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Il calcio dei grandi

Da Conceicao a… Osimhen: quando il talento si paga “a rate”

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Conceicao rate

Conceicao resta alla Juve: pagamento in più rate

Dalle nuove regole, che plasmano lo sport e lo modificano di anno in anno, ad alcune variabili che diventano sempre più incisive nella costruzione delle rose: il pagamento a rate, cioè dilazionando la cifra pattuita in più tranches, sta entrando gradualmente all’interno del sistema calcio. Divenendo, tra l’altro, uno dei metodi più sostenibili per alimentare il calciomercato moderno. Conceicao è soltanto l’ultimo di una lunga serie di “affari a rate”, all’interno dei quali c’è tanto bianconero.

Conceicao

Francisco Conceicao (screen)

La Juventus sfrutta sempre di più questa dinamica

Probabilmente le difficoltà economiche successive alla pandemia hanno accelerato il processo con cui i pagamenti dilazionati stanno cambiando il modo di fare mercato. Eppure, non si tratta di una dinamica nuova, specialmente per alcuni club: la Juventus, ad esempio, ha trovato nuova linfa grazie a questo tipo di operazioni. Per risalire ad uno dei primi casi, bisogna riavvolgere il nastro fino all’estate 2019Matthijs De Ligt, il più giovane capitano dell’Ajax, sbarca a Torino grazie ad un affare da 75 milioni pagabili in cinque esercizi. Ciò permette dunque di spalmare una cifra piuttosto onerosa su più anni, permettendo ai bianconeri di ammortizzare i costi con più facilità.

Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Locatelli verrà acquistato per 25 milioni (più 10 di bonus) dilazionati in 3 rate; Koopmeiners è un investimento che sfiora i 60 milioni, anch’essi però spalmati su quattro esercizi. Infine, Francisco Conceicao: in questo caso, ad essere interessante non è soltanto la formula scelta (4 rate da 8 milioni ciascuna), bensì il fatto che la Juventus abbia offerto una cifra sensibilmente maggiore rispetto alla clausola da 30 milioni, proprio per poter spalmare il pagamento su più rate.

I vantaggi potenziali, a livello concettuale, sono quasi scontati: gli acquisti hanno un impatto minore sul bilancio, in particolare nel breve periodo; in più, il budget stabilito non viene intaccato in maniera fin troppo consistente, lasciando spazio di manovra alla società per andare anche su altri profili.

Non solo la Juventus: altri esempi

Osimhen

Osimhen (screen)

Il pagamento dilazionato sta diventando dunque un’ottima alternativa ai classici titoli temporanei. Il sempreverde “buy now, pay later” ha dunque un nuovo concorrente agguerrito, che si sta diffondendo a macchia d’olio e sembra poter diventare il nuovo paradigma di riferimento nel calciomercato moderno. A fornirci questa chiave di lettura è una delle operazioni principali per status e impatto economico dell’estate: uno dei nodi ancora da sciogliere nell’affare Osimhen-Galatasaray sarebbe infatti la formula per l’acquisto. Il Napoli chiederebbe tre tranche, mentre il “Gala” vorrebbe spalmare la cifra di 75 milioni della clausola su cinque esercizi.

Il segno di un calcio che per essere ancora sostenibile, deve creare nuove strade, con pensiero, ricerca e anche un pizzico di fortuna.

Luca Ottaviano

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