Il calcio dei grandi
Camarda, la battuta di Gaspar è un messaggio al Milan
La gestione di Camarda al Milan è stata molto incerta e non ha portato molti benefici. Ora i rossoneri si sono affidati al Lecce per valorizzarlo

“Per aiutare Camarda bisogna entrargli duro in allenamento, così sarà pronto per la Serie A” – le parole di Gaspar hanno fanno riflettere. Un’affermazione schietta e detta con il sorriso, ma che nasconde un fondo di verità: il talento, da solo, non basta. Serve il fuoco della competizione, la pressione dei grandi. Serve tempra. Ma se da un lato si chiede al giovane di “diventare uomo”, dall’altro il Milan ha fatto ben poco per accompagnarlo davvero in questo salto di qualità. Il rischio è che gli allenamenti “durissimi” si trasformino in ostacoli, se non accompagnati da minuti veri, esperienze concrete, responsabilità sul campo.

Camarda, Lecce
Il caos del Milan Futuro riassunto da Camarda
La stagione 2024/2025 del Milan Futuro è stata un fallimento tecnico e progettuale. Retrocessi in Serie D, senza un’identità definita e con una guida incerta, il progetto che doveva valorizzare i giovani è diventato un boomerang. Francesco Camarda, il volto più atteso, è stato gestito in modo caotico: un continuo viavai tra la Serie C e la Serie A, senza mai trovare stabilità. Convocato con i grandi solo per fare panchina o qualche spezzone a risultato deciso, non ha giocato né tra i professionisti né stabilmente con i coetanei.
Un paradosso che ha bloccato la sua crescita: né responsabilità vere in C, né occasioni reali in A. Come se non bastasse, non ha potuto disputare i playoff di Serie C, perché non aveva raggiunto il numero minimo di presenze.
Camarda al Lecce: finalmente una possibilità di continuità?
Il talento va coltivato, non spostato come un pacco da una parte all’altra. L’idea era quella di formare un giocatore pronto per la prima squadra, ma la realtà è stata opposta: Camarda si è ritrovato in mezzo a due progetti che non lo hanno mai veramente accolto. Ora, al Lecce, si apre uno spiraglio concreto. Un ambiente che lavora con i giovani, che ha l’abitudine e la pazienza per farli crescere. Qui potrà finalmente trovare minutaggio, fiducia e una direzione tecnica chiara.
“Non importa quanto vai piano, l’importante è non fermarsi” – ha detto Confucio. Ecco, a Milano sembrava essersi fermato. Ora può (ri)partire. Il Milan per cercare di ritrovare un Camarda diverso ha addirittura inserito dei bonus di valorizzazione nel contratto per il prestito. Obiettivo? Invogliare Di Francesco a dare sempre maggior spazio all’attaccante classe 2008: 75 mila euro per ogni presenza, 100 mila euro per ogni gol realizzato. E considerando le amichevoli precampionato potrebbero essere un bel po’. I rossoneri hanno preferito spendere qualcosa in più per riparare i danni del passato.
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