Il calcio dei grandi
Roma, ecco El Aynaoui: l’8 nel destino, l’idolo Iniesta e come gestirlo al Fantacalcio

El Aynaoui è il primo colpo del nuovo ciclo giallorosso
Gasperini aveva chiesto alla dirigenza un’accelerazione sul mercato, e la Roma non si è fatta attendere. Perfezionati in meno di 24 ore due colpi molto interessanti: oltre a Evan Ferguson, sbarca nella capitale Neil El Aynaoui. Centrocampista duttile, dotato di grande temperamento e dinamismo, il francese vuole aggredire il campionato italiano affidandosi alle sue caratteristiche migliori: la gamba nella transizione offensive e il carisma da leader silenzioso.

El Aynaoui Roma (screen)
Lo sport nelle vene e quel numero 8 nel destino
Nelle vene del classe 2001 scorre la passione verso lo sport. Cresciuto in una famiglia con una grande tradizione in questo senso, il francese originario di Nancy viene attratto inizialmente dal tennis. Non a caso, suo padre Younes è stato professionista dal 1990, con il proprio picco massimo che coincide con la vittoria contro Leyton Hewitt (allora primo nel ranking Atp) agli Australian Open 2003. Il suo “career high” nella race accarezza la top 10 (14esimo posto il 3 novembre 2003) e in più, il franco-marocchino ha portato a casa 5 titoli in carriera. Insomma, l’estrazione culturale di Neil è sicuramente influenzata dallo sport e dalla competizione. Eppure, la scintilla arriva poco più tardi: con il trasferimento a Barcellona, il classe 2001 si apre una finestra verso il calcio, che comincia ad avere su di lui un’attrazione magnetica.
Questo è dunque l’innesco, il catalizzatore biologico per spingerlo a seguire questa strada, abbandonando quindi la via del tennis. In Catalogna si innamora perdutamente di Andres Iniesta (e come dargli torto), ereditandone quindi il tratto che più lo distingue: quell’iconico 8 che diventerà anche il suo numero di maglia. L’otto però tornerà anche più avanti nella sua carriera, diventando il suo numero del destino: è proprio grazie agli 8 centri nella scorsa stagione di Ligue 1 che El Aynaoui attira su di sé i riflettori della Roma. Un exploit folgorante rispetto alla singola rete realizzata nell’annata 23/24, che concretizza dunque un cambio di passo anche nella presenza offensiva del 24enne. Numeri che alimentano la rincorsa all’Europa del Lens, ma che da soli non bastano ai giallorossi per centrarla.
Il futuro alla Roma: dalla “cura Gasp” al suo ruolo al Fantacalcio
E’ lui il nuovo Ederson
Quando si pensa alla conformazione classica di un centrocampo di Gasperini, si puntano subito i radar su un prototipo in particolare. Ederson è infatti diventato il paradigma di riferimento per indicare quel tutto-campista che con il “Gasp” diventa giocatore totale, capace di abbinare una fase di interdizione forte, muscolare, fisica, ad una transizione offensiva altrettanto dinamica. E in effetti, c’è materiale a supporto di una particolare tesi: l’eredità del brasiliano a Roma può essere raccolta da El Aynaoui.
Guardando alle statistiche, il franco-marocchino ha uno straordinario rapporto tra tiri tentati (19) e gol (8, con il 42% di precisione al tiro); Ederson è reduce invece da una stagione in cui il bersaglio lo ha centrato con meno frequenza (4 gol) e a fronte di una mole di conclusioni molto più massiccia (39, con il 10% di precisione al tiro). L’interno dell’Atalanta però recupera terreno nel confronto sui tackle riusciti (50 contro 42) e pareggia le intercettazioni (33 a testa).
Il tutto però, senza dimenticare la differenza anche nel minutaggio (2888 giri d’orologio per Ederson, 1587 nel caso di El Aynaoui) e nelle presenze (37 per il brasiliano, 25 per il nativo di Nancy). Quasi in fotocopia invece il dato sui passaggi riusciti, con Ederson che si assesta sull’87,5% a fronte di 1931 tentativi totali, mentre El Aynaoui arriva all’88,4%.
Cosa aspettarsi da El Aynaoui al Fantacalcio
Ai blocchi di partenza, per i fantallenatori si potrebbe trattare di un classico bug nelle aste classic. Da centrocampista infatti, occhio all’exploit in stile Ederson e sulla scia degli 8 timbri della scorsa stagione. Interessante anche la scarsa propensione al cartellino giallo, visto che in 3 anni tra Ligue 1 e Ligue 2 ha preso soltanto 9 ammonizioni (con un picco massimo di 4 in una singola annata). Si tratta dunque di un perfetto terzo o quarto slot, da evitare in caso di prezzi superiore al 3/4% del proprio budget, in particolar modo per la concorrenza nel ruolo con Manu Koné e perché si parla pur sempre di un ragazzo alla sua prima esperienza in Serie A.
Ottimo anche per la regolarità a voto e per la variabile calci di rigore: lo scorso anno, 3 degli 8 centri totali sono arrivati da penalty. In casa Roma, il rigorista designato è Dybala, ma la sua tenuta fisica a tratti precaria potrebbe far presentare dal dischetto anche il franco-marocchino.
Luca Ottaviano
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