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Sassuolo-Laurienté, promozione e rinascita: storia di un duplice riscatto con un futuro tutto da scrivere

Una sola stagione di Purgatorio: il Sassuolo torna in Serie A al termine di una cavalcata impressionante. Sugli scudi il tecnico Fabio Grosso e Armand Laurientè, capocannoniere del torneo cadetto

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Laurienté Sassuolo
Laurienté Sassuolo

Sassuolo promosso in Serie A: sugli scudi Armand Laurienté con gli occhi addosso in vista del calciomercato

Una cavalcata impressionante. Con 25 vittorie, 7 pareggi e appena 6 sconfitte, il Sassuolo ha dominato la Serie B, chiudendo al primo posto con 82 punti. Una promozione netta, figlia di un’identità ritrovata e di una squadra capace di reagire alla delusione della retrocessione con maturità e fame. Fabio Grosso, protagonista in panchina, ha sottolineato durante i festeggiamenti l’importanza di un gruppo che ha saputo superare ogni difficoltà restando unito. Tra i meriti principali del tecnico, quello di aver ricompattato lo spogliatoio e valorizzato al massimo i suoi leader: da Domenico Berardi, tornato decisivo dopo l’infortunio, fino a Armand Laurienté, premiato come miglior giocatore delle Serie B.

Laurienté Sassuolo

Laurienté Sassuolo

Laurienté, l’uomo della rinascita

Per Armand Laurienté la stagione appena conclusa è stata un viaggio intenso, fatto di incertezze, scelte difficili e riscatto. Dopo la retrocessione, l’umore era basso e la sua permanenza in neroverde tutt’altro che scontata: erano arrivate proposte importanti, soprattutto dal punto di vista economico, da club di Serie A, come il Parma, ma anche dall’estero, in particolare da Francia, Premier League e Turchia. Il Sassuolo, però, chiedeva la giusta contropartita e, non trovando l’intesa, il giocatore è rimasto.

Una scelta che inizialmente pesava, ma che si è trasformata presto in un’occasione per restituire qualcosa al club che – fin dal primo giorno – lo aveva accolto facendolo sentire a casa. È stato proprio questo legame umano, insieme alla stima reciproca nata con Fabio Grosso, a fare la differenza: tra i due si è creato un rapporto autentico, cementato anche da piccoli episodi come gli scherzi sulla finale Italia-Francia del 2006.

Laurienté, ragazzo sensibile e legato ai valori relazionali, ha trovato nella fiducia dell’allenatore il motore per esprimere tutto il suo potenziale. Così, dopo un inizio complicato, è esploso con forza: 18 gol, titolo di capocannoniere della Serie B e un ruolo da protagonista assoluto nella cavalcata promozione.

Il futuro? Per ora non c’è una direzione precisa, anche perché il giocatore è atteso da un periodo di riposo dopo la lunga stagione. Ma il suo obiettivo è chiaro: restare ad alti livelli, continuare a crescere e calcare palcoscenici sempre più importanti, senza mai dimenticare la riconoscenza verso il Sassuolo. La Serie B è ormai alle spalle. Laurienté guarda avanti.

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