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Hasa, da promessa Juve a talento in pausa: le scelte di una gestione rivedibile tra Lecce e Napoli

Cos’è successo a Louis Hasa: ceduto dalla Juve Next Gen e una gestione non proprio lineare tra Lecce e Napoli.

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Hasa Italia
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Hasa e alcune scelte discutibili in una gestione che non l’ha premiato

Sembrava pronto al salto definitivo e ora è finito in una gabbia del talento. Luis Hasa era uno dei nomi più caldi del calcio italiano giovanile, protagonista con la Juventus Next Gen e già inserito nel giro delle Nazionali giovanili. Poi, qualcosa si è inceppato. Dopo una breve parentesi a Lecce e un trasferimento a Napoli, l’ex talento bianconero ha visto il suo percorso arrestarsi bruscamente. Ora, riparte dalla Carrarese in Serie B: un tentativo concreto di rimettersi in gioco dopo un anno praticamente perso.

Hasa, dalla Juventus Next Gen a desaparecidos

Con la seconda squadra della Juventus, Hasa aveva attirato attenzioni importanti. Intelligenza tattica, visione di gioco, duttilità e qualità tecniche sopra la media: tutto faceva pensare a una rapida ascesa verso la Serie A. Le sue prestazioni con la Next Gen erano state tra le più brillanti della stagione 2023-2024, e anche in azzurro il suo nome circolava con continuità. L’addio alla Vecchia Signora, però, è arrivato a sorpresa. Un passaggio al Lecce, durato poco e senza particolari sviluppi e con poche occasioni avute, poi il salto — apparentemente ambizioso — verso il Napoli. E lì, il buio.

Hasa Juve

Luis Hasa (Credit M.C.)

Napoli: un treno forse preso troppo presto

Il trasferimento in azzurro sembrava poter essere la svolta. Ma la realtà è stata diversa. In un club che oggi guarda solo al vertice, con una rosa profonda e ambizioni alte, trovare spazio per un giovane ancora in fase di sviluppo è quasi impossibile. Il Napoli post-scudetto, immerso nella rincorsa a conferme europee e trofei, ha scelto di puntare su profili pronti, sacrificando inevitabilmente progettualità a lungo termine. Per Hasa non c’è stato nemmeno lo spazio di una vetrina. Nessuna continuità, nessun percorso di crescita integrato, solo mesi di attesa e allenamenti lontano dalla luce dei riflettori. Il rischio? Che un anno di inattività possa rallentare lo sviluppo mentale e fisico di un giocatore che, fino a poco tempo fa, veniva considerato tra i migliori 2004 italiani.

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La Carrarese per ricominciare

Il prestito alla Carrarese rappresenta adesso una nuova occasione. Il club toscano in Serie B ha l’ambizione e la struttura per valorizzare giovani di qualità. Per Hasa si tratta di ritrovare minuti, ritmo e fiducia. Soprattutto, servirà dimostrare di poter incidere in un campionato competitivo, pur senza le pressioni di una piazza di Serie A. Se riuscirà a rimettersi in moto, le porte potrebbero riaprirsi. Ma stavolta servirà più concretezza da parte del Napoli, che dovrà decidere se crederci davvero oppure lasciarlo andare.

Hasa: talento da proteggere, non da dimenticare

Nel calcio italiano, troppo spesso i giovani vengono lanciati in contesti poco adatti alla loro crescita. Hasa è solo l’ultimo esempio di un sistema che promette ma non sempre mantiene. A 21 anni ha ancora tutto il tempo per invertire la rotta. Ma servono scelte giuste, equilibrio e soprattutto continuità. Perché certi talenti, se lasciati troppo tempo in panchina, rischiano di svanire nel silenzio.

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