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Jashari, braccio di ferro Bruges-Milan: si teme il remake dell’operazione De Ketelaere?

Il Bruges alza ancora il muro: è braccio di ferro per Jashari
Ardon Jashari è stato designato ormai da molte settimane come il giocatore a cui affidare il testimone ceduto da Reijnders nella linea di successione del centrocampo del Milan. C’è però un ostacolo abbastanza complicato da buttare giù: il muro alzato dal Bruges sulla valutazione del 2002 ricorda molto da vicino un’altra dinamica che vedeva le stesse squadre coinvolte.

Jashari Milan (screen)
Jashari come De Ketelaere? Il Bruges è osso duro per il Milan
A prescindere dall’esito finale dell’operazione, nella quale recita ancora un ruolo centrale la ferma volontà del giocatore di vestire rossonero, ci sono alcuni elementi che ci fanno riavvolgere il nastro. Tornando indietro infatti all’estate 2022, un altro promettentissimo fantasista del Bruges era promosso sposo del Milan ma ha visto dilatarsi clamorosamente i tempi del suo arrivo. Stiamo parlando di Charles De Ketelaere: gioiello esposto sempre con orgoglio dal club delle fiandre, che però rischiò più volte di arrivare allo scontro frontale con la dirigenza rossonera. Non sono soltanto i tempi pachidermici nella chiusura dell’affare a creare questo ideale ponte con il passato: come nel caso di CDK, anche per lo svizzero il tema è la valutazione del calciatore.
In questo caso però, siamo molto più vicini al muro contro muro: il Milan avrebbe già chiarito di essere arrivato all’ultima offerta, da 32 milioni più bonus per superare i 35 milioni totali. I belgi però attendono, si chiudono a riccio e intanto lo stesso giocatore dovrebbe presentarsi nel ritiro con il club. Non sembra dunque esserci stato lo strappo definitivo nei rapporti tra Bruges e Jashari, nonostante la volontà sia chiara ormai da settimane: lo svizzero vuole fortemente vestire il rossonero. Intanto, per continuare la carrellata di inquietanti similitudini con il caso De Ketelaere, anche per il 22enne abbiamo superato la “deadline” di luglio e ci addentriamo nel mese più caldo d’estate (anche in ottica mercato).
Uno stallo alla messicana nel quale due parti su tre (Milan nelle figure di Allegri e Tare e il giocatore) sperano non si arrivi al 29 luglio, giorno in cui era arrivato il definitivo sì ad una trattativa logorante come quella per De Ketelaere.
Allegri e la speranza di trovare Jashari in ritiro
E’ sempre più flebile il lumino di speranza che Massimiliano Allegri conserva nei confronti del tema del momento. Ardon Jashari, con ogni probabilità non sarà un giocatore del Milan entro il 7 luglio, giorno in cui inizierà formalmente il ritiro con il raduno di squadra. Si sta per concretizzare dunque una fase di stallo che comprensibilmente il tecnico livornese avrebbe voluto evitare.
Nello scacchiere ancora disordinato del centrocampo del Milan, vanno aggiunti dei pezzi importanti ma le operazioni per il restyling completo non viaggiano ad alte frequenze. Oltre allo svizzero, c’è da definire la situazione Musah, entrato nell’orbita della Premier League; ci sarebbe in partenza anche Adli, corteggiato in Russia; infine, sempre in uscita c’è il nome di Bondo. Dinamiche che si intrecciano e formano una foresta di dubbi ancora da districare.
Luca Ottaviano
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