Il calcio dei grandi
Inter, crepe sotto la superficie: tra eliminazione, moviola e lo sfogo di Lautaro, è tempo di riflessioni
La partita tra Inter e Fluminense ha lasciato più di una risposta. Lautaro e il rischio effetto boomerang, la situazione Calhanoglu e nervi testi

L’eliminazione dal Mondiale per Club fa male, ma non a tutti allo stesso modo. E l’ufficio facce è sempre una bella testimonianza. Perché se in campo l’Inter ha dato l’impressione di essere arrivata scarica, appesantita da una stagione logorante e da un calendario che sembra punire più che mettere alla prova, fuori dal campo le fratture iniziano a diventare visibili. A romperle in pubblico è stato il capitano, Lautaro Martinez, con uno sfogo ai microfoni di Dazn che ha fatto più rumore del risultato stesso: parole dure, dirette, da leader, ma che potrebbero anche ritorcersi contro lo spogliatoio nerazzurro.
Lo sfogo di Lautaro in pubblica piazza: coraggio o boomerang?
“Io non voglio perdere. Ora voglio dire una cosa, qua bisogna voler restare. Capito? Perché qua si lotta per obiettivi importanti. Il messaggio è chiaro. Chi vuole restare resti, chi vuole andare via vada via. Noi qua facciamo di tutto e ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Io sono il capitano e voglio continuare a restare in alto. Il messaggio è chiaro. Chi non vuole restare arrivederci. A chi mi riferisco? Non facciamo nomi, questa è l’Inter” – ha detto Lautaro Martinez a Dazn. Poi Marotta ha indicato il diretto interessato: Calhanoglu. Ma probabilmente il capitano nerazzurro non ce l’aveva solo con lui. Uno sfogo in pubblica piazza. Cosa che in altri tempi forse sarebbero rimaste nello spogliatoio. “I panni sporchi si lavano in casa propria”, il Toro lo ha fatto in Tv. Ci ha messo la faccia con personalità. Ma potrebbe anche essere un boomerang per la serenità dell’ambiente. Ora le vacanze sicuramente potranno fare da collante alla frattura che si è creata, per cercare di ritrovare lo spirito di squadra.
Intanto però la moglie di Calhanoglu ha risposto a tono: “Alcune persone non sono leali a te. Sono leali al loro aver bisogno di te. Una volta che i loro bisogni cambiano, lo stesso vale per la loro lealtà. Non rimpiangere di avere un buon cuore, Hakan. Tutte le cose belle tornano e si moltiplicano”. Una situazione scomoda e da risolvere per riportare il sorriso all’ambiente e iniziare al meglio la prossima stagione.
Capitan Lautaro senza 𝒑𝒆𝒍𝒊 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒍𝒊𝒏𝒈𝒖𝒂 🤬
“Chi non vuole restare, se ne vada” 🎙️🎤 @alessiodegiu#LautaroMartinez #Inter #FIFACWC #DAZN pic.twitter.com/OkQeIan8lv
— DAZN Italia (@DAZN_IT) June 30, 2025
Inter, un’eliminazione con un mezzo sorriso
Quando si esce da una competizione non si è mai felici, ma l‘Inter ha dato sempre la sensazione di giocare con un macigno sulle gambe oppure con una gravità diversa, come Goku quando si allenava nella navicella spaziale. Le tante partite tra Serie A, Coppa Italia e Champions League si sono fatte sentire e molte europee stanno pagando un dislivello fisico con le squadre del resto del mondo. E l’eliminazione del Manchester City contro l’Al Hilal è un altro esempio della organizzazione un po’ approssimativa del Mondiale per Club, con alcune squadre che non hanno mai avuto riposo, rispetto ad altre. Uno svantaggio in partenza, che non dovrebbe esistere in una competizione sportiva. Oltre alla rabbia di Lautaro Martinez, su molti volti si è vista anche un po’ di scarica nervosa da parte di alcuni calciatori. E anche la reazione dei tifosi è andata nella stessa direzione, quasi come se fossero stati eliminati da un torneo amichevole.
La moviola di Inter-Fluminense
La sfida tra Inter e Fluminense è stata segnata da diversi episodi contestati, alcuni dei quali hanno acceso le proteste in campo e in panchina. Dopo appena dieci minuti Asllani è intervenuto in maniera molto dura su Gustavo, rischiando più del giallo. Al 39’ i brasiliani hanno trovato il raddoppio con Ignácio, servito da una torre di Cano. Ma la gioia è stata breve: l’attaccante era in posizione irregolare, rilevata dal Var.

Inter-Fluminense
Nel recupero del primo tempo si sono surriscaldati gli animi: Renato Portaluppi è stato ammonito per condotta antisportiva dopo aver ostacolato Mkhitaryan nel tentativo di battere una rimessa laterale. L’allenatore del Fluminense ha poi allontanato volutamente il pallone per perdere tempo, scatenando la reazione dell’armeno che lo ha spintonato. Ne è nata una breve rissa che ha coinvolto panchine e giocatori. Al 68’ le proteste si si sono accese per un presunto fallo di mano di Thiago Silva in area di rigore. Il difensore brasiliano ha toccato il pallone con il braccio, ma non c’è stato movimento volontario verso la sfera. Palla inaspettata e braccio in posizione dinamica (segue la corsa).
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