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Il calcio dei grandi

Pisa, il mercato entra nel vivo: Gilardino mette il mirino su due campioni d’Italia…

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Gilardino Pisa

Pisa: il calciomercato deve decollare, e Gilardino anticipa…

Presentarsi ai blocchi di partenza come neo-promossa è abbastanza complicato, specialmente per una piazza che ha centrato la Serie A soltanto 6 volte nella sua storia e l’ultima volta risale a 34 anni fa. Il Pisa sta vivendo tutto questo con un’ulteriore peso a gravare sulla propria schiena: un cambio di guida tecnica che inizialmente nessuno aveva visto arrivare, con l’avvicendamento di due campioni del mondo (nonché d’Europa con la maglia del Milan). Gilardino eredita il testimone da Inzaghi, ma il gruppo squadra dovrà essere plasmato in base alle esigenze del nuovo allenatore e di un’ecosistema totalmente diverso rispetto alla Serie B. Diamo un’occhiata al lavoro svolto finora e a cosa potrà portare il mercato da qui all’inizio della prossima stagione.

Alberto Gilardino

Alberto Gilardino Pisa (screen)

Cosa manca per puntare ad una salvezza tranquilla

Tanti reparti da arricchire

All’ombra della Cetilar Arena, c’è ancora il cartello “lavori in corso”. Il Pisa sta cercando di far decollare il proprio mercato, dopo i primi scossoni che hanno portato ad un avvicendamento in panchina. Alberto Gilardino porta con sé un modo di interpretare il calcio fatto di proposta offensiva alternata ad un blocco basso intelligente e mai esasperato. Per questo, l’ex Genoa dovrà essere aiutato da innesti capaci di sopperire agli addii di Bonfanti (leader difensivo di ritorno all’Atalanta dopo il prestito della scorsa stagione), Abildgaard Morutan. Per il momento, i toscani hanno impostato la propria rotta verso Frosinone, facendo spesa dai ciociari e sborsando circa 5 milioni per Lusuardi Vural. Nel caso del brasiliano, parliamo di un classe 2004 che ha già assaggiato la Serie A con 4 presenze nella stagione 23/24. Per il turco classe 2006 si tratterà invece del primo apprendistato nel massimo campionato.

Zerbin-Simeone: operazioni fattibili?

Adesso però, il mirino sembra essersi spostato sui…campioni d’Italia. Su stessa ammissione del tecnico, il club avrebbe dirottato i suoi interessi concretamente su Zerbin Simeone. Entrambi in uscita dal Napoli, ed entrambi bi-campioni d’Italia nel periodo Conte e Spalletti, ma con un futuro quasi certamente lontano da Castel Volturno. Il classe 1999 è reduce inoltre da un’ultima parte della scorsa stagione in prestito al Venezia, dove ha alzato minutaggio e consistenza negli ultimi metri di campo. 18 le presenze accumulate, con 1 gol 2 assist a referto per un totale di 5 punti dei 29 totali dei lagunari su cui è impresso a fuoco il suo marchio.

Il figlio del “Cholo” invece ha perso molto terreno nelle gerarchie, trovando soltanto 571 minuti spalmati su 33 apparizioni (una media di 17 minuti per partita giocata). In più, l’arrivo di Lucca devitalizza definitivamente le sue speranze di lottare per un posto in un attacco molto trafficato e con tante soluzioni. A Pisa ritroverebbe un contesto capace di esaltarlo e di presentarlo come fine ultimo del proprio gioco, ma dovrebbe naturalmente ridimensionare le ambizioni sportive (dalla lotta scudetto a quella per non retrocedere).

Pisa: le altre zone di campo da sistemare

Al Genoa, la sua avventura più consistente nella forma e nella sostanza (salvezza comoda con vista sulla parte sinistra della classifica), Gilardino ha dimostrato una forte propensione all’uso della difesa a tre, con qualche variazione sul tema a centrocampo e in avanti. L’uscita di Morutan potrebbe rendere necessario l’arrivo di un altro trequartista capace di dividersi compiti e spazi con l’altro fantasista, Matteo Tramoni. A centrocampo serve invece un profilo capace di spingere la transizione offensiva e dotato di una buona cabina di regia. In grado quindi di condividere il reparto con Piccinini (interno con propensione offensiva ma non adatto a far partire la prima costruzione), il nuovo arrivato Vural e Marin (mediano muscolare e intelligente).

C’è tanto lavoro da fare, soprattutto c’è da combattere con una clessidra che riduce gradualmente lo spazio di manovra. Con la consapevolezza però che il mantenimento della categoria passa proprio dai movimenti di questa rovente estate di mercato.

Luca Ottaviano

 

 

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