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Il calcio dei grandi

La Gumina, da avversario a punto di forza: l’attaccante intreccia il suo destino con l’Inter e Vecchi

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Antonino La Gumina

La Gumina-Vecchi, nemici-amici

“Un viaggio a senso solo, senza ritorno se non in volo”. Prendiamo in prestito questi versi scritti da Gianluca Grignani, perché in fondo la storia di Antonino La Gumina, dell’Inter e di Vecchi, sembra smentirli. Nati da avversari in Primavera, le proprie strade si sono divise per circa 10 anni, per poi ritrovarsi sotto un’altra veste, inseguendo la stessa “destinazione paradiso”.

Un riavvicinamento dal sapore di Amarcord

Un passo per certi versi coraggioso, anche se la componente del destino è spaventosamente decisiva. In qualche modo, qualcuno si è divertito a muovere i fili e ha azzerato quei “sei gradi di separazione” che distanziavano Stefano Vecchi Antonino La Gumina. In questo caso, l’Inter è il catalizzatore biologico del ritorno insieme, stavolta non da avversari. L’attaccante ex Sampdoria infatti, sposa il progetto della neonata U23 nerazzurra, guidata da quel tecnico a cui circa 10 anni fa aveva fatto uno sgambetto notevole. Noi lo conosciamo bene il bomber originario di Palermo, ma l’Inter imparò a fare i conti col suo killer instinct solo il 28 marzo 2016.

Il contesto è la semifinale della Viareggio Cup: il Palermo stende i nerazzurri con una doppietta folgorante del classe 1996; una bufera che in 12 minuti si abbatté sulla porta di Ionut Radu (altro giocatore entrato nella storia dell’Inter, ma dalla parte sbagliata), spazzando via i ragazzi di Vecchi. La Gumina andrà a centimetri dal sogno di alzare il trofeo con quella che per lui equivale ad una seconda pelle, ma nonostante i due sigilli anche in finale, si dovrà inginocchiare alla Juventus. Consolandosi però con il premio di miglior marcatore del torneo: 9 gol in 7 presenze, un biglietto da visita che lo lanciò di fatto nel calcio dei grandi.

Il film si ripete, con un remake dall’epilogo opposto: ai quarti delle Final 8 di Primavera 2015/16, è di nuovo Palermo-Inter, ma stavolta passano i nerazzurri ai calci di rigore, dopo il 3-3 nei minuti regolamentari.

La Gumina-Vecchi: una re-union inaspettata

Da allora, i due hanno percorso tanti chilometri e attraversato tante sliding door: Vecchi si è seduto persino sulla panchina della prima squadra dell’Inter, prima delle avventure con Venezia, Sudtirol, Feralpisalò Vicenza. La Gumina invece, ha fatto il pendolare tra Serie A e Serie B, non trovando mai un ecosistema in grado di farlo restare per più di due stagioni. Da nemico a risorsa in più, e la cosa è reciproca: tra il tecnico e l’attaccante infatti, dovrà svilupparsi una sinergia in grado di aiutare l’Inter U23 a farsi spazio nel suo primo anno in Serie C. Una categoria che, ironia del destino, non è mai appartenuta neanche a La Gumina, abituato a fermarsi sempre uno o due piani più sopra.

In sostanza, è una sfida di carriera per entrambi, e non coglierla sarebbe un vero peccato.

Luca Ottaviano 

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