minutaggio.

5. Alex Sandro (28 mln)

Fedelissimo di Allegri, il brasiliano nelle sue prime due stagioni a Torino. Con il passare del tempo però, perde smalto e consistenza nel ruolo di terzino di spinta, adattandosi maggiormente alla fase di copertura. Il tecnico livornese ci rinuncia malvolentieri, tanto da giocarsi anche una fiche come il cambio di ruolo: da centrale difensivo però, l’ex Porto presta il fianco e mostra i suoi limiti in fase di copertura. Ha però il merito di aver vissuto tutto il percorso di crescita della Juventus post finale di Monaco (2015), vestendo la maglia bianconera in 327 occasioni. 

4. Spinazzola (29 mln)

Operazione in sinergia con la Juventus, che porta a Torino Luca Pellegrini. Nella capitale, l’ex Atalanta dà fondo alle sue energie e al suo passo bruciante specialmente in allungo. Il picco massimo è rappresentato dall’Europeo 2021: bello e dannato, perché ci mostra uno Spinazzola imprendibile fino ai quarti, dove arriva la sliding door di un’intera carriera. Dopo la rottura del tendine d’Achille infatti, il nativo di Foligno non tornerà più quello di prima, perdendo smalto e consistenza nella propensione offensiva.

3. Danilo (37 mln)

In una classifica a forti tinte bianconere, questo è il nome più interessante. Arrivato in un clima di scetticismo generale, parte di uno scambio che porterà Cancelo al City, il brasiliano si ritaglia gradualmente uno spazio sempre più consistente nei cuori dei tifosi. Nella parte finale della parentesi alla Juventus ne diventerà anche leader carismatico, indossando la fascia. Un esempio di grande duttilità, costretto però ad uscire dalla porta sul retro al momento dell’addio e macchiando quindi un rapporto che fino a quel momento era stato idilliaco.

2. Joao Cancelo (40,4 mln)

Incompatibile con la trazione posteriore del pensiero calcistico di Allegri, il portoghese fa scalo alla Juventus prima di approdare al Manchester City, dove si afferma come uno dei massimi interpreti del ruolo. Il rapporto conflittuale con il gioco del tecnico lo frena, mandandolo spesso in confusione nella fase difensiva e non sfruttando a pieno il suo potenziale da regista aggiunto e da “tuttocampista”.

1. Achraf Hakimi (43 mln)

Sulla scia di grandi terzini del passato nerazzurro, la parentesi del marocchino all’Inter è breve ma intensissima nei contenuti. Strapotere, esuberanza a livello atletico e grande propensione all’inserimento in area: in una sola stagione, 7 gol 11 assist per concretizzare l’ultimo passo verso la definitiva consacrazione come uno degli esterni più dominanti del gioco.

Luca Ottaviano

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