Il calcio dei grandi
Nico Williams, c’è ancora chi dice “no”: all’Athletic a vita, il Murales cancellato…. e ora?

Nico Williams, la scelta che spiazza tutti
Un fulmine a ciel sereno, specialmente per i due lati della medaglia: un Barcellona che già pregustava il tridente dei sogni e un Athletic Bilbao nel quale cambierà radicalmente la narrazione di un’estate che sembrava inizialmente dover portare grandi cambiamenti. Nico Williams rinnova per 10 anni con i “Leones”, operando uno dei colpi di teatro più polarizzanti e divisivi. Perché c’è ancora chi forse ha messo valori e vissuto personale sopra gli interessi di carriera, magari arrivando ad una scelta opinabile, alla quale però va dato il credito di essere un unicum nel calcio di oggi.

Nico Williams (screen)
Una vita all’Athletic… ma a che prezzo?
“Se mi lasci ti cancello”, grande dramma dell’inizio del secolo, metteva in scena una sorta di ipnosi nella quale due innamorati si riscoprono ed imparano nuovamente a ritrovarsi, a viversi. Ebbene, la sliding door nel rapporto tra il tifo dell’Athletic e Nico Williams è stato un gesto estremo che ricorda molto da vicino il cult di Michel Gondry, oltre ad intrecciarlo con la mitologia del patrono di Bilbao. Perché Nico Williams, suo malgrado, incarna al massimo lo spirito di “San Mamés”. Martire infatti di quella parte di tifoseria che, preda del momento, si era scagliata sul Murales del giocatore cancellandolo e lanciando un segnale chiaro: “sei stato irrispettoso”. Un gesto sicuramente intimidatorio, che per un figlio di quella terra è molto difficile da digerire.
Specialmente in relazione al contributo impressionante dato sul campo, dove ha sempre indossato la seconda pelle dei “Leones” incarnando lo spirito viscerale con cui i baschi vivono e respirano il calcio. Oggi quindi, si consuma l’atto conclusivo di una pagina in chiaroscuro nella storia personale di Nico Williams e della sua terra, dove forse qualcuno dovrà fare ammenda per averlo giudicato rimanendo troppo in superficie.
Nico Williams-Athletic, le reazioni social
A proposito di scelte che infiammano il dibattito e hanno una cassa di risonanza enorme. La decisione di rimanere in quella che per sua stessa ammissione è la sua casa, ha esposto Nico Williams ad un fuoco incrociato sui social tra chi rispetta e apprezza la scelta e chi ne condanna i tempi o la logica. Sui due post Instagram pubblicati dal talento classe 2001, sono stati totalizzati circa 39.500 commenti: una cifra esorbitante, che riflette la portata di un gesto di rottura rispetto alle consuetudini del calcio di oggi. Il pensiero più gettonato tra i detrattori è quello di aver cestinato la propria carriera, vincolandosi per 10 anni in un contesto che secondo molti non lo porterà ad alzare una quantità consistente di trofei.
Dall’altro lato di questo fronte digitale, si diffonde invece una lettura completamente opposta: giocare con i migliori è una buona sfida, ma è una sfida ancora più grande giocare contro i migliori e batterli. Insomma, una parte nutrita del tifo basco si è riconciliata con il suo figliol prodigo, dimostrando che spesso le reazioni a caldo non traducono una realtà dei fatti che può essere molto diversa.

Nico Williams (screen)
Barcellona, sfuma l’idea di ricomporre un “dynamic duo”
Con la Spagna hanno dominato ad Euro 2024, marchiando a fuoco praticamente in ogni partita dalla prima del girone all’atto conclusivo. Quando si accende l’asse Nico Williams-Lamine Yamal, il mondo del calcio trema, e in molti adesso si sentiranno sollevati di non dover affrontare questa combinazione letale anche con i club. Il Barcellona stava premendo sull’acceleratore, tentando un colpo fragoroso, una dichiarazione di intenti in un’estate in cui il Real Madrid ha già piazzato due acquisti pirotecnici come Huijsen e Alexander-Arnold. Il “no” del 10 dell’Athletic però, rimescola le carte in tavola e dirotterà forse le attenzioni dei “blaugrana” su altri obiettivi, con il rammarico di essere andati a tanto così dal formare un tridente potenzialmente infermabile.
Luca Ottaviano
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