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Ti piace vedere le partite di calcio online? Attento a queste 7 cyber-minacce

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Amici che guardano una partita di calcio
Amici che guardano una partita di calcio (© Depositphotos)

Se vedere il calcio in streaming, da solo o in compagnia, è il massimo della vita per te, devi sapere che, tra un gol e l’altro, potresti ritrovarti in un “1 contro 1” pericoloso, davanti ai cybercriminali.

Il mondo digitale è costellato di attaccanti invisibili: phisher, malvertiser, cloni di siti ufficiali e reti IPTV criminali. Negli ultimi mesi lo scenario si è fatto molto tagliente: indagini e maxi-operazioni hanno messo a nudo l’ecosistema della pirateria sportiva e le sue ricadute sulla sicurezza dei tifosi. Vediamo i rischi più comuni e come difendersi, con consigli concreti e aggiornati per il 2025.

Le 7 minacce da marcare a uomo

  1. Link di phishing legati a partite/offerte “imperdibili”. Email, SMS e DM che promettono sconti, biglietti o “streaming di partite di calcio gratis” ti spingono su pagine clone per rubare credenziali o carte. Nei momenti di massima attesa (derby, coppe, finali), potenzialmente milioni di utenti possono essere a rischio.
  2. Siti fake (mirror) e gruppi social “segreti”.  Rimbalzano di dominio in dominio: a uno sguardo inesperto possono sembrare identici ma l’URL è sempre diverso. Visto l’amore per il calcio in Italia, il fenomeno ha proporzioni mostruose. Oltre 123 milioni di visite in 12 mesi e 134 domini collegati, prima del sequestro annunciato da ACE con DAZN.
  3. Malware e malvertising negli stream illegali. Nei portali inaffidabili si possono spesso trovare estensioni, popup o falsi aggiornamenti che installano adware, stealer e trojan. Basta un click nel posto sbagliato per ritrovarsi nella parte sbagliata del web.
  4. Credential stuffing sugli account. Le password riciclate finiscono in mano ai bot: risultato, abbonamenti “in prestito” e profili venduti nel sottobosco in cui pullulano i cybercriminali.
  5. IPTV/pezzotto = rischio legale e cyber. Un’inchiesta della Procura di Catania ha colpito il vertice di un mercato che copriva il 70% dello streaming illegale nazionale con oltre 900.000 utenti e milioni di euro fra profitti e danni.
  6. Typosquatting e SEO-poisoning su eventi globali. Per i Mondiali 2026, i ricercatori segnalano oltre 4.300 domini falsi che imitano il portale FIFA e autorità delle città ospitanti per spingere phishing, botnet e ticket fake : un’ondata coordinata iniziata dal 1° agosto 2025.

Come difendersi: la check-list digitale

  • Password solide (e tutte diverse) + autenticazione a due fattori su email e servizi streaming. Se disponibile, abilita le passkey: riducono i rischi di furto delle credenziali.
  • Diffida dei link “regalo”: per partite e highlights usa solo app/siti ufficiali (emittente, lega, federazione). Cercali tu, non fidarti dei messaggi inoltrati.
  • Controlla l’URL prima di pagare o loggarti, verifica che l’HTTPS sia valido, senza nessun refuso nel dominio, o altri “shortener” ovvero accorciatori di link non esattamente trasparenti.
  • Aggiorna dispositivo e browser: molte infezioni arrivano via estensioni o codec malevoli.
  • Blocca le notifiche push da siti sospetti e rimuovi le estensioni che non riconosci.
  • Valuta i segnali di truffa: prezzi troppo bassi, richiesta di bonifico/crypto, assenza di partita IVA/PEC, nessun recapito fisico.

Streaming in sicurezza con una VPN (senza abbonarti al buio)

Quando guardi le partite su reti Wi-Fi pubbliche, una VPN ti permette di proteggere i dati trasmessi end-to-end, riducendo il rischio di intercettazioni e profilazioni. Se la connessione dovesse cadere, il kill switch impedirebbe che i dati “escano in chiaro”.

Cerca una delle migliori VPN con queste caratteristiche minime: politica no-log sottoposta a controlli e audit, kill switch affidabile, DNS privati, app con autenticazione a 2 fattori, server in Italia/UE e compatibile con i protocolli al WireGuard/OpenVPN. (Nota: la VPN non “legalizza” lo streaming pirata e non ti rende invisibile ai malware se clicchi su siti pericolosi.)

In caso di emergenza

  • Hai inserito credenziali su un sito sospetto? Cambia subito password (email prime della lista) e chiudi le sessioni attive.
  • Hai già effettuato un pagamento? Contatta l’emittente della carta per blocco/chargeback e sporgi denuncia alla Polizia Postale.
  • Vedi un dominio “clone” di emittenti/leghe? Segnalalo tramite i canali ufficiali dell’emittente o dell’Autorità.

Gioca d’anticipo: con igiene digitale, attenzione ai link e una VPN ben configurata, la sicurezza sarà il tuo campo di gioco.

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