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Loftus-Cheek, Allegri ha il suo “game-changer”: la previsione di Max e il ritorno del Demone VIDEO

Loftus-Cheek protagonista nel Milan di Allegri: fisico, inserimenti e qualità per diventare il centrocampista totale di Max

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Milan-Lecce, Allegri, Loftus-Cheek

“Tu sei la mia arma segreta”. No, non è una battuta da spy-movie, ma potrebbe tranquillamente esserlo. Perché tra tutti i volti nuovi (e ritrovati) del Milan versione Max Allegri, Ruben Loftus-Cheek è quello che più di ogni altro incarna il progetto tattico del tecnico livornese: muscoli, tecnica e fiuto del gol. Un Rabiot 2.0, con qualcosa in più negli ultimi metri.

Loftus-Cheek, l’allievo perfetto di Allegri

Nel centrocampo costruito da Allegri per la sua seconda vita rossonera, Loftus-Cheek ha il compito di rompere le linee, inserirsi negli spazi, far male. È l’uomo che “accende la luce”, come ama ripetere lo stesso Max. E in questo avvio di stagione lo sta facendo con la naturalezza di chi sembra aver ritrovato fiducia, dopo un anno quasi interamente ai box. Fisicamente dominante, tecnicamente pulito e letale negli inserimenti, l’inglese ha tutto per diventare la chiave del centrocampo allegriano. Un giocatore totale, in grado di fare entrambe le fasi senza perdere lucidità. E Allegri si è posto anche un obiettivo ben preciso.

L’obiettivo di Allegri con Loftus-Cheek

“Da Loftus e Fofana mi aspetto almeno 15 gol insieme, è un obiettivo a cui tengo” ha detto Allegri prima dell’inizio del campionato. Un numero che per un tecnico pragmatico come Max è tutto fuorché casuale: è la soglia che può trasformare il centrocampo da semplice cuscinetto a vera arma offensiva. L’inglese è chiamato a superarsi, come già fatto in Premier quando, da incursore puro, sapeva decidere le partite da solo.

Il ritorno del Demone

E poi c’è il Max che non cambia mai. Quello che urla, sbraita, morde il campo con lo sguardo e con le parole. Il Max demone, tornato in piena forma al minuto 92 di Milan-Lecce, quando ha preso di mira Musah con una sfuriata che è già cult sui social. Un “calma” che si è sentito in tutta Italia. Perché ogni dettaglio conta. Ogni scelta sbagliata può cambiare il finale. E Allegri, da regista navigato, vuole che il copione venga rispettato. Anche a due minuti dalla dine. Anche se sei in vantaggio di due gol. Per fortuna almeno la giacca è rimasta al suo posto.

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