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Il calcio dei grandi

Adli è un caso: viene dalla sua stagione migliore in carriera, ma al Milan…

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Yacine Adli

Adli, una parabola discendente… voluta da altri

La triste flessione nell’appeal di Yacine Adli diventa quasi una case history su quanto possa influire una percezione sbagliata sul futuro di un calciatore. Reduce dalla sua stagione più consistente in termini di rendimento e numero, il francese è tornato alla base dopo il mancato riscatto da parte della Fiorentina. Varcati i cancelli di Milanello però, non ha trovato il contesto che aveva lasciato solo un’estate fa: da Tare ad Allegri, i vertici del nuovo corso non sembrano puntare su di lui. Ora quindi lo attende un immediato futuro da separato in casa, con tanto di ultimatum che sa di sirene di addio.

Adli esultanza

Adli esultanza (screen)

Quando l’Arabia non è una tua scelta

La stagione in viola

In un mondo del calcio sempre più orientato verso Est, Yacine Adli era deciso di puntare nuovamente il suo timone verso l’Europa continentale. Ed è questo il punto d’inizio di una storia pazzesca, difficile anche da comprendere. Con la Fiorentina il francese è dannatamente centrato, si gestisce con una conoscenza del suo corpo ormai perfetta. Tra strappi da mezz’ala e proprietà di palleggio, l’ex Bordeaux si adatta alla mediana a 2 di Palladino diventandone l’ago della bilancia, un utilissimo equilibratore. Alternando quindi questa duplice natura da costruttore e incursore, regala alla “viola” forse la sua miglior stagione in carriera: 5 gol e 7 assist in 35 presenze, con statistiche in Serie A sorprendenti specialmente al tiro.

14 conclusioni totali, di cui 5 nello specchio (35%) che producono 4 centri in campionato: in pratica, l’80% dei tentativi nello specchio si traduce in un’esultanza. E il dato diventa ancor più utile se rapportato alla pesantezza delle reti segnate in termini di risultato: stoccata decisiva da ex contro il Milan, gol che stappa la partita a Como, infine trafigge Lazio ed Empoli; 12 punti dei 65 totali collezionati dalla Fiorentina hanno il suo marchio impresso a fuoco. Tutto questo però, non basta per la riconferma: a Firenze, il terremoto partito con le dimissioni di Palladino, scuote dalle fondamenta anche la rosa. A farne le spese è anche il centrocampista classe 2000, costretto dunque a rientrare a Milano dalla porta sul retro.

Yacine Adli

Yacine Adli (screen)

Destinazione Saudi Pro League?

Un ritorno accolto da un clima tiepido, sicuramente in controtendenza rispetto al calorosissimo abbraccio riservato a Saelemaekers. Sono soltanto i primi segnali di un contesto in cui non sembra più il benvenuto. L’ennesima ripartenza di un Milan oggi affidato alla coppia Tare-Allegri, sembra poter fare a meno delle sue qualità, tanto che la società sembra aver dato un ultimatum diretto, senza mezzi termini. Il “no” allo Spartak Mosca è stato l’innesco: ora, per Adli sembrano arrivare soltanto offerte dall’Arabia, con il club che da lunedì lo aggregherà al Milan Futuro in attesa di ulteriori sviluppi. L’ennesimo strappo, un esilio forzato che lo obbliga a cercare altrove quella tanto bramata stabilità nel minutaggio e nelle ambizioni.

Il tema centrale però rimane il seguente: dove reinventarsi nuovamente? Al momento non ci sono molte piste. Il Qatar o l’Arabia Saudita rimangono le ipotesi più accreditate, anche se in cuor suo, Adli spera in una chance in extremis per convincere Allegri e giocarsi le sue carte al Milan.

Luca Ottaviano

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