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Sassuolo, consigli Fantacalcio: come gioca, probabile, scommesse, rigoristi e rischi

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Laurienté Sassuolo

Sassuolo, un treno salvezza da agganciare

Il ritorno in Serie A del Sassuolo si è retto sulla triade Fabio Grosso-Laurienté-Berardi. E almeno fino ad ora, nessuno dei nomi appena citati è uscita dall’orbita neroverde (o meglio, qualcuno ci ha provato ma il suo trasferimento è saltato a pochi passi dal traguardo). Quindi, gli ingredienti principali per mantenere la categoria ci sono, ora serve trovare altre certezze. Ecco l’analisi degli emiliani in ottica Fantacalcio, tra incognite e dubbi dovuti ad un mercato in evoluzione.

Sassuolo, la probabile formazione

Precisando appunto che il calciomercato potrebbe portare volti nuovi alla corte di Grosso, il tecnico riproporrà con ogni probabilità il 4-3-3. Tra i pali c’è Turati, arrivato quest’estate per rinforzare il muro di cinta a protezione della porta. Davanti a lui, gerarchie in evoluzione: al centro c’è Muharemovic, con Romagna e Odenthal in ballottaggio per un posto al suo fianco. Walukiewicz al momento è dirottato a destra, ma occhio ai giovani Missori, Paz Pieragnolo in agguato. A sinistra c’è Doig. Centrocampo in cui Boloca avrà ancora le chiavi della cabina di regia, accompagnato da Thorsvedt Koné. Tridente di lusso in avanti, con il rientrante Pinamonti e le due freccie più velenose nell’arco di Grosso: Berardi Laurienté.

Chi prendere al Fantacalcio: le certezze

Il Sassuolo somiglia ad una creatura con una coda molto fragile, ma con tre teste che hanno una potenza di fuoco quasi illimitata. Si parte dunque dall’attacco: Pinamonti è reduce dalla sua seconda stagione consecutiva in doppia cifra; con 10 gol segnati lo scorso anno e una fanta-media che flirta con il 6,70, rappresenta un terzo slot seppur con qualche riserva data dalla discontinuità a voto. La media voto infatti è stata del 5,96, il che certifica la tendenza a prendere qualche insufficienza di troppo. Rappresenta il nome più tiepido del “trio delle meraviglie”, ma è comunque una fiche interessante da poter giocare per il 4/5% del budget.

Laurienté arriva invece da una stagione da accentratore assoluto: 18 gol in Serie B e una continuità realizzativa che quest’anno sarà francamente irripetibile. Occhio quindi a non esagerare con il prezzo d’acquisto, anche se il potenziale del francese è tutto lì da vedere: dribbling, primo passo esplosivo ed estro da mettere al servizio della squadra. Nelle due parentesi in A, il 26enne aveva messo a referto 5 gol 6 assist (23/24) e 7 centri con 6 passaggi vincenti (22/23). Da tenere in considerazione anche la variabile mercato: Laurienté è già stato a tanto così dal partire, bisogna quindi considerare anche la possibilità che arrivi un’altra offerta importante.

Berardi invece è quell’isola felice nella quale i Fantallenatori hanno sempre trovato soddisfazioni. Costantemente in doppia cifra, l’italiano è stato per anni un primo slot che passava inevitabilmente sottotraccia per la caratura del contesto in cui si trovava. Nel 22/23, con 12 gol e 7 assist era il quarto giocatore per fanta-media (8,04) in tutto il campionato. L’exploit più detonante arriva nel 21/22: 15 centri, 13 offerte ai compagni terzo per fanta-media con 8,33. Numeri che stava per replicare anche nel 23/24: 9 timbri nelle prime 16 giornate, prima di interrompere bruscamente questo clamoroso feeling con la porta a causa di un infortunio molto grave.

Insomma, Berardi torna al Fantacalcio non per rimanere ai margini, bensì per recitare un ruolo da protagonista: da prendere e considerare un secondo slot di lusso, dal 10 al 13% del budget è un ottimo affare. Occhio al suo feeling con i cartellini (6 nel 23/24, 7 nel 22/23 e nel 21/22).

I bug del listone e le scommesse del Sassuolo

Stavolta si comincia dalla coda: Turati è un portiere che sulla carta meriterebbe contesti più competitivi. Nelle due esperienze precedenti è stato penalizzato dalla mole di gol subìti (52 con il Monza, 58 con il Frosinone), ma ha sempre tenuto la media voto abbondantemente sopra il (rispettivamente 6,30 6,19). Può essere buono se abbinato con un top di reparto: grazie anche ai suoi riflessi mostruosi, l’anno scorso figurava al secondo posto per partite con voto maggiore o uguale a 6,5 (53,3%).

Nel quartetto difensivo, da citare anche Doig per qualche bonus sporadico e come copertura dal sesto slot in giù. Come controindicazione, qualche insufficienza grave di troppo e qualche cartellino evitabile. Andando su Muharemovic si punta invece sull’esplosione: può diventare un fattore sulle palle inattive e arriva da una stagione da leader difensivo. Operazione riscatto invece per Thorsvedt: al primo anno in Serie A non si è imposto a livello caratteriale, pur portando a casa 6 gol e una fanta-media di 6,40. Da ritoccare il rapporto conflittuale con i cartellini (12 nelle ultime due annate). Da riconfermare invece la tendenza della passata stagione nel cercare la porta con più frequenza (2,14 tiri a partita).

Fadera è un profilo da monitorare: con la partenza di Laurienté acquisirebbe appetibilità; in più è un esterno d’attacco duttile, prezioso anche a partita in corso. L’obiettivo è livellare verso l’alto la fanta-media del 6,19 portata nel 24/25. Rimane però una scommessa da ultimi due slot, anche controintuitiva a causa di una titolarità al momento non garantita.

L’antiscommessa al Fantacalcio

Mulattieri sembra aver perso contatto con l’undici titolare: il rientro di Pinamonti assottiglia lo spiraglio per una maglia dal primo minuto, e i precedenti come vice parlano di un doppio 0 alla casella gol e assist. Un rischio al momento infattibile in chiave Fantacalcio.

I rigoristi e i tiratori del Sassuolo

Berardi è il primo indiziato per battere rigori punizioni, con Thorsvedt come suo vice.

Occhio al Fantacalcio, malus in vista

Il suo bilancio personale con il Fantacalcio è in rottura prolungata: Walukiewicz è un secco “no” per il rapporto tra rendimento e voti. La sua titolarità non è garantita, in più è da quattro anni costantemente sotto il per media voto e fanta-media. Un’accoppiata terribile, alla quale si aggiunge la variabile cartellini (nelle ultime due stagioni). Evitabile anche Boloca, segnale onesto della temperatura della manovra ma a rischio apporto ininfluente in termini di bonus. In più, nell’unica annata vissuta in A aveva collezionato 7 cartellini (tra i quali 1 espulsione).

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