Il calcio dei grandi
Palestra infiamma la fascia destra del Cagliari: rimpianto Atalanta o il prestito era la scelta giusta?

Marco Palestra, la consacrazione arriva a Cagliari?
In casa Atalanta, il mercato è stato molto intenso, in particolare per il traffico sulle corsie: le porte girevoli hanno portato volti nuovi come Ahanor o Zalewski, ma hanno anche allontanato momentaneamente dall’orbita talenti importanti come Marco Palestra. Sprint, capacità atletica fuori scala, qualità nelle scelte offensive: il classe 2005 ha portato il suo bagaglio tecnico a Cagliari. dove sta trovando un impatto devastante.
La fascia destra è in buone mani
Partenza a razzo
L’addio di Zortea andava riequilibrato con un nome che garantisse propensione offensiva e un’opzione aggiuntiva negli ultimi metri di campo. La risposta in sede di mercato è stata affidata ad un ragazzo del 2005: indole da bravo ragazzo, profilo basso e umiltà come tratti distintivi. Eppure, nel rettangolo verde non fa prigionieri. A prescindere dall’avversario di fascia, l’originario di Buccinasco non sfigura mai: contiene e limita Di Lorenzo nella prima uscita stagionale contro il Napoli; cancella dal film della partita Valeri nel successo interno contro il Parma; infine, fa impazzire Gallo nel blitz di ieri sera a Lecce.
Tre partite diverse per interpretazione, ma accomunate da un filo conduttore: la testa gira con la stessa intensità delle gambe, e questo lo aiuta ad essere costantemente un fattore. Al “Via del Mare” ha confezionato il primo assist in Serie A ed è un dato accompagnato da una serie di statistiche molto interessanti.
L’ingresso determinante nel sistema Cagliari
La chiave per leggere il suo stile di gioco risiede nell’abbinare sostanza e forma: Palestra sa condensare la propria pericolosità nei momenti giusti della partita. Lo dimostra la discrepanza netta tra i tocchi totali (87) nelle 3 presenze stagionali e il numero di occasioni create (4, fa meglio del 78% dei pari ruolo). In sostanza, nonostante una mole di palloni gestiti non altissima (specialmente se confrontata con altri terzini molto più propensi ad entrare nella manovra), il classe 2005 sa rendere importante ogni sua giocata. L’arte di saper leggere i momenti all’interno dei 90 minuti. In più, è notevole anche il numero di tocchi in area avversaria (5, solo il 25% dei terzini in Serie A fa come lui o meglio), statistica che vede il Cagliari addirittura al quinto posto con 79, d’avanti al Napoli, al Como o alla Juventus.
In poche parole, l’inserimento della variabile “Palestra” nell’equazione “Cagliari” ha portato ad un risultato nell’immediato molto convincente, con la consapevolezza che in futuro i numeri potrebbero essere ancor più importanti.
Piccolo rimpianto per la Dea?
L’analisi va ovviamente circoscritta alla stagione 25/26, visto che il ragazzo del settore giovanile tornerà all’Atalanta al termine del prestito annuale. Un ritorno che, continuando sulla stessa lunghezza d’onda di questo splendido inizio, sarà più che gradito. A Zingonia però, sembrano averlo lasciato andare con eccessiva fretta: provando a fotografare la situazione sugli esterni della “Dea”, si rischia di fare un po’ di confusione. La gestione delle due fasce rappresenta quasi una situazione agli antipodi. A sinistra la strada tracciata è stata quella degli investimenti importanti, con il classe 2008 Ahanor pagato circa 17 milioni e l’arrivo di Zalewski (circa 15 milioni per il suo cartellino). L’altro versante invece, ha visto l’uscita proprio del classe 2005 in direzione Cagliari.
Scelta che potrebbe pagare spostando lo sguardo più avanti, ma che nell’immediato presta il fianco ad un organico leggermente in sotto numero nella catena di destra. Bellanova e Zappacosta dovranno infatti sostenere le tre competizioni (Serie A, Champions League e Coppa Italia) senza potersi permettere troppi stop prolungati; e una delle piaghe, specialmente del classe 1992, è proprio una tenuta fisica non sempre convincente.
Intanto, Palestra sta sfruttando l’apprendistato in Sardegna per tornare e scuotere le gerarchie, consapevole che servirà una stagione in cui dovrà continuare a scavare solchi profondi sulla sua fascia per far ricredere tutti dalle parti di Zingonia.
Luca Ottaviano
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