Pellegrino sulle orme di Lautaro: un nuovo bomber argentino pronto a scuotere il Fantacalcio

Pellegrino, sulle orme dei più grandi

Carlos Cuesta ha trovato il suo punto di riferimento offensivo. Presenza fisica, visione, capacità di associarsi tecnicamente coi compagni, e attacco alla porta: sono questi gli ingredienti principali di Mateo Pellegrino. Un mix di tante caratteristiche, che mescolate nella giusta dose restituiscono al Parma un terminale da cui attendersi grandi cose in questa stagione. Un altro attaccante argentino, ultimo anello di congiunzione di una ricchissima tradizione di grandi bomber con il cuore metà bianco e metà celeste passati per la Serie A. 

Pellegrino, un’interessante combinazione di killer instinct e eleganza

“El tanque” il soprannome, che lo collega direttamente a German Denis, grande bomber “di provincia” che ha goduto di una credibilità inferiore rispetto agli effettivi valori espressi in Serie A. La fisicità e l’esplosività richiamano uno scomodissimo paragone con Batistuta, anche per stazza e per struttura. La grinta è quella tipica degli attaccanti di quelle latitudini, con quel killer instinct che per certi versi ricorda Milito e quell’indole da centravanti dinamico e mobile, un po’ alla Lautaro Martinez. Ecco, mescolate con cura questa serie di elementi unici e otterrete Mateo Pellegrino. Infine, quella maglia numero 9 sulla schiena, eredità diretta di Hernan Crespo, che a Parma ricordano con particolare affetto. Strizza l’occhio al passato, con il suo modo di abbinare tecnica e potenza all’istinto quasi metodico dei grandi bomber dell’Albiceleste. Eppure, è una finestra aperta verso il futuro.

Se n’è accorto ben presto Carlos Cuesta, che con lui condivide il modo di pensare il calcio. Il 29enne allenatore sta cercando di creare la propria sinfonia e ha trovato nel classe 2001 quel tocco di imprevedibilità, una nota altissima che può regalare assoli di straordinario talento. Nelle amichevoli si è ritagliato uno spazio sempre più consistente, antipasto alla prima uscita stagionale in Coppa Italia. Nel 2-0 rifilato al Pescara c’è il suo nome marchiato a fuoco: dominante nella protezione del pallone, illuminante con due o tre aperture per sganciare sulla corsia i terzini. E poi, quel senso della posizione, quella consapevolezza dell’attacco allo spazio e un modo quasi unico di aggredire la porta. Minaccia la porta tre volte nel primo tempo, sempre di testa e trovando al terzo tentativo una traversa che risuona come monito. Nella ripresa, incorna due volte mandando al tappeto gli abruzzesi.

Visione di gioco, sensibilità, giocate di tocco e cinismo: nei 90 minuti del Tardini c’è tutta l’essenza di un attaccante che ha potenzialmente un arsenale di colpi infinito.

Pellegrino al Fantacalcio: quotazione, minutaggio e come gestirlo

Due sliding door importanti incidono nella valutazione dell’argentino in termini di Fantacalcio. L’addio di Bonny in direzione Inter e l’infortunio di Ondrejka gli spianano la strada verso l’undici titolare. In più, con gli impulsi dati nel pre-stagione, una maglia dal primo minuto è quasi scontata, come accentratore e fine ultimo della manovra. Il potenziale per un terzo slot di lusso c’è tutto, e la doppia cifra non sembra una dinamica lontana dalla realtà. In più, nelle 11 presenze della scorsa Serie A aveva già messo in chiaro due cose importanti: l’elevazione e le vie aeree sono il suo pane (quinto nel ruolo per duelli aerei vinti a partita con 3,85). A tutto questo si potrebbe aggiungere un ulteriore elemento interessante: i calci di rigore, perché potrebbe diventare il primo nome sulla lista anche per quanto riguarda i penalty.

Prezzo consigliato? Qualsiasi cifra al di sotto del 9% del vostro budget vi permetterà di limitare i rischi e di godervi un profilo che può diventare un discreto “crack”.

Luca Ottaviano

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