Il calcio dei grandi
Mondiale per Club, un bilancio sulla prima settimana: tra infortuni e quanto potrà influire sulla prossima stagione

Mondiale per Club, cominciamo a tracciare i primi bilanci
La Fifa, con modalità discutibili e una comunicazione sicuramente opinabile, ha stravolto il format del Mondiale per Club. Dopo la prima settimana, proviamo a fare un bilancio su una competizione sicuramente ancora in fase embrionale, ma che sta cominciando a lanciare i primi segnali interessanti.

Pio Esposito Inter
Infortuni e tempi di recupero
Quante assenze pesanti
Il tema principale è ovviamente quello della vicinanza spaventosa con il termine della stagione 24/25. Il Mondiale per Club ha lasciato soltanto due settimane alle squadre coinvolte per riprogrammare il proprio calendario e adattarlo ad un torneo che nel migliore dei casi durerà circa un mese. Dai gironi alla finale, il tutto condensato e piazzato a sandwich nel periodo in cui normalmente i club si dedicano al riposo prima del ritorno agli allenamenti. E se naturalmente per alcuni club ci sono milioni di motivi (o di euro) per accettare la partecipazione, l’altro lato della medaglia presenta una serie di controindicazioni.
Gli infortuni sono una variabile incontrollabile, ma sulla coda di una stagione logorante è più probabile che si presentino, compromettendo la conformazione di alcune squadre: è il caso di Dumfries, Thuram e Calhanoglu nell’Inter; il Real Madrid è ancora orfano di Mbappé, che non ha collezionato un singolo minuto in campo; il Manchester City sta rinunciando a Kovacic. Il Bayern Monaco fa ancora a meno di Kim e Alphonso Davies, la Juventus di Bremer e il Borussia Dortmund di Schlotterbeck.

Diego Simeone (screen)
Non c’è spazio per il turnover
Dinamica che si scontra però con la crescente competitività del torneo, che non permette riletture dell’undici iniziale troppo creative: le rotazioni si stringono in quasi tutte le big tranne i Citizens gli unici a concedere minutaggio consistente anche alle seconde linee. E ponendo un gap ideale sui 50 minuti di impiego nelle prime 2 partite, il bilancio è ancora più interessante: l’Inter si ferma a 15 giocatori con un minutaggio pari o superiore alla cifra indicata; ancora peggio per il Real Madrid, con 13; Juventus addirittura a quota 12, mentre sono 15 i calciatori sopra il tetto dei 50 minuti anche per il Psg e il Chelsea. Siamo a 14 nel caso del Borussia Dortmund, mentre l’Atletico ne ha schierati 13. Imbarazzante, come detto, il confronto con il City, che ha 23 giocatori che rispettano questo criterio.

Claudio Echeverri, Manchester City
Il Mondiale per Club lascia poco spazio di manovra?
Anche in questo caso, l’interrogativo è legato al posizionamento del torneo. Togliendo infatti l’unica finestra temporale utile per staccare la spina, i club coinvolti nel Mondiale per Club dovranno riprogrammare interamente la “off season”. Questo causerà inevitabilmente una forbice tra la gestione delle squadre fuori dall’orbita del torneo e quelle partecipanti: restando in Italia, i ritiri cominceranno dal prossimo 7 luglio per alcuni; Inter e Juventus invece, dovranno presumibilmente far slittare la data dell’inizio della preparazione alla prossima stagione. Lo stesso scenario è previsto in tutti gli altri campionati.
I 32 club impegnati almeno fino al 27 giugno, avranno quindi meno tempo per recuperare quel gap nella condizione atletica, che nelle prime settimane di campionato potrebbe fare la differenza. E una trentina di milioni potrebbero non bastare per risolvere il problema.
Luca Ottaviano
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