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Il calcio dei grandi

Eintracht, un modello da Diva: 406 milioni con lo scouting, l’arte di vendere e un messaggio all’Italia

Il modello dei tedeschi è un esempio per molte squadre italiane: la visione del talento, la nuova dirigenza e la globalizzazione del calcio

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Ekitike, Eintracht

La Diva Lunatica non è più instabile, ha trovato la propria rotta da seguire e lo sta facendo senza farsi affondare dal mare delle big della Bundesliga. È la nuova vita dell’Eintracht Francoforte che nel 2016 con Fredi Bobic alla direzione sportiva ha cambiato modello di lavoro. Sono arrivati risultati, trofei e anche tanti incassi, grazie a un lavoro di scouting che è diventato un modello in Germania. Passi dal Deutsche Bank Park? Probabilmente la tua carriera potrebbe ricevere una spinta, tipo il meme del cartello Stonks. Ekitike ceduto per 95 milioni di euro al Liverpool è solo l’ultimo esempio dello schema di lavoro delle aquile.

Ekitike, Eintracht

Ekitike, Eintracht

Lo spareggio retrocessione e il nuovo modello

Al termine della stagione 2015-2016, l’Eintracht avrebbe potuto salutare la Bundesliga e forse molte cose sarebbero cambiate. La sliding doors perfetta per il loro rilancio nel calcio. I rossoneri hanno chiuso il campionato al sedicesimo posto e hanno dovuto giocare lo spareggio retrocessione, vinto contro il Norimberga. Poi la svolta, con una nuova corrente di pensiero che ha portato il club alla conquista della Coppa di Germania nel 2018 contro il Bayern e alla vittoria dell’Europa League nel 2020. Visione e programmazione, con lo scouting messo al primo posto per cercare di anticipare le concorrenti e portarsi a casa il talento. Non solo qualità nell’osservare, ma anche nel vendere, dimostrando umiltà e intelligenza. L’Eintracht non ha mai ingabbiato i propri giocatori, anzi, li ha ceduti al momento giusto e nel migliore periodo di forma, incassando cifre stratosferiche.

Ekitike e l’Eintracht Re Mida: la valorizzazione del talento

La vera visione non è vedere ciò che è, ma ciò che potrebbe essere, dalla teoria di Schrödinger all’Eintracht la filosofia è simile. Dal 2020 il club ha rafforzato il programma di osservazione del talento e con solo 53 milioni di euro spesi è riuscito a incassarne 406 (fonte Transfermarkt). L’arte di vendere anche fa la differenza, ma Francoforte è diventata con il tempo una miniera d’oro e una scuola del talento. Guardiola è riuscito a tamponare alcuni problemi del suo Manchester City a gennaio con l’acquisto di Marmoush, ceduto per 80 milioni dopo averlo acquistato senza spendere nulla. E l’opera d’arte di Ekitike segue questa direzione.

ACQUISTI DEL CLUB

  • Luka Jović – 22 milioni €
  • Hugo Ekitike – 16,5 milioni €
  • Sébastien Haller – 12 milioni €
  • André Silva – 3 milioni €
  • Randal Kolo Muani – 0 milioni €
  • Omar Marmoush – 0 milioni €

CESSIONI DEL CLUB

  • Randal Kolo Muani – 95 milioni €
  • Hugo Ekitike – 95 milioni €
  • Omar Marmoush – 80 milioni €
  • Luka Jović – 63 milioni €
  • Sébastien Haller – 50 milioni €
  • André Silva – 23 milioni €

Lo sport al centro del progetto: la globalizzazione Eintracht

L’Eintracht non è solo una squadra di calcio, ma una vera e propria polisportiva di dimensioni imponenti. Con oltre 150.000 persone coinvolte e un’offerta che spazia su ben 20 discipline sportive – dal basket al tennis, fino a sport meno comuni come triathlon, wrestling e arti marziali – il club tedesco si distingue per la sua ampiezza e inclusività. Senza dimenticare i giovani e anche l’eSport, una categoria che ormai non si può più scindere dai club con una grande visione. Nulla è lasciato al caso. Tutto curato nei minimi dettagli. E la conquista del terzo posto per la Champions League nell’ultima stagione è solo una conseguenza dell’ottimo lavoro svolto.

Un messaggio all’Italia: meno trionfalismo e più visione

Il modello Eintracht è un messaggio anche all’Italia, che soprattutto nel mondo giovanile punta ancora sul trionfalismo e non sulla costruzione del talento. Una malattia che si potrebbe estendere anche alle Nazionali Under, che spesso hanno convocato calciatori ormai pronti per la prima squadra pur di cercare di vincere trofei spesso inutili e buoni solo per l’albo. Con Baldini alla guida ora si spera di vedere un modo di pensare e comunicare diverso. In Serie A pochi sono i club che hanno il coraggio dell’Eintracht, l’Atalanta e il Bologna su tutte. Spesso molte squadre si sono imbrigliate nella loro mediocrità e pur di chiedere un milione in più si sono viste sfuggire cessioni eccellenti. Certo, le pressioni in una big sono diverse rispetto a una big, ma a Francoforte hanno dato una lezione su come si investe nel calcio. Un Master di alto livello. Chissà se qualcuno avrà preso appunti.

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