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Roma e Bologna nel mito dell’Atalanta: l’Italia sogna l’Europa League

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Logo Europa League (© Depositphotos)

Dopo il trionfo dell’Atalanta nella finale all’Aviva Stadium di Dublino del 2024 contro il Bayer Leverkusen, che ha riportato in Italia l’Europa League a distanza di oltre due decenni, l’edizione 2025/2026 della seconda competizione continentale per club si è aperta con nuove ambizioni per le formazioni italiane. A provarci, quest’anno, sono Roma e Bologna, entrambe qualificate direttamente alla fase campionato e attualmente protagoniste di un percorso che, almeno sulla carta, lascia ben sperare.

L’eco del successo della Dea, capace di piegare club ben più considerati nella scorsa edizione, si fa sentire anche nella mentalità con cui Roma e Bologna stanno affrontando la competizione. L’Atalanta ha dimostrato che, con una struttura solida, una buona gestione delle energie e una rosa competitiva, il traguardo non è impossibile. Un’eredità pesante ma stimolante per due squadre che, nel panorama europeo attuale, godono comunque di un certo rispetto.

La Roma ha iniziato il suo cammino superando il Nizza in trasferta e perdendo in casa contro il Lille, due partite che hanno messo in mostra una squadra più cinica rispetto al recente passato, con un centrocampo rinforzato e una certa solidità difensiva: resta da sbloccare la questione riguardo gli attaccanti, che resta il vero punto debole dei giallorossi.

Il Bologna, invece, ha ottenuto solo un punto nelle prime due uscite in Europa League: una sconfitta contro l’Aston Villa e un pareggio nel confronto con il Friburgo. La squadra di Vincenzo Italiano, dopo un anno giocato in Champions League contro squadre dal valore tecnico maggiore, al suo secondo anno consecutivo in Europa potrebbe aver trovato la propria dimensione. Nonostante un inizio non esaltante, Orsolini e compagni hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per superare almeno la prima fase della competizione.

Dal punto di vista tecnico, la Roma sembra avere qualcosa in più. L’organico è più esperto, abituato a competizioni internazionali e con giocatori che vantano già presenze decisive nelle fasi a eliminazione diretta. Tra le due, sono soprattutto i giallorossi che possono aspirare ad arrivare fino in fondo al tabellone: non lo dicono solo giornalisti e tifosi, ma anche le quote relative all’Europa League conferiscono molto più credito ai capitolini piuttosto che agli emiliani.

L’aspetto psicologico, però, resta fondamentale. E su questo punto, il percorso dell’Atalanta nella scorsa stagione offre indicazioni preziose: l’approccio gara per gara, la capacità di non disunirsi nei momenti difficili e la gestione intelligente delle rotazioni. Roma e Bologna, pur con stili e ambizioni differenti, sembrano aver fatto tesoro di quella lezione. La squadra capitolina punta dichiaratamente al titolo o quantomeno arrivare alle fasi finali della competizione. Il Bologna, invece, vive questa campagna europea come un’occasione di crescita, consapevole che l’entusiasmo può colmare il gap di esperienza. Per entrambe, in ogni caso, il passaggio alla fase ad eliminazione diretta appare alla portata: non sono poche, tuttavia, le possibili contendenti come le già citate Lille e Aston Villa, ma anche Porto o Fenerbahçe. La finalissima è attesa per il 20 maggio 2026, al Besiktas Park di Istanbul, il prossimo 20 maggio 2026.

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