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Il calcio dei grandi

Richard Rios per il post Calhanoglu? Il futsal, la Winning Mentality e un ruolo moderno

I nerazzurri hanno messo nel mirino il centrocampista colombiano: i pro e i contro per il suo possibile acquisto

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Richard Rios

La tempesta minacciosa della Coralina del Nord non ha interrotto Inter-Fluminense, ma ha fatto tanti danni nello spogliatoio nerazzurro. Come chicchi di grandine le parole di Lautaro Martinez hanno generato un effetto domino che ha portato al caos e il capro espiatorio Calhanoglu, individuato da Marotta, non ha risolto i problemi. Chivu ha chiamato subito tutti a raccolta per riportare tranquillità prima delle vacanze, ma la nuova stagione non è lontana e probabilmente il neo tecnico dovrà iniziarla senza il suo perno a centrocampo. Asllani non ha convinto per sostituire il turco da titolare e le soluzioni sono due: nuovo modulo o un investimento sul mercato. La Lazio per Rovella chiede tanto e l’ultimo nome finito sul taccuino della dirigenza è Richard Rios.

Richard Rios

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Il futsal come scuola e il Palmeiras

Non solo quantità, ma molta tecnica: Richiard Rios sta impressionando al Mondiale per Club grazie alla sua qualità nello stretto e la capacità di uscire palla al piede da situazioni complicate. Una dota che ha costruito da ragazzo, con la sua prima passione. Quale? Il futsal. Quasi una filosofia o uno stile di vita in Sudamerica. Il colombiano ne ha assorbito tutti gli aspetti positivi: palla incollata al piede e velocità di pensiero. Il parquet però lo ha messo subito da parte dopo la chiamata del Flamengo, anche se con i rossoneri non è riuscito a farsi notare. Dopo un giro di prestito il Palmeiras gli ha dato una chance e l’ha colta al volo, vincendo un campionato brasiliano e due Paulista.

Winning mentality, quello che serve all’Inter

Non segna molto, ma Richard Rios in campo risponde sempre presente. È costante e non si addormenta mai, resta vigile e nel vivo del gioco. Una filosofia che insegue anche nella vita. La “Winning mentality” che si è tatuato anche sulle spalle, accompagnata dal volto gigante di un leone ne è un esempio concreto. Passione, serietà e voglia di sorridere e vincere con il pallone tra i piedi: tutti ingredienti che servirebbe all’Inter, dopo le tante delusioni della stagione appena conclusa. Un mediano moderno che abbina corsa e conduzione a quantità: un box to box, ma con la sfera sempre incollata al suo destro. Il colombiano piace anche ad altre big d’Europa e il Palmeiras non lo valuta meno di 30 milioni. Una cifra trattabile e certamente più alla portata rispetto alle richieste per Rovella. Marotta ci sta pensando, ancora l’estate è lunga e bisogna considerare bene tutti i parametri. Rios non è mai uscito dal Sudamerica e non è scontato che possa mantenere alto il suo livello.

Richard Rios come post Calhanoglu?

Negli ultimi anni l’Inter ha saputo risolvere alcuni problemi tattici grazie alle intuizioni di Simone Inzaghi. E Calhanoglu davanti la difesa rientra nelle sue più grandi visioni. Ha trovato subito il sostituto di Brozovic, ha permesso alla società di non spendere milioni sul mercato e ha fatto alzare il livello anche al turco. Ora succederà lo stesso? Chivu al Mondiale per Club ha provato a schierare Asllani come perno del centrocampo a tre, ma ha tempi di gioco più lenti rispetto ai top. E in quel ruolo delicato, i nerazzurri non possono permettersi di sbagliare. La soluzione più semplice è il passaggio al 3-4-2-1 con un uomo in più sulla trequarti, come Sucic. Ma la mediana andrebbe poi rimpolpata e Richard Rios potrebbe essere l’uomo ideale. Il colombiano è perfetto per accoppiarsi al centro del campo, mentre fa un po’ più fatica a dettare i ritmi del gioco da perno di un reparto a tre. È diverso da Calhanoglu e qualora l’Inter volesse puntarci non dovrà mettergli una maschera. 

 

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