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Il calcio dei grandi

Gasperini “scarica” Pellegrini: la storia del capitano più divisivo nella storia recente della Roma

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Pellegrini, da capitano ad esubero

La conferenza stampa di Gian Piero Gasperini alla vigilia di Roma-Bologna ha posto l’accento su vari aspetti, anche non direttamente collegati alla prima di campionato. Era nell’aria, ma lo stesso tecnico ne ha dato la conferma definitiva: Lorenzo Pellegrini non farà parte del futuro giallorosso. Una storia complicata, per uno dei capitani più divisivi nella storia del club.

Un “figlio di Roma” che ha diviso la tifoseria

Nella linea di successione, è stato il 26esimo ad indossare la fascia da capitano. Un’eredità pesante, soprattutto nel post Totti De Rossi; un passaggio di consegne che aveva già logorato il rapporto con un altro “figlio di Roma”, come Alessandro Florenzi. Sulla stessa lunghezza d’onda, Lorenzo Pellegrini ha frammentato la tifoseria, dividendola in due tronconi netti: c’è chi lo ha apprezzato anche come capitano, come leader tecnico e carismatico; dall’altro lato della barricata, c’è chi lo ha disprezzato senza mezzi termini.

Sembra ormai una condizione d’esistenza per chi indossa quel pezzo di stoffa nella capitale, specialmente dopo l’addio di due colonne portanti del “romanismo”. I numeri ci restituiscono però una visione d’insieme meno netta: dal suo ritorno nell’estate 2017, il classe 1996 ha vestito il giallorosso per 316 partite, condite da 55 gol 59 assist. Numeri in linea con la sua indole da fantasista, da giocatore di raccordo tra il centrocampo e le punte.

Eppure, alcuni “start and stop” considerati fin troppo frequenti hanno minato il rapporto con i supporter. E i primi segnali di una stima oramai arrivata ai minimi storici si cominciavano ad intravvedere già nella scorsa stagione. In particolare, ci riferiamo al periodo immediatamente successivo all’esonero di De Rossi: nel settembre 2024 infatti, le crepe nella relazione con i tifosi diventano grandi fratture. In molti arrivano persino ad inquadrarlo come uno degli artefici della cacciata dell’ex tecnico, perfino dell’addio molto tormentato di Mourinho, evento che ha segnato il primo grande scossone.

Un futuro lontano da Roma

Riprendiamo la macchina del tempo e torniamo all’agosto 2025: si consuma l’ultimo strappo consistente, visto che Gasperini gli toglie la fascia da capitano alla vigilia dell’amichevole contro l’Aston Villa. Un ulteriore segnale che acquisito consistenza con le parole dello stesso tecnico qualche ora fa, al termine di una conferenza stampa incandescente. Pellegrini non fa più parte dei discorsi impostati con il “futuro”: “Se trova una soluzione adeguata, andrà via. Il club non vuole rinnovargli il contratto, lui deciderà cosa fare”. Un modo più o meno elegante di accompagnarlo alla porta.

Il numero 7 ha infatti il contratto in scadenza a giugno 2026, ma per evitare di perderlo a zero nella prossima estate, la Roma potrebbe pensare di fare cassa (anche minima) vendendolo nell’ultima settimana del mercato estivo. Una dinamica sicuramente complicata nella realizzazione, ma che trova riscontro specialmente Oltremanica: l’ex Sassuolo ha infatti estimatori in Premier League. Il West Ham sembra in questo senso la pista più calda, e darebbe al giocatore la chance di ritagliarsi minutaggio e titolarità in vista del possibile Mondiale 2026. In sostanza, sta per cominciare una stagione spartiacque per la carriera di Pellegrini, che è costretto a rincorrere su tutti i fronti.

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