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ESCLUSIVA MP- Monopoli, Piarulli: “Vogliamo portare i ragazzi in prima squadra. Giovani? In Italia siamo in ritardo sulla mentalità”

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Il Monopoli primavera dopo una passata stagione salvata per il rotto della cuffia, sembra aver cambiato completamente mentalità e iniziato un campionato con atteggiamento diverso. La squadra ha collezionato diversi risultati positivi portandola ad un buon punto della classifica già nelle prime giornate. Abbiamo parlato della situazione in campionato, di obbiettivi futuri e progettualità con il responsabile area tecnica settore giovanile del Monopoli Primavera: Alfredo Piarulli. Dietro a questo inizio così convincente c’è un lavoro di calciomercato, integrazione degli innesti e studio degli errori passati. Ai nostri microfoni Alfredo Piarulli ha rilasciato queste parole in esclusiva.

Valutazioni sul campionato, mister e giocatori

Considerando anche la passata stagione il progetto Monopoli è sicuramente in crescita, lo dimostrano i risultati di questo inizio di campionato. Nono posto e 2 punti dal trenino playoff, in un girone equilibrato. Le chiedo una valutazione e un commento su ciò.

“Un buon inizio di stagione che ci lascia ben sperare per il futuro e per fare un campionato più tranquillo. Ci siamo attrezzati e abbiamo allestito una squadra di buon livello. Siamo sempre limitati nei numeri di certi giocatori con prospettiva. Qualche problemino lo hai per via degli infortuni e qualche battuta d’arresto. È un ottimo gruppo e penso che faranno un buon campionato. Stesso staff tecnico dell’anno scorso e soprattutto abbiamo fatto tesoro degli errori passati”.

É noto che molti giocatori stiano facendo su e giù dalla primavera alla prima squadra e viceversa, mi riferisco ad esempio a Dudic, Spanò e ovviamente Paukstys ormai ben inserito. Le chiedo allora se è soddisfatto della crescita di questi ragazzi?

“ Sono più che sodisfatto, questo è il nostro primo obbiettivo per il progetto creato dalla società. Spero che diventino giocatori importanti per la prima squadra. Il progetto nasce in concomitanza appunto con la prima squadra e dagli stessi lavoratori”.

Mister D’Ermilio  sembra aver dato un assetto chiaro alla squadra. 5-3-2 / 3-5-2 in tutte le partite, idee molto precise con verticalizzazioni continue e duelli ad alta intensità. A cosa si può puntare, quali sono gli obbiettivi che può raggiungere questa squadra grazie agli interpreti e il mister?

“ L’obbiettivo in partenza era quello di una salvezza tranquilla, il progetto tecnico è stato fatto assieme al mister come i giocatori scelti per la rosa. Una volta raggiunta la salvezza tutto può succedere, nella prima fase è difficile avere sempre chiare le idee, soprattutto sulle squadre avversarie. Sicuramente ci possiamo divertire in modo da non soffrire come l’anno scorso. Il mister lavora con quel modulo ad alta intensità e la squadra ha recepito i concetti tattici. Abbiamo tesserato Balazanov l’altro ieri giocatore lituano mezz’ala di centrocampo. Abbiamo aspettato perché purtroppo in Lega Pro il comunitario se non ha compiuto 18 anni non può essere tesserato a differenza della B e A e noi soffriamo questo regolamento impari”.

Il lavoro dietro al progetto primavera

Quali sono gli obbiettivi del club?

“ L’obbiettivo è sicuramente quello di portare su 3/4 ragazzi, già con Schirma e Spanò abbiamo già raggiunto un buon obbiettivo. Cercheremo di tirar su altri ragazzi e bisogna dare tempo a loro per ambientarsi nel club e spogliatoio”.

Come lavorate a livello di scouting? Sia in ambito territoriale (nonostante piazze come Lecce/Bari), in ambito nazionale e internazionale.

“ Noi siamo strutturati in questo modo: Cerri fa scouting per la prima squadra. Marco Cristiantelli fa scouting per il settore giovanile e sia per la prima squadra. Dopo di che abbiamo ovviamente degli scouting per l’estero. Come ad esempio collaboratori nella zona dell’est e nord Europa come Danimarca e Polonia”.

I difetti del sistema giovanile e primavera italiano

Il sistema giovanile italiano riceve spesso molte critiche e accuse per l’assenza di giovani giocatori o per la lentezza con la quale vengono presentati alle categorie maggiori. Cosa bisogna fare nel piccolo per migliorare questa situazione e se siamo davvero così in ritardo rispetto a altre nazioni nei progetti delle primavere?

“ Secondo me noi siamo in ritardo sul discorso prima di tutto di mentalità. Facciamo fatica a far esordire giovani promettenti e una delle problematiche di questo ritardo totale sono le strutture, soprattutto nel sud-Italia. Non abbiamo strutture per lavorare in modo professionale. Poi dipende dagli obbiettivi delle società. Parlo per il Monopoli che non ha l’assillo di vincere il campionato e di conseguenza si riesce a lavorare in modo sereno con investimenti per avere qualità e giovani allo stesso tempo. Ci vogliono investimenti a livello strutturale e organizzativo per far esordire in prima squadra”.

Sempre rimanendo nell’ambito del sistema giovanile e primavera le volevo chiedere come si tratta un nuovo arrivo in squadra e di cosa ha bisogno un giocatore giovane per crescere e fare strada nel panorama italiano?

“ Un talento per prima cosa deve ambientarsi. L’ambientamento è fondamentale. Una volta che il ragazzo trova la sua dimensione, secondo me bisogna curare l’aspetto tecnico e poi bisognerebbe fare uno studio dal punto di vista sia fisico che tecnico. Ognuno ha suoi parametri e una volta capiti si può creare la giusta struttura e il giusto lavoro da imporre al ragazzo”.

Ringraziamo l’ufficio stampa del Monopoli per la concessione dell’intervista.

Riproduzione consentita previa citazione della fonte Mondoprimavera.com
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