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Beukema, l’uomo giusto per Conte: come può cambiare il Napoli

Tecnico, disciplinato e tatticamente duttile: l’olandese del Bologna è il profilo ideale per rinforzare il reparto arretrato del Napoli di Conte, sia nella difesa a quattro che nella linea a tre.

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Beukema, Bologna, Napoli

“Een goede verdediging is het halve werk”, recita un proverbio olandese: “Una buona difesa è metà dell’opera”. Sam Beukema ha fatto suoi questi insegnamenti nel campionato 2024/25 con il Bologna, disputando 35 partite in Serie A per oltre 3.000 minuti complessivi, con una sola ammonizione e nessuna espulsione: un dato che certifica la sua disciplina e intelligenza tattica.

Difensore solido e pulito, si è imposto tra i migliori centrali del campionato per duelli vinti e intercetti, con un rendimento costante sia in marcatura che nel gioco aereo. In fase di possesso ha confermato di essere molto più di un difensore “di contenimento”: 86-89% di precisione nei passaggi, media di oltre 60 passaggi a partita, con più di 140 passaggi verso l’ultimo terzo di campo. E Conte non se l’è fatto scappare. Il Napoli e il Bologna nelle scorse ore hanno raggiunto la fumata bianca per una cifra complessiva di 30 milioni di euro più 3 di bonus, come riportato da Sky Sport.

Beukema, Bologna, Napoli

Beukema, Bologna, Napoli

Moduli e adattabilità: Beukema perfetto per Conte

Nel sistema difensivo del Napoli di Antonio Conte, Beukema rappresenta un rinforzo strategico e altamente funzionale. Nella difesa a quattro, è l’alternativa ideale ad Amir Rrahmani: meno fisico, ma più mobile, più tecnico, più abile nell’impostazione e nel leggere le situazioni. Sa giocare con la linea alta, gestire la profondità e anticipare l’avversario senza esporsi.

Nella difesa a tre le cose non cambiano: grazie a un’eccellente lettura del gioco e a una naturale predisposizione alla guida della linea, Beukema può agire da centrale puro, muovendosi con i tempi giusti in pressione, impostando da dietro e coprendo la profondità. La sua polivalenza tattica è un valore aggiunto fondamentale in un sistema contiano che richiede interpreti intelligenti, pronti ad adattarsi in corsa. E potrebbe anche giocare da braccetto, diventando una sorta di “Skrianiar 2.0”.

Complessità, personalità e valore strategico per il Napoli

Beukema non è solo un difensore tecnico: è un giocatore di personalità e leadership silenziosa, capace di dettare i tempi e trasmettere sicurezza. È bravo a difesa schierata, ma eccelle anche quando si tratta di uscire in aggressione, andando in anticipo sull’uomo e recuperando palla con pulizia. In fase offensiva, inoltre, partecipa con intelligenza: ha tentato 8 tiri stagionali, con il 50% nello specchio, e spesso si fa trovare pronto su palle inattive o seconde palle.

Per un allenatore come Conte, che ha sempre preteso dai suoi centrali reattività, lettura e capacità di costruire, Beukema è l’uomo giusto al momento giusto. In un Napoli che punta a ritrovare compattezza e identità, l’olandese può essere la chiave per blindare la difesa. Un investimento coerente con la visione tattica di Conte e un tassello importante per un Napoli che vuole tornare a competere ad alti livelli e ha bisogno di più soluzioni vista anche la Champions League da giocare. Forte nei duelli, lucido in costruzione, tatticamente duttile: con lui, il Napoli potrà finalmente dire di aver trovato un nuovo equilibrio dietro. Perché – come recita la saggezza olandese – una buona difesa è davvero metà dell’opera.

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