Il calcio dei grandi
Gonzalo Garcia, il nipote di Rita Hayworth che sta sfondando la quarta parete del Mondiale per Club

Gonzalo Garcia, la variabile impazzita del nuovo Real Madrid
La stella di Gonzalo Garcia sta illuminando il Real Madrid. Pronipote della grande Rita Hayworth, protagonista anche in “La signora di Shanghai” di Orson Welles, la carriera del 21enne sta assumendo le conformazioni della trama di un film. In mezzo a tre gioielli scintillanti come Bellingham, Mbappé e Vinicius, è il prodotto della “cantera” il vero “Quarto Potere” di Xabi Alonso.

Gonzalo Garcia (screen)
Attrazione magnetica per il pallone
L’arte di saper attrarre come una calamita l’ha presa forse dalla sua prozia, una presenza che ha arricchito il cinema classico con la sua bellezza magnetica e affascinante. Allo stesso modo, Gonzalo Garcia ha una forza attrattiva verso il pallone, che soltanto i grandi interpreti di quel ruolo hanno in dote. Già eroe ai quarti di Copa del Rey, quando ha steso il Leganes in appena 8 minuti di impiego, con un’incornata che sarebbe stata irresistibile anche per suo nonno (cugino di Rita Hayworth e torero). In sostanza, nelle vene del classe 2004 scorre “sangre caliente” mischiato per bene con una generosa dose di carisma. Al Mondiale per Club, l’emergenza dovuta alla gastroenterite che ha colpito Mbappé, si trasforma in opportunità. E il ragazzo risponde nell’unico modo che conosce: inquadra il bersaglio e carica a testa bassa.
Affondati in rapida successione l’Al Hilal con il timbro del pareggio, il Pachuca con l’assist determinante, il Salisburgo con il sigillo del definitivo 3-0, la Juventus con il gol spartiacque, infine il Borussia Dortmund con la prima stoccata della partita. 4 gol, 1 assist e tonnellate di killer instinct per “matare” l’avversario: Xabi Alonso ha pescato un jolly dal mazzo e ora è consapevole di poter dosare Mbappé prima del suo rientro al 100%.

Il gol di Gonzalo Garcia contro il Dortmund (screen)
Dal rugby alla folgorazione del calcio
Cresciuto in una famiglia di grandi rugbisti, Gonzalo è nipote di quattro giocatori che hanno fatto parte della Nazionale spagnola di rugby. Perfino lui inizialmente era stato attirato dall’orbita della palla ovale. Il calcio arriva come una folgorazione nel 2014, quando entra nel mondo della “Casablanca” per non abbandonarlo mai. Tutta la trafila delle giovanili, poi la prima vera sliding door, a cavallo tra l’Under 19 e il Real Madrid Castilla: qui, il suo destino viene plasmato e forgiato da due delle menti più iconiche delle “Merengues” nell’epoca moderna. Arbeloa è il primo ad accorgersi del suo talento, mentre Raùl ne cambia le abitudini alimentari, dirottando la sua zona di caccia dalla corsia di sinistra al centro dell’attacco.
E’ uno stravolgimento negli orizzonti e nelle prospettive, di cui sta raccogliendo i frutti l’attuale tecnico del Real Madrid. Come tutte le scoperte rivoluzionarie, che trovano il giusto credito soltanto superando la prova del tempo. Ed è proprio il tempo la variabile determinante, che ci restituirà il vero spessore di un ragazzo che finora ha dato impulsi straordinari.
Luca Ottaviano
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